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I MIRTILLI PREZIOSI

I mirtilli, ma in generale i frutti di bosco




I mirtilli, ma in generale i frutti di bosco, riducono abbastanza velocemente la massa dei tumori, come dimostrato recentemente da una ricerca australiana.

Nei test effettuati, si è visto che i mirtilli hanno diminuito la massa del tumore di circa un quarto in due settimane e ora i trials prevedono di verificare come il bere un bicchiere o due al giorno di succo o mangiare direttamente la frutta (non disponibile tutto l’anno) possa trattare o prevenire lo sviluppo dei tumori.

Il dottor Jas Singh, che ha guidato il team di ricerca della Sydney University, ha intrapreso dei test per verificare l’efficacia nella soppressione dello sviluppo delle cellule tumorali in vitro e in topi da laboratorio con il cancro alla prostata indotto. Dopo solo due settimane di acqua e sciroppo di mirtillo puro i tumori si sono ristretti (diminuzione volumetrica) di circa il 25%.

Il mirtillo sembra essere sempre più un rimedio naturale efficace e utile sia agli occhi che in oncologia. E poi cosa c’è di meglio che mangiare una macedonia a base di frutti di bosco?

Estratto di broccoli contro il tumore






Per essere belli dentro e sani fuori d’ora in avanti bisognerà mangiare e nello stesso tempo spalmare sulla pelle i broccoli.

Secondo uno studio da poco pubblicato dal professor Paul Talalay e dal suo collega Jed Fahey, applicazioni locali dell’estratto di broccolo riducono il rischio di sviluppare il cancro della pelle associato all’infiammazione indotta dalla lunga esposizione ai raggi UV.

In questo senso l’estratto di broccoli -che non è un filtro solare- non previene le scottature, ma una volta assorbito dalla pelle va ad agire stimolando certi enzimi protettivi che aiutano le cellule a difendersi dai danni causati dai raggi UV.

Il principio attivo, individuato dall’équipe già 15 anni fa, si chiama sulforaphane ed è in grado di indurre l’apoptosi delle cellule specificatamente cancerogene e pertanto potrebbe essere impiegato con successo anche nella cura di altre forme tumorali





Il calore può sconfiggere le cellule tumorali




Nel 1947, un biochimico italiano, Pavese, aveva dimostrato che le cellule tumorali coltivate in laboratorio sopravvivono meno delle cellule normali quando si aumenta la loro temperatura. Esattamente tra i 42-43°C, abbiamo il picco del numero di cellule tumorali morte. Quindi, per terapia ipertermica o ipertermia si intende il riscaldamento controllato di tessuti biologici a temperature superiori a quella fisiologica, al fine di produrre un effetto citotossico diretto e di inibire la proliferazione di cellule tumorali, agendo nella sintesi del DNA e quindi attiva particolarmente in fase di mitosi.

Le tecniche ovviamente sono molte e diverse tra loro, dipende dal tipo di tumore perché non tutte agiscono e funzionano nello stesso modo.

Tra queste la più diffusa è quella che utilizza campi elettromagnetici. Attualmente si usa la frequenza di 13,56 MHz, che permette di ottenere un riscaldamento in profondità dei tessuti trattati in modo non invasivo e perché gli effetti collaterali sono praticamente vicini allo zero, per quanto ci sia un margine di rischio come in tutte le cose.

Per avere informazioni esiste l’Associazione Europea di Ipertermia (Assie) da contattare.

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Bere tè aiuta contro l’osteoporosi





Dei ricercatori australiano hanno pubblicato un articolo sull’American Journal of Clinical Nutrition nel quale si evince che bere tè regolarmente aiuta a ridurre il rischio del riassorbimento osseo dovuto all’età.

L’attività di ricerca è consistita nell’analizzare donne tra i 70 e gli 80 anni di età per un periodo di 5 anni per valutare l’efficacia degli integratori di calcio e gli effetti dell’osteoporosi.
Il risultato è stato che le donne assidue bevitrice di tè verde e nero (gli altri tipi di tè sembrano non avere i medesimi effetti) mostrano una maggiore densità ossea e una migliore organizzazione dei minerali rispetto alle non bevitrici.

Tuttavia i ricercatori non possono determinare quante tazze di tè occorre bere al giorno per rinforzare le ossa.

Nell’immagine sopra, si nota a sinistra un osso sano e a destra un osso degenerato affetto da osteoporosi: la parte trabecolare appare diminuita e più fragile.
piu' info

Osteoporosi

OLIO DI OLIVA

Cancro: l'olio di oliva lo previene e ne blocca la crescita

Sanihelp.it - L'olio di oliva giocherebbe un ruolo importante nella prevenzione e nella cura dei tumori. Lo ha rivelato Massimo Lopez, direttore del dipartimento di Oncologia dell’Istituto dei Tumori di Roma, membro del Comitato Scientifico della Human Health Foundation e autore del libro Cancro: conoscerlo per imparare a sconfiggerlo, presentato in questi giorni a Roma.

Lopez ha sottolineato come una dieta corretta aiuti a eliminare il 25% dei tumori e soprattutto l’utilizzo dell’olio di oliva sia un importante coadiuvante di alcuni processi che possono inibire l’insorgenza del cancro, oltre a essere di aiuto alla prevenzione. Poiché infatti nel 20% dei tumori alla mammella è espresso l’HER2, un recettore della crescita che stimola la cellula cancerosa a proliferare, è appurato come l’olio di oliva inibisca l’eccesso di questo ricettore.
Dal punto di vista terapeutico, inoltre, l’olio di oliva coadiuva l’azione del farmaco Herceptin che interferisce con il recettore HER2, bloccando la proliferazione del tumore della mammella.

L’uso dell’olio di oliva, per la presenza dell’acido oleico e della luteina, è fondamentale anche per la fluidificazione della membrana cellulare. Un condimento che, insieme al consumo di pesce e alla verdura, è un'arma importante per prevenire l’insorgenza dei tumori. Da combattere poi l’eccesso dei grassi, causa di un aumento dei tumori del cancro del colon, della mammella e della prostata.