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Eleonora Brigliadori “Ho sconfitto il cancro senza curarmi”

E: Dieci anni fa mi dissero che sarei morta entro sei mesi. Avendo già perso mia madre e mia nonna di tumore, e avendole viste spegnersi tra atroci sofferenze dovute alla chemioterapia, mi convinsi che il percorso ospedaliero era solo un modo per morire nel peggiore dei modi. Quindi non ho fatto alcuna cura e neppure esami invasivi. In una situazione d’emergenza, come era quella che stavo vivendo, ritenevo assurdo dovermi far bucare, tagliare, aprire. Non ho fatto neppure la chemioterapia. Non solo perchè cosi si vanno a creare nuovi problemi fisici, ma vengono anche innescati meccanismi di paura. Dopo tre anni il carcinoma che avevo al fegato è scomparso, è andato via quando il virus dell’epatite l’ha metabolizzato…
I: Il virus dell’epatite?
Al livello del fegato è un “simbionte” che, terminato il conflitto, risolve il carcinoma al fegato.

I:Non capisco…
E: Questa spiegazione tecnica l’ho avuta tempo dopo, quando ho scoperto le teorie di Hamer sui tumori. Dopo la mia guarigione, infatti, ho iniziato un percorso di conoscenza su questo tema. Tra i sistemi per l’attivazione dell’autoguarigione dell’individuo che ho studiato, la “Nuova Medicina Germanica” mi è parsa la frontiera più avanzata. Il suo ispiratore è il dottor Ryke Geer Hamer, più conosciuto per la vicenda accaduta in Corsica, quando il figlio fu ucciso da un colpo di fucile per il quale venne accusato il principe Emanuele di Savoia. Proprio a seguito di questa triste vicenda, il medico sviluppò un tumore ai testicoli e la moglie uno al seno. Da li ebbe un’intuizione che lo portò a rivoluzionare i fondamenti stessi della medicina: Hamer capi che i meccanismi cancerogeni hanno una funzione biologica. Il suo stesso tumore era il tentativo estremo del corpo, anche a livello psicologico, di fornire lo strumento per fecondare e avere presto un altro figlio, mentre quello della moglie era il tentativo simbolico di innescare la produzione di latte. Quindi, quando una donna scopre di avere un tumore al seno, dovrebbe cercare di capire la connessione tra quel tipo di tumore e ciò che sta accadendo nella sua vita interiore.
I:Cosi, secondo lei, il corpo guarirebbe da solo dai tumori…
E: Si, quando una persona va a fare la diagnosi, il tumore si sta già riparando da solo. I medici, però interrompono il processo naturale di guarigione e provocano le metastasi, che non sono altro che ulteriori conflitti dovuti al loro stesso intervento.
I: Quindi lei non ha fatto nulla per curarsi?
E: Ho fatto tante cose, ma che avevano a che fare solo con le mie scelte alimentari, con il fatto di rimanere a casa mentre stavo male. C’è gente infatti, che ha un tumore e vive benissimo. Secondo Hamer, tutte le terapie naturali hanno la loro ragione d’essere, perciò basta digiunare o praticare l’omeopatia per risolvere un problema. che uno decida di guarire con i colori, con le “acque di luce” o con l’urinoterapia, va sempre bene. Purchè non si ostacolino i processi naturali, si può cercare una propria via. Il tumore parte senmpre dal cervello, cioè da un’esigenza nascosta ed è “costruttivo”, quindi non bisogna averne paura.
I: In conclusione, questo che cosa significa?
E: Il concetto di cura, inteso secondo l’approccio tradizionale, non aiuta, perchè la persona pensa che la sua guarigione dipenda dalla “corsa agli armamenti”, cioè dalle pillole che gli vengono date. Occorre, invece, capire che si guarisce solo con l’integrazione dei sistemi biologici: i virus e i batteri, invece di essere combattuti, vanno compresi nella loro funzione positiva. Spesso, quando c’è un virus, l’organismo sta solo tentando di completare un processo “riparativo”, come nel caso dell’epatite come nel tumore al fegato. Il cancro non si origina da una cellula impazzita, ma è il segnale di una necessità di una persona. Questo mette in moto meccanismi che hanno uno scopo biologico. Se li si lascia completare il percorso, ricomporanno il conflitto. Il tumore infatti, guarisce da solo nel 90 % dei casi.
I: Il metodo Hamer viene praticato in Italia?
E: Io, da quando ho seguito un corso sulle leggi di Hamer riservato ai medici, non ho più amici che muoiono di cancro, perchè consiglio loro, senza fare il “dottore” (perchè non lo sono), come comportarsi. I medici di Nuova Medicina non curano più le persone chemioterapizzate perchè sono comunque destinate a morire [Ndr: Stampa Libera si dissocia da questa convinzione. I malati possono stare tranquilli, anche coloro che hanno fatto chemio possono benissimo superare il cancro], più o meno tardi, a causa della devastazione compiuta dalla medicina ospedaliera.
I: Tutto ciò è legale?
E: Il problema è all’interno dell’ospedale, dove, secondo me,ci si deve andare solo per la diagnostica. poi si decida in piena libertà. da quando conosco il rapporto tra anima e corpo, non prendo più farmaci. la mia salute è migliore oggi di quando avevo vent’anni, e credo di averlo dimostrato a “Notti sul ghiaccio”, dove ho dato “la paga” alle ragazzine.
Intervista tratta da “Viversani e belli” di marzo 2007.
Link: http://www.meetup.com/beppegrillo-24/messages/boards/thread/2921736?thread=2921736

Dopo averne sentite di tutti i colori nei commenti da gente impaurita e/o disinformata pubblico qui di seguito la mia risposta ad un lettore sperando di rispondere non solo a lui ma a tutti quelli che la pensano come lui (ndr):

Hamer ha una posizione netta riguardo la MEDICINA UFFICIALE, ovvero non utilizzarla MAI! L’Associazione ALBA invece dice che la MU può venirci in aiuto, se conosciamo però anche NMG (quindi siamo noi a capire quando e in che misura va bene o meno).
Qui, in questo blog, non si vuole convincere nessuno, ma solo mettere al corrente le persone che c’é qualcosa di più di quello che abbiamo conosciuto fin’ora. Qui non si é mai detto, mi sembra, di NON FARE CHEMIO o di NON OPERARE. Persino ALBA dice che bisogna operare quand’é necessario.
In ogni caso voglio rispondere alla tua domanda. “Quanta gente muore di cancro senza sapere di averlo? “
Sia che tu ne sia cosciente o meno, se non sei in grado di risolvere il conflitto nel tempo necessario il corpo non può guarire. Come si dice “O t’elevi, o te levi”. Selezione naturale.
Per questo motivo una laureata in medicina al termine di un corso di Alba ha esclamato: “Ora mi sento RESPONSABILMENTE SOLA”.
Per concludere: ho conosciuto e conosco un po’ di persone a cui é stato diagnosticato un cancro, ed ogni persona é una storia a sé. Ognuna ha un suo vissuto, un suo modo di percepire la vita e un suo modo di reagire di fronte alle esperienze che le capitano. Tutto questo é terribilmente importante per il superamento della “malattia”. La NMG si fonda su questo, mentre la MU non può considerarlo, in quanto deve attenersi al protocollo. E lo capisco bene, perché ad oggi, se un medico non segue il protocollo é perseguibile dalla legge.
Ti faccio un’ultima domanda caro il mio Bart (sorvolo su tutta l’ultima parte del “mettersi nelle mani di pivelli ignoranti” e “pisciare addosso ai ricercatori” perché sono discorsi di basso livello). CI DICONO CHE ABBIAMO IL LIBERO ARBITRIO, CHE POSSIAMO SCEGLIERE!!! Ma quando??? Le persone che vogliono curarsi  seguendo le 5 leggi biologiche vengono assalite dai medici che, piuttosto di accompagnarle nel processo di guarigione (perché NON POSSONO, sempre causa protocollo!), vanno a dire al paziente che sta andando verso morte sicura….
Inoltre, quando una scoperta del genere come le 5 leggi biologiche, che potrebbe, UNITA ALLA MEDICINA UFFICIALE, salvare migliaia di persone, viene TACIUTA e PERSEGUITA dalla legge, screditandola a tal punto da non volere nemmeno CAPIRE come funziona, secondo te, cosa significa?
Sono davvero dispiaciuta e amareggiata che molte persone, come te, si schierino (senza nemmeno cercare di capire) e sputino sentenze contro queste scoperte. Tu dici alla fine che qui si sta urinando addosso ai ricercatori… beh, tu stai facendo la stessa cosa. – Ale D.
Alcune letture consigliate per approfondire:

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OLIO DI OLIVA

Cancro: l'olio di oliva lo previene e ne blocca la crescita

Sanihelp.it - L'olio di oliva giocherebbe un ruolo importante nella prevenzione e nella cura dei tumori. Lo ha rivelato Massimo Lopez, direttore del dipartimento di Oncologia dell’Istituto dei Tumori di Roma, membro del Comitato Scientifico della Human Health Foundation e autore del libro Cancro: conoscerlo per imparare a sconfiggerlo, presentato in questi giorni a Roma.

Lopez ha sottolineato come una dieta corretta aiuti a eliminare il 25% dei tumori e soprattutto l’utilizzo dell’olio di oliva sia un importante coadiuvante di alcuni processi che possono inibire l’insorgenza del cancro, oltre a essere di aiuto alla prevenzione. Poiché infatti nel 20% dei tumori alla mammella è espresso l’HER2, un recettore della crescita che stimola la cellula cancerosa a proliferare, è appurato come l’olio di oliva inibisca l’eccesso di questo ricettore.
Dal punto di vista terapeutico, inoltre, l’olio di oliva coadiuva l’azione del farmaco Herceptin che interferisce con il recettore HER2, bloccando la proliferazione del tumore della mammella.

L’uso dell’olio di oliva, per la presenza dell’acido oleico e della luteina, è fondamentale anche per la fluidificazione della membrana cellulare. Un condimento che, insieme al consumo di pesce e alla verdura, è un'arma importante per prevenire l’insorgenza dei tumori. Da combattere poi l’eccesso dei grassi, causa di un aumento dei tumori del cancro del colon, della mammella e della prostata.