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mercoledì 4 dicembre 2013

5 super alimenti contro il tumore al seno



Con l’alimentazione, ormai è risaputo, si può lavorare molto sulla prevenzione di piccoli e grandi disturbi. È cosa ormai nota a tutti che alcuni cibi sono in grado di prevenire addirittura i tumori, esiste quindi una possibile alimentazione anticancro! A questo proposito, una ricerca realizzata dal City of Hope Cancer Center, centro che si trova vicino Los Angeles, in California, ha dimostrato che cinque alimenti sono in grado di aiutare l’organismo nella lotta contro il tumore al seno. Quali sono? Eccoli:


Melograno

Il potere antiossidante del melograno è conosciuto fin dall’antichità, ma le ricerche vanno avanti e si scoprono sempre nuove potenzialità di questo frutto autunnale. Il City of Hope ha messo in luce come il melograno possieda ben 6 sostanze chimiche in grado di sopprimere l’aromatase, un enzima che nel nostro corpo contribuisce a produrre estrogeni. Circa il 70% dei tumori al seno necessitano di estrogeni per poter crescere, il melograno è quindi utile a fermare l’avanzata del tumore.
I risultati di questo studio suggeriscono che il consumo di melograno può essere una strategia praticabile per prevenire il cancro al seno” ha dichiarato Shiuan Chen, direttore della Division of Tumor Cell Biology at City of Hope.

Per saperne di più: http://www.cityofhope.org




Mirtilli

I mirtilli sono ricchi di sostanze fitochimiche in grado di combattere i radicali liberi, più volte accusati di essere una delle cause di insorgenza del cancro e di altre malattie. Anche questi piccoli ma portentosi frutti, quindi, possono contribuire a fermare la crescita e la diffusione del tumore. “I nostri risultati dimostrano che il consumo di mirtillo può ridurre notevolmente la crescita e la diffusione di una forma aggressiva di cancro al seno. La polvere di mirtillo che abbiamo utilizzato, quella che ragionevolmente dovrebbe utilizzare una donna, è equivalente a circa due tazze di mirtilli freschi al giorno” ha dichiarato Shiuan Chen.

Per saperne di più: http://www.cityofhope.org


Cannella

La cannella è una delle spezie più antiche e il suo potere era conosciuto da diversi popoli e civilità. I ricercatori del City Hope Cancer Center hanno scoperto che l'estratto di cannella è in grado di interferire con una proteina responsabile del afflusso di sangue al tumore che in questo modo non può più crescere (come tutte le cellule del nostro corpo anche quelle tumorali hanno necessità di sangue per vivere e svilupparsi). La cannella, in sostanza, sarebbe in grado di bloccare la crescita dei vasi sanguigni da cui si alimenta il tumore.

Per saperne di più: http://www.cityofhope.org
Funghi

I ricercatori del City Hope Center hanno individuato nei comuni funghi bianchi sostanze fitochimiche in grado di bloccare l’aromatasi, proprio come il melograno (vedi sopra) riducendo quindi la produzione di estrogeni. Un effetto simile è stato riscontrato anche in caso di tumore alla prostata. Mangiare funghi può quindi contribuire a fermare la crescita e la diffusione delle cellule tumorali.

Per saperne di più: http://www.cityofhope.org

Uva (estratto di semi)

Gli estratti di semi d’uva potrebbero far morire di fame le cellule tumorali” hanno affermato gli scienziati del City of Hope. Come funghi e melograno, infatti, agiscono sull’aromatasi ma in più bloccano anche l’azione di una proteina che aiuta il cancro a crescere e diffondersi, questo estratto ha quindi un doppio potenziale nell'‘affamare’ i tumori.  L’unico neo è che si tratta di un prodotto un po' difficile da trovare!

Per saperne di più: http://www.cityofhope.org

Che ne pensate? si tratta per la maggior parte di semplici alimenti che possiamo mettere sulla nostra tavola senza troppa fatica quando è stagione...tentar non nuoce ;-)

Gli esperti hanno scoperto che un cocktail composto da 6 sostanze naturali presenti in vegetali, frutta, piante e spezie possono uccidere il 100% delle cellule malate che provocano il cancro al seno senza effetti collaterali o tossici sulle cellule sane. I risultati dello studio sono stati pubblicati sul numero di novembre della rivista scientifica The Journal Of Cancer.
Come ha spiegato Madhwa Raj, una delle causa primarie delle recidive del cancro al seno, cioè della ricomparsa della malattia, e della morte delle pazienti, e data da un gruppo di cellule che risescono a resistere alle terapie, compresa la chemioterapia. Si tratta di cellule in grado di generare nuovi tumori. Per questo motivo, secondo gli esperti, è così importante andare alla ricerca di trattamenti più sicuri ed efficaci contro il cancro al seno, oltre che agire per la prevenzione.
I ricercatori del team hanno testato 10 sostanze protettive già note presenti in cibi come broccoli, uva, soia, mele e curcuma, prima di stabilire le 6 componenti migliori da utilizzare: isoflavoni dalla soia, curcumina dalla curcuma, indolo-3-carbonolo (indo-3-carbinol) dalle crucifere, ficocianina C (C-phycocyanin) dalla spirulina, reservatrolo dall’uva, e quercitina, un flavonoide presente nella frutta, nella verdura e nel tè.
I ricercatori hanno somministrato le 6 sostanze sia alle cellule cancerogene che a un gruppo di cellule di controllo. Hanno testato i componenti sia singolarmente che in combinazione. Così hanno osservato che le singole sostanze risultavano inefficaci da sole, ma che diventavano potentissime unite le une alle altre in un cocktail in grado di uccidere il 100% delle cellule cancerogene.
Gli esperti non hanno osservato alcun effetto negativo sulle cellule di controllo. Hanno inoltre identificato diversi geni chiave che potrebbero servire come marker per lo sviluppo della terapia. Secondo l’LSU Health Sciences Center New Orleans, il cancro al seno è la seconda tipologia di cancro più diffusa al mondo. Sono quasi 3 milioni le donne affette dalla malattia negli Stati Uniti. Le sostanze ricavate dai vegetali serviranno a contrastare il grande business della chemioterapia, evitando ai pazienti i suoi ben noti effetti collaterali? La medicina alternativa ci salverà?
- See more at: http://www.investireoggi.info/2013/11/cancro-al-seno-cocktail-in-grado-di-uccidere-il-100-delle-cellule-cancerogene/#sthash.Nlw5h1uh.dpuf

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OLIO DI OLIVA

Cancro: l'olio di oliva lo previene e ne blocca la crescita

Sanihelp.it - L'olio di oliva giocherebbe un ruolo importante nella prevenzione e nella cura dei tumori. Lo ha rivelato Massimo Lopez, direttore del dipartimento di Oncologia dell’Istituto dei Tumori di Roma, membro del Comitato Scientifico della Human Health Foundation e autore del libro Cancro: conoscerlo per imparare a sconfiggerlo, presentato in questi giorni a Roma.

Lopez ha sottolineato come una dieta corretta aiuti a eliminare il 25% dei tumori e soprattutto l’utilizzo dell’olio di oliva sia un importante coadiuvante di alcuni processi che possono inibire l’insorgenza del cancro, oltre a essere di aiuto alla prevenzione. Poiché infatti nel 20% dei tumori alla mammella è espresso l’HER2, un recettore della crescita che stimola la cellula cancerosa a proliferare, è appurato come l’olio di oliva inibisca l’eccesso di questo ricettore.
Dal punto di vista terapeutico, inoltre, l’olio di oliva coadiuva l’azione del farmaco Herceptin che interferisce con il recettore HER2, bloccando la proliferazione del tumore della mammella.

L’uso dell’olio di oliva, per la presenza dell’acido oleico e della luteina, è fondamentale anche per la fluidificazione della membrana cellulare. Un condimento che, insieme al consumo di pesce e alla verdura, è un'arma importante per prevenire l’insorgenza dei tumori. Da combattere poi l’eccesso dei grassi, causa di un aumento dei tumori del cancro del colon, della mammella e della prostata.