tag:blogger.com,1999:blog-66478686511518008312024-03-13T03:07:14.365-07:00No CancroV.Rhttp://www.blogger.com/profile/09260949713560980576noreply@blogger.comBlogger20125tag:blogger.com,1999:blog-6647868651151800831.post-23696546409210194122019-05-21T16:10:00.000-07:002019-12-29T08:16:32.114-08:00I radicali liberi colpiscono il Dna delle cellule trasformandole in cellule tumorali<!-- Global site tag (gtag.js) - Google Analytics -->
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<h2>
I radicali liberi colpiscono il Dna delle cellule trasformandole in cellule tumorali</h2>
<img alt="i radicali liberi colpiscono il dna delle cellule trasformandole in cellule tumorali" src="https://lecurenaturali.it/images/life/img-articoli/i-radicali-liberi-colpiscono-il-dna-delle-cellule-trasformandole-in-cellule-tumorali.jpg" style="float: left; margin-bottom: 10px; margin-right: 20px;">Una
delle diagnosi più nefaste che ci si può attendere superati i 40 anni
di vita è quella di essere affetti da un tumore. Oltre ad avere avuto
esperienze dirette con amici o parenti, ognuno di noi sa, che solo il
45% delle persone colpite dal tumore, riesce a guarirne (media su tutti i
tumori) e sopravvivere oltre i cinque anni, dal momento della
diagnosi. Nonostante la prevenzione (principalmente ottenuta dalla
diagnostica) e le nuove cure in campo, due persone colpite su tre morirà
di tumore (se consideriamo anche le statistiche oltre i cinque anni).<br />
Indubbiamente gli sforzi fatti dalla ricerca stanno dando buoni
risultati grazie a nuove terapie e metodologie d’interventi mirati.
Soprattutto, sono molto chiari i meccanismi che portano alla formazione
del tumore ed al suo sviluppo fino alla fase terminale.<br />
L’informazione è fondamentale per combattere il tumore, agendo prima
della sua comparsa (vera prevenzione) e non quando si é manifestato
(potrebbe essere troppo tardi). Ciò è possibile solo se le informazioni
che abbiamo ci rendono più consapevoli, facendoci decidere di cambiare
radicalmente stile di vita, la propria alimentazione ed iniziando un
piano integrativo di micronutrienti (vitamine, sali minerali, omega 3,
etc.).<br />
Partiamo allora con le informazioni che possono esserci utili.<br />
Iniziamo a conoscere il tumore.<br />
<h3>
La cancerogenesi</h3>
In base al tipo di tessuto dal quale ha avuto origine il tumore, esso si distingue in tre tipi.<br />
- Si parla di carcinomi, quando sono interessate le ghiandole o i tessuti epiteliali;<br />
- Si parla di sarcomi quando sono colpiti i tessuti adiposi,
connettivali, muscolari, i nervi, le ossa, le cartilagini ed i vasi
sanguigni;<br />
- Si parla invece di leucemia quando é interessato il sistema circolatorio sanguigno o linfatico.<br />
In ognuno di questi casi, il tumore inizia e progredisce fino alla
fase terminale, utilizzando gli stessi sistemi. Tutto ha inizio con la
cancerogenesi, che come dice la parola (genesi cancerogena) è la fase
iniziale della formazione del tumore e si suddivide in tre fasi:
iniziazione, promozione e progressione.<br />
Una piccola distinzione.<br />
- Si parla di tumore quando abbiamo una formazione di cellule (massa tumorale);<br />
- Si parla di cancro quando questa massa inizia a coinvolgere i
tessuti adiacenti (dalla parola granchio) o quando è promotore delle
metastasi.<br />
<br />
<h3>
L’iniziazione del tumore</h3>
Ogni cellula ha un proprio nucleo dove si trova il Dna cellulare.
Giornalmente tale struttura molecolare è attaccata da diversi elementi
esterni, capaci di creare danni (insulti) e modificarne il contenuto.
Volendo fare un paragone, il Dna è simile ad un file in video scrittura
di centinaia di pagine, lasciato aperto sul vostro computer. In vostra
assenza, qualcuno cancella alcune parole, inserendone altre (cambiando
il senso delle frasi). Tali sabotatori del Dna sono principalmente i
radicali liberi e le nitrosammine, ma potrebbe trattarsi anche di
sostante inquinanti (fumo ed agenti tossici), di sostanze radioattive e
di virus.<br />
La nostra cellula ha tutti i meccanismi necessari per ripristinare il
Dna (si parla di 10.000 insulti al giorno), operazione che riesce ad
assolvere in maniera efficace. Il problema nasce quando da una parte
aumenta il numero d’insulti (maggiori radicali liberi) e dall’altra, la
cellula non si trova nelle condizioni di equilibrio ottimale per
riparare il numero crescente di danni.<br />
Immaginiamo di essere costretti a dover correggere sempre più frasi
nel nostro testo in videoscrittura e di farlo quando siamo in preda ad
una sbornia. A questo punto i danni diventerebbero permanenti,
sommandosi giorno per giorno esponenzialmente. Tali cellule denominate
cellule inizializzate (Initiated Cells), pur essendo anormali non sono
state ancora trasformate in cellule tumorali. In ogni caso risultano
possedere caratteristiche genomiche che le differenziano dalle cellule
normali.<br />
Quando le cellule raggiungono questo stadio, di norma attivano la
procedura dell’apoptosi, che consiste nel processo di eliminazione
volontaria (suicidio). Questa particolare procedura è scritta
all’interno delle catene del Dna, ma se i radicali liberi hanno
danneggiato anche tale informazione genetica, la cellula rinuncia al
suicidio e si trasforma in un organismo immortale. Un’altra possibile
modifica del Dna da parte dei radicali liberi e le nitrosammine,
riguarda la replicazione cellulare che di norma è inibita quando le
cellule si accorgono della presenza di altre cellule adiacenti
(inibizione da contatto). Tale modifica può far saltare questa
inibizione e permettere alla cellula tumorale d’iniziare a replicarsi,
anche in presenza di un’altra cellula vicina.<br />
Tale fase è molto rapida ma può anche regredire, se cambiano i parametri che hanno condizionato la nascita di tali cellule.<br />
<h3>
La promozione del tumore</h3>
Questa fase può rimanere latente per molti anni e conduce le cellule
inizializzate a trasformarsi in cellule tumorali. Un aspetto
fondamentale della promozione è la creazione di un micro ambiente dove
gli agenti promuoventi, come i radicali liberi, le nitrosammine e le
sostanze tossiche, possono continuare la loro stimolazione che porterà a
modifiche multiple del Dna della cellula. Si crea in tal modo la
proliferazione focale (concentrata in un punto), che causa delle
lesioni considerate precancerose quali polipi, papillomi e noduli
(tumore benigno). In tale fase alcune lesioni regrediscono (riportando
le cellule alla fase iniziale), altre invece progrediscono, fino a
giungere al tumore vero e proprio.<br />
<h3>
La progressione del tumore</h3>
La progressione è la fase più drammatica del tumore, durante la quale
le cellule neoplastiche si evolvono verso un feno-tipo più maligno.
Difatti se pur il tumore si genera da una sola cellula, man mano che si
divide (formando altre cellule), le cellule figlie acquisiscono
mutazioni che conferiscono un vantaggio evolutivo (processo di
evoluzione clonale).<br />
La progressione del tumore è possibile grazie a tre processi estremamente efficienti.<br />
- Il primo di essi è la capacità delle cellule tumorali di
replicazione illimitata (iperplasia), che aggiunta all’inibizione
dell’apoptosi (morte cellulare programmata), fa aumentare la velocità di
sviluppo del tumore. Questa attività super accelerata necessita di una
grande quantità d’energia (Atp), per questo motivo, il carburante
utilizzato dalle cellule tumorali è il glucosio (utilizzano il
procedimento della glicolisi).<br />
Diversamente, le cellule tumorali non possono utilizzare i mitocondri
(e quindi gli acidi grassi come carburante) anche perché durante la
fase di separazione cellulare, questi organelli sono inattivi.<br />
- La seconda funzione riguarda la capacità delle cellule tumorali nel
creare enzimi (zinco dipendenti, denominati metalloproteasi), i quali
dissolvono la matrice extracellulare (dove sono legate le cellule),
creando così lo spazio per generare altre cellule tumorali. Tale arma è
fondamentale anche nel processo delle metastasi. In tal modo, le cellule
tumorali, riescono a raggiungere vene e vasi linfatici (aprendo poi un
varco sulla parete endoteliale), immettendo nuove cellule tumorali
direttamente nel sangue.<br />
- La terza funzione fondamentale per lo sviluppo del tumore, consiste
nella produzione di enzimi capaci d’indurre la matrice extracellulare
alla creazione di nuovi vasi sanguigni (angiogenesi). In tal modo
possono rifornire le cellule tumorali di aminoacidi, micronutrienti e di
glucosio (il tumore non potrebbe crescere oltre 0,5 mm di diametro
senza nuovi vasi sanguigni).<br />
<br />
Le metastasi e la colonizzazione del tumore
In questa fase del tumore (definizione di cancro) le cellule cercano
d’invadere il nostro corpo, superando la limitazione della massa
tumorale.<br />
Ciò può avvenire in due modalità: colonizzazione e metastasi.<br />
- Nel primo caso, il cancro invade i tessuti limitrofi per contatto,
sempre utilizzando le metalloproteasi, facendosi spazio nella matrice
extracellulare (demolendola) degli altri organi.<br />
- Nella seconda ipotesi (la più pericolosa) si producono metastasi,
colonie diverse dal tumore originario che possono avere inizio anche con
una sola cellula, capace di attecchire in qualsiasi altro organo
(comprese le ossa). Ciò accade quando il tumore raggiunge delle arterie o
dei vasi linfatici, aprendosi un varco nell’endotelio, immettendo
cellule tumorali nel flusso sanguigno.<br />
Si calcola che un tumore di un centimetro cubo, liberi circa
1.000.000 di cellule tumorali ogni ventiquattro ore. Le cellule entrate
nel sistema venoso hanno scarsa possibilità di sopravvivere (una su un
milione) perché muoiono in seguito a traumi intravascolari (non sempre
riescono a legarsi alla parete del vaso). Le cellule tumorali hanno più
probabilità di attecchire se utilizzano invece i vasi linfatici (ecco il
motivo per cui in caso di tumore sono rimossi i linfonodi).<br />
<h3>
Il tumore e l’Igf-1</h3>
Come abbiamo già visto, la pericolosità del tumore dipende dalla sua
capacità di svilupparsi velocemente, aumentando la propria replicazione
cellulare. In tale fenomeno ha una funzione rilevante l’ormone Igf-1
(Insulin Growth Factor; rif. pag. 185) che riusciamo a produrre a
livello endogeno o assumendolo con la nostra alimentazione. Vi
ricorderete che questo speciale ormone ha dei recettori all’interno
delle cellule e legandosi ad essi, stimola la proliferazione cellulare.
Purtroppo le cellule tumorali possiedono il doppio dei ricettori leganti
l’Igf-1. Ciò significa che il tumore, per aumentare la velocità di
replicazione, necessita dell’ordine dell’Igf-1, senza il quale non
potrebbe espandersi (difatti quasi tutti i tumori sono definiti ormoni
dipendenti).<br />
Nel 1995 ricerche effettuate presso il National Institute of Health,
evidenziarono il ruolo dell’Igf-1 nella progressione del tumore
infantile, del seno, del polmone, del pancreas, della prostata e nel
melanoma. Altri ricercatori provarono anche una correlazione con il
tumore al colon.<br />
Le brutte notizie non finiscono qui. Tale ormone ha un’altra
funzione: inibire alle cellule tumorali la scelta dell’apoptosi
(suicidio), strumento importante che impedisce il passaggio di una
cellula da sana a tumorale. Per tale motivo, l’Igf-1 rende più tenaci le
cellule tumorali all’azione della chemioterapia, utilizzata per
spingere le cellule all’apoptosi.<br />
L’Igf-1 è inoltre responsabile dei tumori infantili proprio per la
sua capacità di permettere la crescita accelerata di nuovi tessuti nei
giovani. Infatti le cellule tumorali, essendo più attive trovano in
questa fase, se stimolati dall’IGF-1, maggior facilità alla
progressione).<br />
Lo stesso effetto lo riscontriamo nel tumore alla prostata, in quanto promuove anche l’iperplasia dell’organo genitale.<br />
Il consumo di amidi e zuccheri è la causa scatenante del tumore<br />
Sappiamo che il tumore rappresenta il secondo killer dell’epoca
moderna e ciò dipende sicuramente dal fatto, che l’uomo ha iniziato a
mangiare cose non ortodosse per le proprie cellule. Un’incidenza
tumorale così alta è correlata all’aumentato rischio di iniziazione
delle cellule tumorali e dal fatto che impediamo al nostro corpo di
reagire correttamente. Infatti saremo in grado di riparare le cellule
danneggiate e di attivare quelle difese naturali che permetterebbero al
nostro sistema immunitario di distruggere quelle cellule prossime alla
replicazione tumorale.<br />
Allora per quale motivo, la cellula non riesce più a riparare il Dna?
Perché il nostro sistema immunitario non svolge correttamente il
proprio lavoro?<br />
Perché il resto del mondo animale non soffre di tale patologia?<br />
Le risposte a queste domande sono semplici. Il consumo di carboidrati
complessi come ad esempio gli amidi, sono il vero motivo dell’epidemia
tumorale a cui stiamo assistendo.<br />
Vediamo nel dettaglio.<br />
<div style="text-align: center;">
</div>
<h3>
INIZIAZIONE DELLE CELLULE TUMORALI</h3>
Sappiamo che il tumore ha inizio da alcune cellule, che a causa di
una modifica del Dna (presente nel loro nucleo), iniziano a comportarsi
in maniera non convenzionale. Si moltiplicano facendosi spazio tra i
tessuti, creando così un microambiente adatto al loro sviluppo.<br />
Queste modifiche al Dna sono indotte dall’azione dei radicali liberi e
dalle nitrosammine, che agiscono direttamente sul nucleo. Le cellule
possiedono diversi strumenti per inertizzare i radicali liberi e
ripristinare i danni cagionati. Si calcola infatti che le nostre cellule
siano in grado di riparare correttamente danni per circa 10.000 insulti
giornalieri.<br />
Allora come mai, nonostante questi strumenti, la cellula accumula comunque dei danni?<br />
Semplicemente perchè l’alimentazione moderna produce ogni giorno, più
insulti di quelli che sarebbe in grado di riparare una cellula. Questi
danni si accumulano, fino al punto da indurre la cellula ad
autodistruggersi (nei migliori dei casi) o trasformarsi in cellula
tumorale.<br />
Ma qual’è il reale motivo che causa un aumento dei radicali liberi all’interno della cellula o un aumento delle nitrosammine?<br />
Affrontiamo per prima l’aspetto che riguarda i radicali liberi.<br />
Sappiamo che la fonte di produzione di questi atomi instabili
endogeni all’interno della cellula è appunto il mitocondrio. Infatti il
3% dell’ossigeno che inspiriamo per produrre energia (Atp), si trasforma
in radicali liberi (atomi di ossigeno instabili). Questo è un processo
naturale e per vivere abbiamo bisogno di tale energia.<br />
La natura ci ha messo a disposizione un’arma molto efficacie, ovvero
il glutatione (rif.pag 227) che è in grado di inattivare tutti i
radicali liberi prodotti dai mitocondri.<br />
Il problema nasce quando al contrario, la cellula non ha sufficiente
glutatione e quindi, parte dei radicali liberi, rimangono attivi e
possono danneggiare la cellula compreso il Dna presente nel nucleo.<br />
A questo punto ci dovremmo chiedere: qual’è il motivo di tale inefficienza cellulare?<br />
Poco glutatione:<br />
Ebbene il glutatione quando incontra un radicale libero per
inattivarlo, gli cede un elettrone trasformandosi così nella sua forma
ossidata (Gssg) ovvero diventa inattivo. Per riattivare la sua funzione
antiradicale, deve utilizzare un agente chiamato Nadph (riducente), per
poi incontrare un altro radicale libero, in modo da ripetere il
processo.<br />
Il problema principale riguarda la disponibilità di agenti Nadph
all’interno della cellula, perché in caso di loro carenza, il glutatione
non può essere riattivato.<br />
Ricordiamo che il Nadph è un coenzima prodotto durante un processo
cellulare chiamato la via del pentosio fosfato (rif.pag. 230). Tale
processo può essere interrotto da una presenza eccessiva di Atp
energetici, prodotti nella via energetica della glicolisi.<br />
In pratica, quando la cellula è obbligata dall’insulina a produrre
energia con la glicolisi, causiamo il fermo della produzione del
coenzima Nadph, la conseguente inattivazione del glutatione ed un
aumento dei radicali liberi della cellula.<br />
<h3>
Mitocondri poco efficienti</h3>
Altro aspetto importante è il buon funzionamento dei mitocondri, i
quali, se non riparati o sostituiti, aumentano sensibilmente la
produzione dei radicali liberi. Se volessimo fare un paragone con il
motore di un’automobile: se non si effettua la manutenzione avremo una
peggiore combustione e una maggiore produzione di particolato dal tubo
di scappamento. Come già detto nel capitolo delle sirtuine (rif. pag.
405), tali enzimi promuovono la crescita di nuovi mitocondri e la
sostituzione di quelli danneggiati. Infatti la produzione energetica
della glicolisi (attiva con il glucosio), impedisce alla cellula di
riconoscere i mitocondri non più efficienti e l’insulina inibisce a sua
volta, la produzione di sirtuine.<br />
<h3>
Presenza delle nitrosammine</h3>
Affrontiamo adesso l’aspetto riguardante le nitrosammine.<br />
Sappiamo che sono delle molecole che si formano all’interno dello
stomaco e dell’intestino grazie alla presenza di nitriti e di ammine
biogene. La loro azione nei confronti del Dna è definita alchilante (si
lega alle eliche) ma può anche causare la frammentazione dei cromosomi o
creare dei legami incrociati che impediscono alle eliche del Dna di
separarsi (quando la cellula si duplica).<br />
Ebbene per la formazione delle nitrosammine è fondamentale la
presenza dei nitriti (rif. pag. 250) che appunto si formano nella bocca e
nell’intestino. Senza questo elemento non possono generarsi
nitrosammine, quindi è giusto pensare di ridurre la produzione di
nitriti nel nostro corpo. Purtroppo però l’alimentazione ricca di amidi,
causa esattamente l’opposto, ovvero una maggiore produzione di nitriti.<br />
Difatti come abbiamo potuto approfondire nel capitolo omonimo, sono i
batteri presenti nella bocca e nell’intestino a trasformare gli innocui
nitrati nei pericolosi nitriti. Questo perché gli amidi causano un
aumento della produzione batterica nella bocca (tramite l’amilasi che
scompone gli zuccheri) mentre nell’intestino causano la disbiosi
(aumento della flora batterica nociva). L’altro elemento per la
formazione delle nitrosammine sono le ammine biogene. Anche questi
agenti sono promossi dal consumo di carboidrati, in quanto appunto
dipendono dalla presenza della disbiosi intestinale.<br />
Le azioni sia dei radicali liberi che delle nitrosammine possono
causare direttamente la formazione di cellule tumorali oppure una morte
accelerata delle cellule. Quando le stesse cellule non potranno più
replicarsi, per aver raggiunto il limite di Flick (rif. pag. 173) si
trasformano in senescenti. La scienza ha dimostrato che molti tumori
nascono dalla trasformazione delle cellule senescenti in tumorali.<br />
<h3>
REPLICAZIONE DELLE PRIME CELLULE TUMORALI</h3>
Il corpo umano è composto da un numero incredibile di cellule (circa
100.000 miliardi) e la nostra evoluzione aveva messo in conto che eventi
stressori potessero trasformare delle cellule normali in tumorali. Si
calcola infatti che nascano centinaia di cellule tumorali ogni minuto.
Ma se non veniamo invasi costantemente da tumori, evidentemente il
nostro corpo è dotato di un sistema immunitario che è in grado di
scovare le cellule tumorali ed eliminarle. Quest’azione è svolta dai
linfociti Th1 che per l’appunto sono in grado di riconoscere le cellule
tumorali ed attivare una risposta immunitaria mirata alla distruzione
del tumore.<br />
Quindi dovremmo chiederci il motivo che impedisce al nostro corpo di
bloccare il tumore e quindi causare la strage a cui assistiamo ogni
giorno.<br />
La risposta è sempre collegata a quello che mangiamo. Infatti
un’alimentazione a base di cereali, amidi e zuccheri incide notevolmente
sul nostro sistema immunitario, rendendolo poco efficiente contro il
tumore.<br />
Abbiamo già parlato di quanto sia importante l’equilibro tra i
linfociti Th1 e Th2 (rif. pag. 152). I linfociti Th1 sono deputati alla
distruzione dei virus e delle cellule tumorali, mentre i linfociti Th2
alla distruzione dei batteri e funghi. Ebbene quando mangiamo zuccheri,
il nostro intestino subisce un’infiammazione sistemica dovuto
all’incremento dei batteri fermentativi e putrefattivi (disbiosi) che
attiva la risposta immunitario Th2. Inoltre la disbiosi intestinale
causa un aumento della produzione delle ammine biogene come l’istamina,
che immessa nel sistema sanguigno, attiva a sua volta la risposta
immunitaria dei linfociti Th2. L’incremento del sistema immunitario Th2
genera una riduzione dei linfociti Th1 (deputati alla distruzione delle
cellule tumorali) fino quando l’infiammazione sistemica dell’intestino
non terminerà. A questo stato già catastrofico, si inserisce anche
l’azione del cortisolo, il quale attivato dai continui cali glicemici (e
dal normale stress a cui siamo sottoposti durante il giorno) uccide i
linfociti Th1, aggravando ulteriormente il disequilibrio.<br />
<h3>
SISTEMA ENERGETICO DELLE CELLULE TUMORALI</h3>
La scienza ha verificato che le cellule tumorali, oltre ad essere
delle Highlander (immortali) hanno bisogno di enormi quantità di energia
perché la loro duplicazione continui. Inoltre il tumore non può
utilizzare il sistema energetico dei mitocondri, perché questi
organelli, nella duplicazione cellulare sono inattivi (scindendosi in
due come la cellula). Quindi l’unico sistema energetico utilizzato dalle
cellule tumorali è quello della glicolisi anche perché la produzione
con questa via energetica è cinque volte più veloce di quella
mitocondriale. Sostanzialmente sono cellule con il turbo sempre acceso.<br />
Questo ci dovrebbe far pensare che per affamare il tumore e quindi
rallentare la sua replicazione dovremmo evitare di mettere a sua
disposizione il suo carburante, ovvero il glucosio. La dieta
mediterranea, al contrario, è basata sul 70% delle calorie ingerite
sotto forma di glucosio e l’insulina prodotta dopo ogni pasto, spinge
con forza il glucosio dentro le cellule (comprese quelle tumorali).<br />
Per farvi un esempio calzante, una delle analisi più efficaci per
riscontrare la presenza di metastasi, consiste nel far bere al paziente a
digiuno, una soluzione di glucosio radioattivo per poi tracciarlo con
la Pet e vedere così dove si trova un eventuale tumore.<br />
A dimostrazione di quanto detto, faccio riferimento ad alcune
ricerche molto interessanti effettuate dal Dottor Gianfrancesco Valsè
Pantellini (la sua opera è oggi portata avanti dalla Fondazione
Pantellini), le quali dimostrano la buona riuscita nel curare diversi
tumori utilizzando l’ascorbato di potassio.<br />
La sua storia inizia quando casualmente curò un suo amico orefice,
malato di tumore allo stomaco in stadio terminale. Suggerì al suo amico
di bere giornalmente un tonico (composto da limonate con l’aggiunta di
bicarbonato di sodio) nella consapevolezza però che da lì a poco sarebbe
comunque deceduto. Con grande sorpresa rivide il suo amico nove mesi
dopo, scoprendo che continuava a bere limonate senza l’aggiunta però di
bicarbonato di sodio, sostituito erroneamente dal potassio (dando luogo,
a sua insaputa, alla formazione chimica dell’ascorbato di potassio,
ovvero vitamina C e potassio). L’errore casuale determinò la regressione
del tumore. Da quel momento il Dottor Pantellini, utilizzando per le
sue sperimentazioni la vitamina C ed il potassio, raggiunse inaspettati
risultati, che gli permisero di curare migliaia di persone. La base del
funzionamento dell’ascorbato di potassio, riguarda proprio il principio
elettrolitico delle cellule (rif. pag. 63).<br />
Vi ricorderete che all’interno della cellula è presente il 95% del
potassio del corpo, mentre nella matrice è presente il 95% del sodio.
Quando l’insulina trattiene il sodio, aumenta il gradiente esterno della
cellula e tramite l’osmosi, la obbliga ad assimilare il glucosio. Ciò
causa anche un impoverimento di potassio che, una volta uscito dalla
cellula, è eliminato tramite l’urina. L’ascorbato di potassio utilizzato
dal Dottor Pantellini, di fatto, aumenta la quantità di potassio nel
Citosol delle cellule, rendendo meno efficacie l’azione che l’insulina
svolge per far entrare il glucosio all’interno del citosol, affamando di
fatto, il tumore.<br />
<h3>
MICRO AMBIENTE DEL TUMORE</h3>
Un altro aspetto importante nella guerra contro il tumore è
contrastare la formazione e la progressione delle masse tumorali e
questo possiamo ottenerlo impedendo al tumore di mantenere un micro
ambiente acido ed infiammato. Infatti il tumore ha bisogno di un
ambiente favorevole per contrastare l’azione continua del nostro sistema
immunitario e favorire la degradazione della matrice extracellulare (ad
opera delle metalloproteasi), permettendo così alla colonia di cellule
tumorali di continuare a replicarsi.<br />
A tale scopo, dovremmo prediligere alimenti non infiammatori e ricchi
di aminoacidi (per ricostruire la matrice) ed antiossidanti (per
contrastare la formazione di altri radicali liberi). Al contrario i
carboidrati aumentano la produzione di scorie acide (piruvato e ioni
H+), dell’acidosi tissutale (rif. pag. 315) e dell’infiammazione cronica
(rif. pag. 324). La ritenzione idrica peggiora tale stato, impedendo il
ricambio dei fluidi (stato di sol) e l’eliminazione delle scorie della
matrice extracellulare. Ciò vuol significare che alimentandoci con i
carboidrati insulinici, trasformiamo il nostro corpo in un ambiente
favorevole al tumore. Al contrario un’alimentazione senza carboidrati e
più ricca di frutta e verdura, aumenta la quantità di antiossidanti che
possono intercettare i radicali liberi impedendogli di danneggiare il
Dna. Difatti diversi studi scientifici hanno confermato che
l’integrazione di antiossidanti specifici può diminuire l’incidenza del
tumore.<br />
<h3>
ACCELERAZIONE DELLA CRESCITA DEL TUMORE </h3>
Un altro elemento importante nella crescita del tumore è quello
ormonale. Infatti la maggioranza dei tumori è definita ormone-sensibile,
in quanto la loro crescita risente degli stimoli di ormoni specifici
tra i quali il più efficacie è l’Igf1 (denominato fattore di crescita).<br />
Il nostro corpo comunica alle cellule di procedere alla replicazione,
utilizzando l’Igf1 che si lega a dei speciali recettori che si trovano
sulle membrane e trasmettono l’impulso di crescita delle cellule.
Attività fondamentale per lo sviluppo dei bambini ma assolutamente
deleteria in età adulta. Infatti le cellule tumorali hanno il doppio dei
recettori di questo ormone delle altre cellule e quindi la presenza di
Igf-1 nel sangue, rappresenta un vero e proprio turbo per la crescita
del tumore. Non a caso, i nani che sono tali per un’incapacità del loro
corpo di produrre l’Igf-1, non hanno problemi di comparsa di tumori.<br />
Abbiamo già visto, nei capitoli precedenti che l’acidosi causata dal
consumo di carboidrati, attiva l’ormone Gh che a sua volta promuove
l’Igf1 (per procedere alla riparazione dei tessuti danneggiati dalle
scorie acide) favorendo lo sviluppo del tumore presenti nel nostro
corpo. Anche il latte ed i latticini, ricchi di Igf-1, andrebbero
evitati per non introdurre questo fattore di crescita. Al contrario nei
formaggi stagionati l’igf-1 è quasi assente, in quanto le proteine di
trasporto di tale fattore di crescita, sono state demolite.<br />
<h3>
L’integrazione può essere un valido aiuto per prevenire il tumore oppure quando esso si è già manifestato, tenerlo a bada.</h3>
Si può agire su diversi fronti.<br />
1) Evitare la formazione delle cellule tumorali, agendo su elementi
che incidono sulla modifica del Dna cellulare, ovvero i radicali liberi
ed i prodotti chimici.<br />
Per contrastare l’azione dei radicali liberi dovremmo integrare i seguenti micronutrienti.<br />
- La vitamina A è uno dei più potenti antiossidanti utili per contrastare gli attacchi alle membrane cellulari e mitocondriali.<br />
- La vitamina C, tra le sue innumerevole funzioni svolge anche il
compito di antiossidante, contribuendo anche a riattivare la vitamina E,
dopo che ha svolto la propria funzione (ossidandosi).<br />
- Il potassio, in modo da rendere più difficile al tumore
l’assimilazione del glucosio (ottimizzazione delle pompe sodio
potassio).<br />
- La vitamina D, per aver dimostrato la capacità d’interagire con il
Dna delle cellule tumorali, inducendole all’apoptosi ed inibendone la
duplicazione. Inoltre questa vitamina contrasta l’angiogenesi (crescita
di capillari per nutrire il tumore).<br />
- La vitamina E, è considerata una delle più importanti molecole
antiossidanti che ci fornisce la natura. È specializzata nel contrasto
dei radicali liberi che agiscono contro le membrane cellulari (compreso
quelle dei mitocondri), le lipoproteine. Inoltre protegge
dall’ossidazione anche le vitamine A, C e quelle del gruppo B.<br />
- L’acido alphalipoico è l’unico antiossidante che agisce contro i
radicali liberi sia nella fase lipidica (membrana cellulare e
mitocondriale) che nella fase liquida (proteine presenti nel citosol).
Svolge inoltre l’importante funzione di rigenerare il glutatione, le
vitamine C ed E e il coenzima Q 10 (dopo che queste hanno esaurito la
loro capacità antiossidante). Un’altra particolarità che lo rende
prezioso è la sua piccola dimensione, che gli permette di attraversare
la barriera ematoencefalica, contrastando i radicali liberi presenti nei
neuroni.<br />
- Il coenzima Q10 è fondamentale per migliorare la produzione
energetica dei mitocondri. La sua presenza riduce sensibilmente la
produzione di radicali liberi derivanti dalla respirazione cellulare.<br />
- Il cromo è un minerale che in diversi studi ha dimostrato un’ottima efficacia contri i radicali liberi.<br />
- Il selenio è un minerale utilizzato dal nostro corpo per produrre
il glutatione (glutatione perossidasi), l’antiossidante endogeno più
importante di cui disponiamo. Inoltre è in grado di aumentare le
capacità antiossidanti delle vitamine C ed E, oltre che del coenzima
Q10.<br />
- Il molibdeno è un minerale essenziale che tra le sue funzioni annovera anche quella di essere un ottimo antiossidante.<br />
- La N-acetil cisteina (Nac) ha come funzione principale di
partecipare alla formazione del glutatione (con glutammato e glicina).<br />
- La taurina è un aminoacido solforato sintetizzato dal fegato, a
partire da due aminoacidi: la metionina e la cisteina. Tra le sue
funzioni più apprezzate: la capacità antiossidante dimostrata contro
l’azione dei radicali liberi.<br />
- La curcuma (la molecola attiva si chiama curcumina) è una spezia
con un enorme capacità antiossidante. Ma la caratteristica che la rende
unica è la capacità non solo di contrastate i radicali liberi ma
d’impedirne la formazione. Ha una capacità antiossidante 300 volte
maggiore della vitamina E ed è attiva anche nella protezione dei
neuroni. Altre funzioni curative nei confronti del tumore sono quelle
che inibiscono l’angiogenesi (formazione di nuove vene) e l’aumento
dell’apoptosi delle cellule tumorali.<br />
- Il pepe nero, ha una capacità soddisfacente come antiossidante ed aumenta l’assimilazione dei micronutrienti di 1.000 volte.<br />
- La cannella è una delle spezie con più capacità anti radicali liberi.<br />
- L’origano è una spezia che tra le sue importanti proprietà annovera quella di essere un ottimo antiossidante.<br />
- I chiodi di garofano possono essere considerati i re degli
antiossidanti. Non esiste difatti un’altra sostanza con maggiori
capacità anti radicali. Per ogni grammo assunto di chiodi di garofano,
il corpo può contare su una capacità antiossidante pari a 3.144 orac.<br />
- L’epigalocatechina gallato, ha assicurato agli orientali la fama
della longevità. Difatti una sola tazza di tè assicura al fisico
antiossidanti pari a 1.500 orac.<br />
- Il resveratrolo, è un bioflanoide presente nel vino rosso. Solo
ultimamente, molte ricerche scientifiche hanno confermato la
straordinaria capacità antiossidante di tale molecola. Essa agisce in
azione sinergica con le vitamine C ed A, raggiungendo i 5.000 orac
(quantità di resveratrolo presente in un bicchiere di vino rosso). Tale
molecola ha anche dimostrato di possedere delle capacità anti
angiogenesi che contrastano la formazione di nuovi vasi sanguigni
(essenziali al tumore per crescere).<br />
- La quercetina è un fitoestrogeno polifenolico che si trova in
alimenti come i capperi, il levistico, le mele, le cipolle rosse. E’ un
potente antiossidante specializzato nel contrastare i radicali liberi
nelle cellule cerebrali (attraversa la barriera ematoencefalica) e
quelli che attaccano le membrane cellulari. Inoltre in diversi studi ha
dimostrato di saper bloccare il processo di trasformazione delle cellule
sane in tumorali, addirittura d’invertirlo. Induce infine, le cellule
tumorali all’apoptosi.<br />
- Il picnogenolo è un polifenolo naturale in concentrazione
particolarmente elevata nei semi dell’uva rossa e nella corteccia del
pino marittimo. È un potente antiossidante (trenta volte più potente
delle vitamina E e C), specializzato nell’inibire la formazione
dell’anione superossido, difendendo i neuroni dai radicali liberi.
Risulta essere efficace nell’aumentare l’effetto selettivo della
citotossicità della chemioterapia, aumentando l’effetto di tale cura.<br />
- l’esperidina anche chiamata bioflanoide degli agrumi, tra le sue
innumerevoli funzioni che gli sono state riconosciute, annovera anche
quelle di essere un potente antiossidante.<br />
Per contrastare l’azione dei prodotti chimici dovremmo integrare i seguenti micronutrienti.<br />
- La vitamina C ha un effetto antitossico che protegge il nostro
corpo da sostanze nocive come il cadmio, il mercurio, il piombo,
l’arsenico, il benzene. Inoltre previene la formazione delle
nitrosammine (cancerogene) dai nitrati e dai nitriti (sostanze presenti
nei salumi, nella frutta e nella verdura). Inoltre contrasta l’azione
del monossido di carbonio (uno dei gas più tossici dello smog) e del
fumo di sigaretta.<br />
- Il selenio ha un effetto chelante contro i metalli tossici quali
arsenico, mercurio, piombo e cadmio. Protegge dai raggi ultravioletti.<br />
- Lo iodio svolge una funzione di protezione delle cellule dalle radiazioni (pulviscolo radioattivo).<br />
- La metionina è un aminoacido che tra i suoi vari compiti svolge
anche un’azione disintossicante nei confronti dei metalli pesanti.<br />
2) Evitare l’infiammazione cronica per non creare lo squilibrio nel
sistema immunitario che induce l’eliminazione dei linfociti Th2
(preposti all’uccisione delle cellule tumorali).<br />
Elenco dei nutrienti necessari: vitamina D, omega 3, potassio.<br />
Le spiegazioni sul loro effetto le trovate nel capitolo L’infiammazione cronica e l’integrazione.<br />
3) Evitare l’acidosi tissutale per non rendere ospitale il nostro
corpo all’invasione delle cellule tumorali, e diminuire l’azione degli
enzimi Mao, Dao e Pao (che degradano le ammine biogene).<br />
Elenco nutrienti necessari: vitamina D, calcio.<br />
Le spiegazioni sul loro effetto le trovate nel capitolo L’acidosi e l’integrazione.<br />
4) Migliorare la resistenza della matrice extracellulare all’attacco
degli enzimi metalloproteasi, aumentando la capacità anabolica del
nostro corpo.<br />
Elenco dei nutrienti necessari: lisina, ornitina, prolina,
glutammina, arginina, tirosina, vitamina C, vitamina D,
melatonina.
<br />
Le spiegazioni sul loro effetto le trovate nel capitolo La sarcopenia e l’integrazione.<br />
5) Migliorando il nostro sistema immunitario per contrastare la
formazione dei tumori promossi da virus e permettendo una maggiore
attività dei linfociti Th1, deputati ad eliminare le cellule tumorali.<br />
Elenco dei nutrienti necessari: quercetina, epigallocatechina
gallato, chiodi di garofano, ornitina alfa-chetoglutarato, glutammina,
acetil cisteina, zinco, rame, vitamina E, vitamina B12, vitamina B8,
vitamina B7, vitamina B6, vitamina A, vitamina D, vitamina C.<br />
Le spiegazioni sul loro effetto le trovate nel capitolo Le malattie infettive e l’integrazione<br />
6) Diminuire il cortisolo, evitando la catabolizzazione del glucosio dalla massa magra e la distruzione del sistema immunitario.<br />
Elenco dei nutrienti necessari: cordyceps sinensis, schisandra,
tribulus terrestris, ginseng, teanina, rhodiola rosea, magnonolo e
onochiolo, tirosina, fosfatidilserina, melatonina, vitamina D.<br />
Le spiegazioni sul loro effetto le trovate nel capitolo L’ipercortisolemia e l’integrazione.<br />
7) Contrastare la disbiosi, la Sibo e la permeabilità intestinale,
responsabili della formazione delle ammine biogene e quindi delle
nitrosammine.<br />
Elenco dei nutrienti necessari: vitamina B9, chiodi di garofano,
origano, zenzero, cannella, curcuma, pepe nero. Le spiegazioni sul loro
effetto le trovate nel capitolo Le malattie intestinali e
l’integrazione.<br />
<br />
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<h4 style="text-align: center;">
<a href="https://negozio.life120.it/shop/product/lbr1-libro-vivere-120-anni-11?category=2" target="_blank"><b>Estratto dal libro "VIVERE 120 ANNI, le verità che nessuno vuole raccontarti"</b></a></h4>
V.Rhttp://www.blogger.com/profile/09260949713560980576noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6647868651151800831.post-28264290592010388432019-05-21T06:30:00.001-07:002019-12-29T08:16:48.568-08:00Canada, Università di Alberta: trovata la cura per il cancro, ma nessuno ne parla<!-- Global site tag (gtag.js) - Google Analytics -->
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<h2 class="itemTitle">
Canada, Università di Alberta: trovata la cura per il cancro, ma nessuno ne parla
</h2>
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<a data-k2-modal="image" href="https://life120.it/" title="Clicca per vedere l'anteprima dell'immagine">
<img alt="Canada, Università di Alberta: trovata la cura per il cancro, ma nessuno ne parla" src="https://life120.it/media/k2/items/cache/671fe58af5845f33e7786dd608484c8d_S.jpg" style="height: auto; width: 346px;" />
</a>
</span>
</div>
<div class="itemFullText">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Trovata in Canada una cura per il
cancro, ma le big pharma fanno finta di niente I ricercatori
dell'Università di Alberta, a Edmonton, in Canada hanno trovato la cura
per il cancro, la settimana scorsa, ma se ne parla pochissimo nei
notiziari e alla TV.</span><br />
<span style="font-size: small;">È una tecnica semplice, si utilizza un farmaco molto semplice.</span><br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/AfEhnS_RhLs/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/AfEhnS_RhLs?feature=player_embedded" style="clear: right; float: right;" width="320"></iframe></div>
<br />
Il metodo impiega dicloroacetato, che è
attualmente usato per trattare i disordini metabolici. Quindi, non vi è
alcuna preoccupazione per gli effetti collaterali o gli effetti a lungo
termine.<br />
Questo farmaco non richiede un brevetto, per cui chiunque lo
può utilizzare ampiamente ed è economico rispetto ai costosi farmaci
antitumorali prodotti da grandi aziende farmaceutiche. <a href="https://no-cancro.blogspot.com/p/canada-universita-di-alberta-trovata-la.html" target="_blank">Continua a leggere.........</a><br />
</div>
V.Rhttp://www.blogger.com/profile/09260949713560980576noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6647868651151800831.post-52914052696174097352016-10-22T05:03:00.000-07:002019-12-29T08:17:04.633-08:00Speranza per i malati oncologici: in arrivo una terapia non invasiva nella lotta al cancro<!-- Global site tag (gtag.js) - Google Analytics -->
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<h3 style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; clear: both; color: #404040; font-family: Lato, Helvetica, sans-serif; font-size: 24px; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px 0px 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
E’ stata recentemente sviluppata una nuova terapia non invasiva nella lotta al cancro, capace di uccidere le cellule cancerogene in poco tempo.</h3>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-size: 16px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> Ci sarebbe una nuova terapia in grado di sostituire la chemioterapia e di uccidere il cancro in due ore. La bella notizia arriva dall’Università del Texas grazie alla ricerca pubblicata dal <i style="box-sizing: border-box; vertical-align: middle;">Journal of Clinical Oncology</i>, realizzata da Matthew Gdovin, professore associato al Dipartimento di Biologia della University of Texas a San Antonio.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-size: 16px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il professore e i ricercatori Zachary Jordan e Haley Hazlett hanno sviluppato un nuovo metodo brevettato per uccidere le cellule cancerogene.Come funziona la rivoluzionaria scoperta?</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-size: 16px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-9ti25Cgz1xw/WAtVWu3TekI/AAAAAAAAA2g/1mCTztJF0vQoaTltXDRn5ZAIEIiANqYfgCK4B/s1600/lotta-contro-i-tumori.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" height="301" src="https://3.bp.blogspot.com/-9ti25Cgz1xw/WAtVWu3TekI/AAAAAAAAA2g/1mCTztJF0vQoaTltXDRn5ZAIEIiANqYfgCK4B/s320/lotta-contro-i-tumori.jpg" width="320" /></span></a><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il metodo sviluppato consiste nell’iniettare un composto chimico nel tumore, la <b style="box-sizing: border-box;">nitrobenzaldeide</b>, e permettergli di diffondersi nel tessuto cellulare. La fase successiva prevede di puntare un fascio di luce ultravioletta sul tessuto stesso, cosicché le cellule cancerogene diventino acide e, in sostanza, vengano indotte al suicidio. In circa due ore, Gdovin ha stimato che il 95% del tumore muore. “Nonostante vi siano diversi tipi di tumore – ha dichiarato – la sola cosa che hanno in comune è la loro vulnerabilità a questo suicidio indotto” .</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-size: 16px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gdovin ha testato il suo metodo sul cancro al seno triplo negativo, uno dei tumori più difficili da trattare e anche uno dei più aggressivi e maggiormente produttore di metastasi. Il risultato è stato che dopo un solo trattamento in laboratorio della durata di circa due ore, il tumore si è bloccato nella crescita. La chemioterapia coinvolge tutte le cellule del corpo e, proprio per questa ragione, i pazienti cominciano a perdere capelli e diventano deboli; al contrario, la terapia di Gdovin è più precisa, va a concentrarsi sulla zona malata, risparmiando le cellule sane. In seguito agli esiti più che positivi sulle cavie, l’équipe di Gdovin ha cominciato a condurre dei test sulle cellule cancerogene resistenti ai medicinali in modo da rendere il metodo il più adeguato ed efficace possibile.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div style="color: #404040; font-size: 16px;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Questo è un altro messaggio di speranza per i malati oncologici grazie al lavoro della ricerca, ma non bisogna mai dimenticare di fare prevenzione, l’unica vera arma per combattere le neoplasie.</span></div>
<div style="color: #404040; font-size: 16px;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div cwidth="680" eza="cwidth:680px;;cheight:120px;;wcalc_source:child;wcalc:133px;wocalc:133px;hcalc:576px;rend_px_area:81600;" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #333333; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; max-width: 750px; vertical-align: baseline; word-break: break-word;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:84px;wocalc:84px;hcalc:384px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;"><br />Il progetto ha portato ad un risultato molto promettente in quanto sembra far innescare l’apoptosi a 95 cellule tumorali su 100 in un tempo pari a sole due ore.</i>La ricerca di nuove strategie terapeutiche, per quanto riguarda la lotta contro il cancro, sembra aver portato, recentemente, a nuovi risultati (nitrobenzaldeide). Un metodo del tutto particolare ed innovativo, infatti, è stato brevettato. Si tratta di una scoperta che è stata sviluppata da <b cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:63px;wocalc:63px;hcalc:48px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">Matthew Gdovin</b>, un professore che fa parte dello staff della Universitty of Texas di San Antonio, negli Stati Uniti.</span></div>
<div class="toc_title" cwidth="350" eza="cwidth:350px;;cheight:24px;;wcalc_source:child;wcalc:80px;wocalc:80px;hcalc:106px;rend_px_area:8400;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-weight: bold; line-height: 24px; max-width: 750px; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
<span style="color: blue;">Argomenti trattati </span></div>
<ul class="toc_list" cwidth="350" eza="cwidth:350px;;cheight:90px;;wcalc_source:child;wcalc:106px;wocalc:106px;hcalc:255px;rend_px_area:31500;" style="background: 0% 0% transparent; border: 0px; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; list-style: none; margin: 16px 0px 0px; max-width: 750px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<li cwidth="350" eza="cwidth:350px;;cheight:18px;;wcalc_source:child;wcalc:55px;wocalc:55px;hcalc:90px;rend_px_area:6300;" style="background: 0% 0% transparent; border: 0px; font-family: inherit; font-size: 15px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: 18px; list-style: none; margin: 0px; max-width: 750px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><b><span style="color: blue;"><span class="toc_number toc_depth_1" cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:8px;wocalc:8px;hcalc:18px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; outline: 0px; vertical-align: baseline;">1</span><span style="font-family: inherit;"><span style="border-color: initial; border-image: initial; border-style: initial; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; max-width: 750px; outline-color: initial; outline-style: initial;"> </span></span><span style="font-family: inherit;"><span style="border-color: initial; border-image: initial; border-style: initial; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; max-width: 750px; outline-color: initial; outline-style: initial;">Cancro al seno triplo negativo</span></span></span></b></li>
<li cwidth="350" eza="cwidth:350px;;cheight:18px;;wcalc_source:child;wcalc:85px;wocalc:85px;hcalc:54px;rend_px_area:6300;" style="background: 0% 0% transparent; border: 0px; font-family: inherit; font-size: 15px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: 18px; list-style: none; margin: 0px; max-width: 750px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><b><span style="color: blue;"><span class="toc_number toc_depth_1" cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:8px;wocalc:8px;hcalc:18px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; outline: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">2</span><span style="font-family: inherit;"><span style="border-color: initial; border-image: initial; border-style: initial; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; max-width: 750px; outline-color: initial; outline-style: initial;"> </span></span>Meccanismo d’intervento</span></b></li>
<li cwidth="350" eza="cwidth:350px;;cheight:18px;;wcalc_source:child;wcalc:106px;wocalc:106px;hcalc:54px;rend_px_area:6300;" style="background: 0% 0% transparent; border: 0px; font-family: inherit; font-size: 15px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: 18px; list-style: none; margin: 0px; max-width: 750px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><b><span style="color: blue;"><span class="toc_number toc_depth_1" cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:8px;wocalc:8px;hcalc:18px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; outline: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">3</span><span style="font-family: inherit;"><span style="border-color: initial; border-image: initial; border-style: initial; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; max-width: 750px; outline-color: initial; outline-style: initial;"> </span></span>Vantaggi dell’utilizzo della nitrobenzaldeide</span></b></li>
<li cwidth="350" eza="cwidth:350px;;cheight:18px;;wcalc_source:child;wcalc:67px;wocalc:67px;hcalc:72px;rend_px_area:6300;" style="background: 0% 0% transparent; border: 0px; font-family: inherit; font-size: 15px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: 18px; list-style: none; margin: 0px; max-width: 750px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><b><span style="color: blue;"><span class="toc_number toc_depth_1" cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:8px;wocalc:8px;hcalc:18px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; outline: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">4</span><span style="font-family: inherit;"><span style="border-color: initial; border-image: initial; border-style: initial; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; max-width: 750px; outline-color: initial; outline-style: initial;"> </span></span>Generalità sul nuovo farmaco</span></b></li>
<li cwidth="350" eza="cwidth:350px;;cheight:18px;;wcalc_source:child;wcalc:61px;wocalc:61px;hcalc:126px;rend_px_area:6300;" style="background: 0% 0% transparent; border: 0px; font-family: inherit; font-size: 15px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: 18px; list-style: none; margin: 0px; max-width: 750px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><b><span style="color: blue;"><span class="toc_number toc_depth_1" cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:8px;wocalc:8px;hcalc:18px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; outline: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">5</span><span style="font-family: inherit;"><span style="border-color: initial; border-image: initial; border-style: initial; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; max-width: 750px; outline-color: initial; outline-style: initial;"> </span></span><span style="font-family: inherit;"><span style="border-color: initial; border-image: initial; border-style: initial; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; max-width: 750px; outline-color: initial; outline-style: initial;">Nuove speranze per il tumore al seno triplo negativo</span></span></span></b></li>
<li style="color: #545454;"></li>
</ul>
<div cwidth="680" eza="cwidth:680px;;cheight:144px;;wcalc_source:child;wcalc:110px;wocalc:110px;hcalc:1056px;rend_px_area:97920;" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #333333; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="color: #404040; font-size: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit;"><br /></span></span></div>
<div cwidth="680" eza="cwidth:680px;;cheight:144px;;wcalc_source:child;wcalc:110px;wocalc:110px;hcalc:1056px;rend_px_area:97920;" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #333333; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="color: #404040; font-size: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit;">Il cancro al seno (vedi anche: Doxorubicina e nanoparticelle contro il cancro al seno e </span><a cwidth="0" data-mil="5932" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:55px;wocalc:55px;hcalc:264px;rend_px_area:0;" href="http://www.superinformati.com/medicina-e-salute/farmaco-cancro-al-seno.htm" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #0088cc; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; outline: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Tumore al seno: il mix di due farmaci noti porta risultati in 11 giorni</a><span style="color: #404040; font-size: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit;">) è tra le forme più diffuse di tumori nei soggetti di sesso femminile ma, fortunatamente, grazie alle numerose ricerche, alla prevenzione ed ai continui progressi si è portata</span><span style="color: #404040; font-size: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit;"> </span><b cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:81px;wocalc:81px;hcalc:72px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #404040; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">la probabilità di </b><i cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:82px;wocalc:82px;hcalc:48px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #404040; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;"><b cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:82px;wocalc:82px;hcalc:48px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">guarigione al 98%</b>. </i><span style="color: #404040; font-size: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit;">Purtroppo però tutti i casi non sono uguali e le variazioni di risposta sono da ricercarsi nelle diverse caratteristiche delle cellule coinvolte (soprattutto dal punto di vista genetico e molecolare).</span></span></div>
<div style="color: #404040; font-size: 16px;">
</div>
<div cwidth="680" eza="cwidth:680px;;cheight:168px;;wcalc_source:child;wcalc:95px;wocalc:95px;hcalc:1488px;rend_px_area:114240;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="color: #333333;">Nel cosiddetto </span><b cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:66px;wocalc:66px;hcalc:96px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #333333; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">tumore al seno triplo negativo </b><span style="color: #333333;">le speranze di guarigione sono di molto ridotte per via della difficile capacità nella gestione della cura anche se ci si trova davanti ad un caso di tumore che è stato diagnosticato nelle fasi iniziali. Purtroppo questo accade perché, </span><i cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:67px;wocalc:67px;hcalc:384px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #333333; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">anche durante i primi stadi, le cellule possono essere staccate dalla massa tumorale originaria e passare al circolo sistemico</i><span style="color: #333333;">. Da qui attraversano nuovamente la membrana dei vasi e vanno a dar luogo a differenti </span><b cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:73px;wocalc:73px;hcalc:24px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #333333; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">metastasi</b><span style="color: #333333;"> (in particolar modo le più temute sono quelle che si sviluppano a livello dei polmoni e del fegato) che vanno a rendere così temibili i tumori maligni.</span></span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-kr8fDynOpEw/WAtdnzxG5qI/AAAAAAAAA2w/2H_LPDnVOn4Y5I6uFBjPMGiquA33xOfxQCK4B/s1600/41e9uLv8ijL.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-kr8fDynOpEw/WAtdnzxG5qI/AAAAAAAAA2w/2H_LPDnVOn4Y5I6uFBjPMGiquA33xOfxQCK4B/s320/41e9uLv8ijL.jpg" width="203" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><a href="https://www.amazon.it/Master-Mineral-Solution-Terzo-Millennio-ebook/dp/B0082CFHSI" target="_blank">Libro in Italiano Da Leggere</a></td></tr>
</tbody></table>
<div cwidth="680" eza="cwidth:680px;;cheight:192px;;wcalc_source:child;wcalc:103px;wocalc:103px;hcalc:1344px;rend_px_area:130560;" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #333333; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; max-width: 750px; vertical-align: baseline; word-break: break-word;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La definizione di “triplo negativo” riguarda quella che è la peculiarità, al confronto di altri tumori mammari, di questa tipologia di cancro. Le cellule di natura maligna non presentano, in questo caso, sulla loro superficie la proteina </span><br />
HER2 <span style="background-color: transparent; color: #404040; font-size: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit;">(recettore 2 per il fattore di crescita epidermico umano), i</span><span style="background-color: transparent; color: #404040; font-size: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit;"> </span><b cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:72px;wocalc:72px;hcalc:96px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #404040; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">recettori leganti gli estrogeni </b><span style="background-color: transparent; color: #404040; font-size: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit;">e quelli per i</span><span style="background-color: transparent; color: #404040; font-size: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit;"> </span><b cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:90px;wocalc:90px;hcalc:24px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #404040; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">progestinici</b><span style="background-color: transparent; color: #404040; font-size: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit;">.</span><span style="background-color: transparent; color: #404040; font-size: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit;"> </span><i cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:103px;wocalc:103px;hcalc:600px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #404040; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">Questi tre elementi rappresentano il principale bersaglio dei vari protocolli terapeutici dunque la loro assenza mette in difficoltà il personale medico nella scelta della strategia d’intervento più opportuna da adottare e rappresenta la causa principale della mancata od inefficace risposta ai farmaci antitumorali.</i></div>
</div>
<div style="color: #404040; font-size: 16px;">
</div>
<h2 cwidth="680" eza="cwidth:680px;;cheight:40px;;wcalc_source:child;wcalc:114px;wocalc:114px;hcalc:80px;rend_px_area:27200;" style="-webkit-font-smoothing: antialiased !important; background-color: transparent; border: 0px; color: #333333; font-size: 19px !important; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-weight: normal; line-height: 40px; margin: 5px 0px; max-width: 750px; outline: none; vertical-align: baseline;">
<span cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:114px;wocalc:114px;hcalc:80px;rend_px_area:0;" id="Meccanismo_d8217intervento" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Meccanismo d’intervento</span></span></h2>
<div cwidth="680" eza="cwidth:680px;;cheight:168px;;wcalc_source:child;wcalc:131px;wocalc:131px;hcalc:960px;rend_px_area:114240;" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #333333; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Questa<b cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:88px;wocalc:88px;hcalc:48px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;"> nuovissima tecnica</b> prevede l’utilizzo della <b cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:127px;wocalc:127px;hcalc:24px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">nitrobenzaldeide</b>. Si tratta di una sostanza di natura chimica del tipo delle aldeidi aromatiche che viene iniettata in prossimità della sede del tumore. A seguito di questa operazione viene esposto il tessuto coinvolto ad un fascio di <b cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:90px;wocalc:90px;hcalc:48px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">luce ultravioletto </b>allo scopo di rendere le varie cellule acide nella loro porzione interna. Questo cambio di pH porta le cellule ad innescare il processo di apoptosi (tanto apprezzato in tutti i casi in cui si ha a che fare con un tumore in quanto l’obiettivo della maggior parte degli interventi terapeutici mira a provocare la morte delle cellule malate).</span></div>
<div cwidth="680" eza="cwidth:680px;;cheight:72px;;wcalc_source:child;wcalc:116px;wocalc:116px;hcalc:480px;rend_px_area:48960;" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #333333; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><i cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:116px;wocalc:116px;hcalc:432px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">Dopo alcuni studi in laboratorio sembra essere stato dimostrato che è possibile bloccare la crescita della massa tumorale ed è stato evidenziato il raddoppiamento delle possibilità di sopravvivenza su campioni di specie di roditori </i>(in particolar modo dei topi).</span></div>
<h2 cwidth="680" eza="cwidth:680px;;cheight:40px;;wcalc_source:child;wcalc:154px;wocalc:154px;hcalc:160px;rend_px_area:27200;" style="-webkit-font-smoothing: antialiased !important; background-color: transparent; border: 0px; color: #333333; font-size: 19px !important; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 40px; margin: 5px 0px; max-width: 750px; outline: none; vertical-align: baseline; word-break: break-word;">
<span cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:154px;wocalc:154px;hcalc:160px;rend_px_area:0;" id="Vantaggi_dell8217utilizzo_della_nitrobenzaldeide" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-style: inherit; font-weight: normal;">Vantaggi dell’utilizzo della </span><i>nitrobenzaldeide</i></span></span></h2>
<div cwidth="680" eza="cwidth:680px;;cheight:72px;;wcalc_source:child;wcalc:102px;wocalc:102px;hcalc:528px;rend_px_area:48960;" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #333333; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">
<i cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:102px;wocalc:102px;hcalc:528px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Questa tecnica innovativa potrebbe essere d’aiuto ad una grande quantità di pazienti e riguarda, in particolar modo, tutti quei casi che non risultano operabili o in cui un intervento chirurgico non ha un rapporto favorevole benefici/rischi.</span></i></div>
<div cwidth="680" eza="cwidth:680px;;cheight:72px;;wcalc_source:child;wcalc:108px;wocalc:108px;hcalc:432px;rend_px_area:48960;" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #333333; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Altri casi in cui può tornare utile riguardano tutti i <b cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:62px;wocalc:62px;hcalc:24px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">soggetti </b>definibili <b cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:47px;wocalc:47px;hcalc:24px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">deboli</b>, come i bambini o gli anziani in quanto, con questa tecnica sperimentale possono essere limitati molti effetti collaterali tipici dei chemioterapici.</span></div>
<div cwidth="680" eza="cwidth:680px;;cheight:120px;;wcalc_source:child;wcalc:112px;wocalc:112px;hcalc:792px;rend_px_area:81600;" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #333333; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Questo è possibile grazie alla particolare formulazione messa appunto da Gdovin che utilizza le <b cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:108px;wocalc:108px;hcalc:24px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">nanoparticelle</b>. Il vantaggio di questa forma è quella di avere un’azione selettiva nei confronti delle cellule malate a differenza dei classici farmaci chemioterapici che possono andare a colpire anche cellule sane andando a causare diversi effetti collaterali più o meno tollerati che possono andare a compromettere, talvolta, l’adesione alla terapia.</span></div>
<div cwidth="680" eza="cwidth:680px;;cheight:72px;;wcalc_source:child;wcalc:113px;wocalc:113px;hcalc:456px;rend_px_area:48960;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="color: #333333;">A seguito delle varie sperimentazioni sono stati messe appunto le nanoparticelle che una volta che vengono iniettate all'interno dell’organismo </span><i cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:83px;wocalc:83px;hcalc:144px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #333333; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">sono in grado di andare a riconoscere le varie metastasi</i><span style="color: #333333;"> che si sono andate a formare.</span></span></div>
<div cwidth="680" eza="cwidth:680px;;cheight:48px;;wcalc_source:child;wcalc:123px;wocalc:123px;hcalc:288px;rend_px_area:32640;" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #333333; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">
<i cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:123px;wocalc:123px;hcalc:288px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Questa vengono successivamente attivate da una luce ultravioletta che ha una lunghezza d’onda in grado di attraversare lo strato cutaneo, il muscolo ed, addirittura, il tessuto osseo.</span></i></div>
<h2 cwidth="680" eza="cwidth:680px;;cheight:40px;;wcalc_source:child;wcalc:97px;wocalc:97px;hcalc:120px;rend_px_area:27200;" style="-webkit-font-smoothing: antialiased !important; background-color: transparent; border: 0px; color: #333333; font-size: 19px !important; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-weight: normal; line-height: 40px; margin: 5px 0px; max-width: 750px; outline: none; vertical-align: baseline;">
<span cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:97px;wocalc:97px;hcalc:120px;rend_px_area:0;" id="Generalita_sul_nuovo_farmaco" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Generalità sul nuovo farmaco</span></span></h2>
<div cwidth="680" eza="cwidth:680px;;cheight:144px;;wcalc_source:child;wcalc:109px;wocalc:109px;hcalc:960px;rend_px_area:97920;" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #333333; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il nuovo nanofarmaco (<b cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:44px;wocalc:44px;hcalc:48px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">iNPG-pDox</b>) sembra essere in grado di far guarire completamente le metastasi (sia polmonari che nel tessuto epatico) negli animali <i cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:76px;wocalc:76px;hcalc:96px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">portando a guarigione il 50% del campione </i>di topi osservati. Questo risultato, per quanto non possa sembrare eclatante risulta invece molto importante se si considera il fatto che, fino ad ora, <i cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:100px;wocalc:100px;hcalc:264px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">non sono disponibili strategie terapeutiche soddisfacenti allo scopo di contrastare i tumori che si manifestano accompagnati da metastasi</i>.</span></div>
<div cwidth="680" eza="cwidth:680px;;cheight:96px;;wcalc_source:child;wcalc:109px;wocalc:109px;hcalc:672px;rend_px_area:65280;" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #333333; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Lo scopo dei ricercatori è quello di tenere in considerazione il <b cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:36px;wocalc:36px;hcalc:24px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">2017</b> come data ufficiale per cominciare a testare questo nuovo protocollo anche su campioni di esseri umani con malattia conclamata in modo di andare a curare i tumori metastatici che, molto spesso, sono i veri e propri responsabili della mortalità di questa tipologia di patologie.</span></div>
<h2 cwidth="680" eza="cwidth:680px;;cheight:40px;;wcalc_source:child;wcalc:84px;wocalc:84px;hcalc:280px;rend_px_area:27200;" style="-webkit-font-smoothing: antialiased !important; background-color: transparent; border: 0px; color: #333333; font-size: 19px !important; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 40px; margin: 5px 0px; max-width: 750px; outline: none; vertical-align: baseline;">
<span cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:84px;wocalc:84px;hcalc:280px;rend_px_area:0;" id="Nuove_speranze_per_il_tumore_al_seno_triplo_negativo" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-style: inherit; font-weight: normal;">Nuove speranze per il</span><span style="font-style: inherit; font-weight: inherit;"> </span><i>tumore al seno triplo negativo</i></span></span></h2>
<div cwidth="680" eza="cwidth:680px;;cheight:96px;;wcalc_source:child;wcalc:128px;wocalc:128px;hcalc:504px;rend_px_area:65280;" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #333333; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Come abbiamo detto precedentemente, nei casi di tumore al seno triplo negativo, sulla superficie delle cellule malate non è presente nessuno dei tre classici bersagli a cui solitamente sono mirati i chemioterapici. Proprio per questo motivo si stanno cercando di sviluppare nuove strategie d’intervento anche in Italia.</span></div>
<div cwidth="680" eza="cwidth:680px;;cheight:96px;;wcalc_source:child;wcalc:99px;wocalc:99px;hcalc:648px;rend_px_area:65280;" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #333333; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; max-width: 750px; vertical-align: baseline; word-break: break-word;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Un esempio riguarda la ricerca svolta da un team dell’Istituto nazionali tumori di Milano in cui è stato sperimentato <b cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:51px;wocalc:51px;hcalc:24px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">YM155</b>, una molecola che ha la capacità di andare ad inibire la proteina<i cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:64px;wocalc:64px;hcalc:24px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">survivina</i> che altrimenti andrebbe andare a mettere un freno al meccanismo di apoptosi (definita anche morte programmata)</span></div>
<div cwidth="680" eza="cwidth:680px;;cheight:120px;;wcalc_source:child;wcalc:125px;wocalc:125px;hcalc:672px;rend_px_area:81600;" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #333333; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 20px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">YM155 è stata testata in co-somministrazione con <b cwidth="0" eza="cwidth:0px;;cheight:0px;;wcalc_source:child;wcalc:48px;wocalc:48px;hcalc:24px;rend_px_area:0;" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 750px; vertical-align: baseline;">TRAIL</b> che aveva la proprietà di innescare processi apoptotici creando così una combinazione di molecole che risultava essere particolarmente tossica nei confronti delle cellule tumorali e dando risultati che fanno sperare in un aumento delle possibilità di guarigione nei confronti di una malattia che, attualmente, risulta difficile da curare.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-size: 16px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
V.Rhttp://www.blogger.com/profile/09260949713560980576noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6647868651151800831.post-57869406012469563252014-10-22T15:22:00.002-07:002019-12-29T08:17:21.041-08:00Il Premio Nobel Otto Heirich Warburg e la scoperta (oggi taciuta) delle cause primarie del cancro <!-- Global site tag (gtag.js) - Google Analytics -->
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-TWLs32nq7Tc/VEgtjqesLeI/AAAAAAAAA1A/jsdE_hlNo_M/s1600/index1.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-TWLs32nq7Tc/VEgtjqesLeI/AAAAAAAAA1A/jsdE_hlNo_M/s1600/index1.jpeg" /></a></div>
Le rivoluzionarie scoperte del Premio Nobel Otto Heirich Warburg
sulle cause primarie del cancro, oggi taciute dalle lobby farmaceutiche e
alimentari<br />
Secondo un dato diffuso da Alta Voce, un’indagine voluta dal Censis
ha dimostrato che in Italia sarebbero almeno 2.200.000 le persone
colpite dal <b>cancro</b>. Vale a dire circa un italiano ogni 27.<br />
Nel nostro Paese vengono diagnosticati infatti oltre mille nuovi casi
di cancro al giorno, con percentuali più elevate al Nord. Anche se,
complessivamente, i tassi di guarigione segnano un sensibile
miglioramento su scala nazionale (il 61% delle donne e il 52% degli
uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi), secondo i dati presentati
dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e
dall’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM) al Ministero della
Salute, i nuovi casi di cancro diagnosticati in Italia nel 2012 sono
stati 364.000 (erano 360.000 nel 2011): 202.500 (56%) negli uomini e
162.000 (44%) nelle donne.<br />
Secondo le principali statistiche, Il tumore del colon retto è il più
frequente, con oltre 50.000 nuove diagnosi, seguito da quello al seno
(46.000), polmone (38.000) e prostata (36.000). Il tumore al polmone si
conferma essere drammaticamente al primo posto per mortalità, con 34.500
decessi stimati. Si calcola che i decessi per cancro nel 2012 sono
stati 175.000 (174.000 nel 2011), circa quindi 500 al giorno. I tumori
sono quindi in Italia la seconda causa di morte (30%) dopo le malattie
cardio-circolatorie (38%).<br />
<a href="http://www.amazon.it/gp/product/B00BT0Q7D4/ref=as_li_tf_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=B00BT0Q7D4&linkCode=as2&tag=zi05-21">Piante medicinali anti-tumorali (collana "Digiuno contro cancro", volume III)</a><img alt="" border="0" src="https://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=zi05-21&l=as2&o=29&a=B00BT0Q7D4" height="1" style="border: none !important; margin: 0px !important;" width="1">
<br />
Eppure, se chiediamo alle persone che incontriamo per la strada,
tranne rarissime eccezioni, nessuno sa o si ricorda chi sia stato Otto
Heinrich Warburg, uno scienziato tedesco che vinse il Premio Nobel nel
1931 per le sue scoperte sulle cause primarie del cancro. Da decenni,
infatti, le grandi multinazionali dell’industria farmaceutica ed
alimentare si sono coalizzate in una sorta di damnatio memoriae, creando
attorno alla figura di Warburg e alle sue rivoluzionarie scoperte un
muro di censura e di silenzio. Un muro che se non ci fosse stato decine
di milioni di persone in tutto il mondo non si sarebbero probabilmente
ammalate di quella che viene ipocritamente definita dalla medicina come
“un’emergenza sociale”. Sì, perché vi sono scoperte scientifiche che, se
divulgate a livello di massa, rischiano di compromettere il profitto
delle grandi multinazionali, e allora vanno taciute, nascoste e
dimenticate.<br />
Vediamo allora chi era Otto Heinrich Warburg e quali sono state le sue più grandi scoperte.<br />
Nato a Friburgo l’8 Ottobre 1883, è stato Direttore, dal 1931 al
1953, del Kaiser Wilhelm Institute di Berlino (oggi Max Planck
Istitute), il massimo centro mondiale per lo studio della Fisiologia
cellulare. Studiò a fondo il metabolismo dei tumori, in particolar modo
le caratteristiche della loro respirazione cellulare. Per le sue
scoperte sulla natura e sul meccanismo di azione del cosiddetto <i>enzima giallo </i>(di Warburg), vinse ne 1931 il Premio Nobel per la Medicina. Pubblicò gran parte dei risultati dei suoi lavori nei testi <i>Il metabolismo dei tumori</i> e <i>Nuovi metodi di fisiologia cellulare</i>.<br />
Scrisse anche <i>La prima causa e la prevenzione del cancro</i>, che
presentò nel corso di una celebre lezione tenuta ad un congresso di
vincitori del Premio Nobel il 30 Giugno 1966 a Lindau, sul Lago di
Costanza. Nel suo discorso, egli mostrò diverse prove che dimostravano
come causa primaria del cancro la carenza di ossigeno (altrimenti detta
anaerobiosi).<br />
La sua rivoluzionarie scoperte, nonostante il clamore che suscitarono
negli anni a cavallo della II° Guerra Mondiale e nell’immediato
Dopoguerra, vennero presto deliberatamente messe in secondo piano dalla
comunità scientifica internazionale in seguito a varie “pressioni”, e si
preferì puntare i riflettori sulle scoperte di Alfred George Knudson
sul retinoblasma infantile; scoperte che portarono nel 1971
all’enunciazione della cosiddetta “teoria di Knudson” (già teorizzata
nel 1953 da Carl Nordling) che ipotizzava che la causa del cancro fosse
da imputare all’accumulo di mutazioni del DNA cellulare, ipotesi che è
attualmente quella tenuta in più considerazione dalla comunità
scientifica e, guarda caso, dall’industria farmaceutica. Un’ipotesi che,
e pochi lo sanno, ha spianato la strada all’uso massiccio dei
trattamenti chemioterapici.<br />
Warburg aveva scoperto, in sintesi, che il cancro è principalmente il
risultato di un potere anti-fisiologico e di uno stile di vita
anti-fisiologico.<br />
Perché? Poiché, sia con uno stile anti-fisiologico nutrizionale (vale
a dire con una dieta basata su cibi acidificanti), e sia con
l’inattività fisica, l’organismo crea un ambiente acido (nel caso di
inattività fisica, per via di una cattiva ossigenazione delle cellule).<br />
Un interessante articolo recentemente pubblicato sul blog
Raggioindaco fa un bilancio delle importanti scoperte di Warburg,
riattualizzandole e dimostrando come lo scienziato tedesco, scomparso a
Berlino il 1° Agosto 1970, fosse veramente avanti, e dimostrando come,
se i frutti delle sue ricerche non fossero stati deliberatamente messi
in disparte, milioni di vite umane avrebbero potuto essere salvate e si
sarebbe diffuso, su scala planetaria, uno stile di vita migliore.<br />
Quindi, secondo Warburg, l’acidosi cellulare causa l’espulsione
dell’ossigeno e la mancanza di ossigeno nelle cellule crea un ambiente
acido. Egli infatti sosteneva che “La mancanza di ossigeno e l’acidità
sono due facce della stessa medaglia: se una persona ha una, ha anche
l’altra”. Cioè, se una persona ha un eccesso di acidità nell’organismo,
automaticamente avrà una mancanza di ossigeno nel suo sistema cellulare.<br />
<a href="http://www.amazon.it/gp/product/B00BGEER1W/ref=as_li_tf_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=B00BGEER1W&linkCode=as2&tag=zi05-21">Interazione tra farmaci oncologici: antibiotici antitumorali</a><img alt="" border="0" src="https://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=zi05-21&l=as2&o=29&a=B00BGEER1W" height="1" style="border: none !important; margin: 0px !important;" width="1">
<br />
Sosteneva sempre Warburg che “le sostanze acide respingono ossigeno, a
differenza delle alcaline che attirano ossigeno”. Un ambiente acido è
quindi un ambiente senza ossigeno.<br />
“Privando una cellula del 35% del suo ossigeno per 48 ore – sosteneva
lo scienziato tedesco – è possibile convertirla in un cancro”. E
ancora: “Tutte le cellule normali, hanno il bisogno assoluto di
ossigeno, ma le cellule tumorali possono vivere senza ossigeno”. “I
tessuti tumorali sono acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini”.<a href="http://www.amazon.it/gp/product/8848129307/ref=as_li_tf_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=8848129307&linkCode=as2&tag=zi05-21">Il tumore è curabile adesso</a><img alt="" border="0" src="https://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=zi05-21&l=as2&o=29&a=8848129307" height="1" style="border: none !important; margin: 0px !important;" width="1">
<br />
Nella sua opera <i>Il metabolismo dei tumori</i>, Warburg ha mostrato
che tutte le forme di cancro sono caratterizzate da due condizioni
fondamentali: acidosi del sangue e ipossia (mancanza di ossigeno).<br />
Ha scoperto che le cellule tumorali sono anaerobiche (non respirano
ossigeno) e non possono sopravvivere in presenza di alti livelli di
ossigeno. Queste possono sopravvivere soltanto con glucosio e in un
ambiente privo di ossigeno. Pertanto, il cancro non altro sarebbe che un
meccanismo di difesa innescano alcune cellule del corpo per poter
sopravvivere in un ambiente acido e privo di ossigeno.<br />
In sintesi, quindi, le cellule sane, per mantenersi tali, devono
vivere in un ambiente ossigenato e alcalino che consenta il loro normale
funzionamento. E una corretta alimentazione, accompagnata da uno stile
di vita sano e non sedentario, sono alla base del coretto funzionamento
delle nostre cellule.<br />
I popoli antichi, maggiormente in equilibrio con la natura, e in
genere tutte le civiltà pre-industriali, conducevano una vita nettamente
più sana di quella odierna e fondavano la loro dieta su alimenti che
favorivano naturalmente l’ossigenazione cellulare. Tutto questo è stato
stravolto con l’introduzione nella nostra dieta quotidiana di alimenti e
di sostanze che hanno determinato un’acidificazione del nostro
organismo e una conseguente crescita esponenziale delle forme tumorali. É
vero quindi il vecchio detto che “siamo quello che mangiamo”.<a href="http://www.amazon.it/gp/product/B0062OPORM/ref=as_li_tf_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=B0062OPORM&linkCode=as2&tag=zi05-21">Tumore dello stomaco (Tutte le domande. Tutte le risposte)</a><img alt="" border="0" src="https://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=zi05-21&l=as2&o=29&a=B0062OPORM" height="1" style="border: none !important; margin: 0px !important;" width="1">
<br />
Una volta terminato il processo digestivo, gli alimenti, a seconda
della qualità di proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali,
determinano una condizione di acidità o alcalinità<br />
nel corpo. Il risultato acidificante o alcalinizzante viene misurato
con una scala chiamata PH, i cui valori vanno da 0 a 14. Il valore 7
corrisponde un PH neutro.<br />
É fondamentale quindi sapere come gli alimenti acidi e alcalini
influiscano sulla nostra salute, poiché le cellule, per funzionare
correttamente, dovrebbe essere caratterizzate da un PH leggermente
alcalino, quindi di poco superiore al valore 7.<br />
L’acqua, l’elemento base della vita che costituisce oltre l’80 % del
nostro corpo, ha un valore di PH tendenzialmente oscillante attorno a 7,
vale a dire neutro. Questo valore può naturalmente oscillare in base ai
sali minerali in essa contenuti, mentre nell’acqua distillata (quindi
demineralizzata) il valore di PH è 7 fisso. Il nostro sangue ha invece
un valore di PH alcalino e, in una persona sana, esso oscilla fra 7,40 e
7,45. Se il PH del sangue di una persona scende sotto la soglia 7, si
rischia seriamente il coma.<br />
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-jdaBc8mCYEU/VEgs7dC3AgI/AAAAAAAAA04/ozhimyNqlmk/s1600/index.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="157" src="https://4.bp.blogspot.com/-jdaBc8mCYEU/VEgs7dC3AgI/AAAAAAAAA04/ozhimyNqlmk/s1600/index.jpeg" width="400" /></a>Vediamo quindi quali sono gli alimenti che acidificano maggiormente il nostro corpo:<br />
* Lo zucchero raffinato e tutti i suoi sottoprodotti (è il peggiore
di tutti: non ha proteine, è senza grassi, senza vitamine o minerali,
contiene solo carboidrati raffinati che<br />
schiacciano il pancreas).<br />
Il suo PH è 2,1 (molto acido).<br />
* Carne (tutte le carni, senza eccezioni).<br />
* Prodotti di origine animale (latticini e formaggi).<br />
* Sale raffinato.<br />
* Farina raffinata e tutti i suoi derivati (pasta, torte, biscotti, etc.).<br />
* Pane bianco (contiene spesso grassi saturi, margarina, sale, zucchero e conservanti).<br />
* Margarina.<br />
* Antibiotici e medicinali di sintesi in generale.<br />
* Caffé.<br />
* Alcool.<br />
* Tabacco.<br />
* Qualsiasi cibo cotto (la cottura elimina l’ossigeno aumentando l’acidità dei cibi).<br />
* Tutti gli alimenti trasformati, in scatola, contenenti conservanti, coloranti, aromi e stabilizzanti.<br />
Il sangue si autoregola costantemente per non cadere in acidosi
metabolica e per garantire il buon funzionamento del metabolismo
cellulare. Il nostro corpo deve quindi ricevere delle basi minerali
alimentari per neutralizzare l’acidità del sangue nel metabolismo, ma
tutti gli alimenti sopra citati<br />
(per lo più quelli raffinati) determinano un’azione acidificante sul nostro sangue.<br />
Dobbiamo tener presente che con il moderno stile di vita, soprattutto
nei paesi occidentali e industrializzati, questi cibi vengono consumati
almeno tre volte al giorno e per 365 giorni l’anno, determinando una
dieta anti-fisiologica dalla quale il nostro organismo si difende
costantemente.<br />
Mi rendo conto che, a meno che non si decida di fare una vita
ascetica sulla cima di una montagna coltivando il proprio orticello, non
è facile fare radicalmente a meno di tutto ciò che siamo
indiscriminatamente abituati a mangiare. Per molti di noi sarebbe
addirittura impensabile! Possiamo però, a scopo preventivo, ridurre al
massimo l’assunzione di alimenti acidificanti ed equilibrare la nostra
dieta quotidiana con alimenti alcalinizzanti, come ad esempio:<br />
* Tutte le verdure crude commestibili (alcune possono sembrare acide
al gusto, ma all’interno del corpo generano una reazione è
alcalinizzante. Altre sono leggermente acide, tuttavia forniscono le
basi necessarie per il corretto equilibrio). Occorre sempre tenere
presente che le verdure crude producono ossigeno, quelle cotte no. E,
parlando sempre di verdure, teniamo presente che è la clorofilla, in
una pianta, l’elemento maggiormente alcalinizzante, come del resto lo è
il sangue per gli altri esseri viventi. Quindi, il consumo di alimenti
con molta clorofilla, come ad esempio le insalate o l’aloe, è altamente
raccomandabile.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-7lQlxl6xXBM/VEguHhB3fuI/AAAAAAAAA1I/G0X6V7z7vaM/s1600/frutta.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-7lQlxl6xXBM/VEguHhB3fuI/AAAAAAAAA1I/G0X6V7z7vaM/s1600/frutta.jpeg" /></a></div>
* La frutta. Vale anche per questa l’esempio fatto sopra per le
verdure (il limone ha un PH di circa 2,2, tuttavia, all’interno del
corpo ha un effetto altamente alcalino, probabilmente il più potente di
tutti). La frutta è, in genere, un’ottima fonte di ossigenazione
dell’organismo.<br />
* Alcuni semi, come ad esempio le mandorle, sono fortemente alcalini.<br />
* I cereali integrali. Anche se dobbiamo tenere presente che l’unico
cereale realmente alcalinizzante è il miglio. Tutti gli altri sono
leggermente acidi, tuttavia, siccome la dieta ideale ha bisogno di una
percentuale di acidità, è bene consumarne.<br />
* Il miele, che è un alimento con grandi proprietà alcalinizzanti.<br />
L’assunzione di molta acqua, preferibilmente di sorgente, è
importante per la produzione di ossigeno. Conviene quindi sempre
preferire l’assunzione di acqua, piuttosto che di bevande gassate in
bottiglia o in lattina, che sono ricche di zuccheri e coloranti. Se
proprio si vogliono consumare alcune di queste bevande, leggiamo sempre
bene l’etichetta, e diffidiamo di quelle cosiddette “dietetiche”, che
contengono quasi sempre Aspartame, una delle sostanze più tossiche in
assoluto.<br />
L’ideale, quindi, se vogliamo prevenire l’insorgenza di malattie
tumorali, è avere una alimentazione equilibrata che sia per almeno il
60% alcalina piuttosto che acida, e non abusare del sale o evitarlo il
più possibile. Stesso discorso per il fumo, da limitare il più possibile
(se proprio non si riesce a smettere) e per le bevande alcoliche.<br />
Intendiamoci: un buon bicchiere di vino (possibilmente di fattoria e
senza solfiti), può avere anche degli effetti benefici e aiutarci a
prevenire le malattie cardio-vascolari, ma non dobbiamo abusarne. Stesso
discorso per la birra. Ma i superalcolici rappresentano una seria
minaccia per l’equilibrio del nostro organismo.<br />
Per coloro che sono malati di cancro, è assolutamente consigliabile,
secondo il parere di molti esperti, l’adozione di una dieta che sia per
almeno l’80% alcalina, eliminando tutti i prodotti e gli alimenti
notoriamente più nocivi.<br />
In ogni caso, vale sempre la buona regola secondo la quale è meglio prevenire che curare.<br />
Il Dr. George W. Crile, di Cleveland, uno dei chirurghi più
rispettati al mondo, ha apertamente dichiarato che “tutte le morti
chiamate naturali non sono altro che il punto terminale di una
saturazione di acidità nel corpo”.<br />
Alla luce delle scoperte del Premio Nobel Otto Heirich Warburg, è
assai difficile per il cancro possa colpire una persona che libera il
corpo dagli acidi con una dieta alcalina, che aumenta il consumo di
acqua pura e che evita i cibi che producono acido.<br />
Il Dr. Theodore A. Baroody ha scritto nel suo libro <i>Alcalinizzare o morire</i>:
“In realtà, non contano i nomi delle innumerevoli malattie Ciò che
conta è che esse provengono tutte dalla stessa causa principale: la
presenza di molte scorie acide nel’organismo”.<br />
Un altro medico di fama, il Dr. Robert O. Young, ha affermato che:
“L’eccesso di acidificazione nell’organismo è la causa di tutte le
malattie degenerative. Se avviene una perturbazione dell’equilibrio e un
corpo inizia a produrre e immagazzinare più acidità e rifiuti tossici
di quelli che è in grado di eliminare, allora le malattie si
manifestano”.<br />
E la chemioterapia? La chemioterapia acidifica il corpo a tal punto
che esso ricorre immediatamente alle proprie riserve alcaline per
neutralizzarne l’acidità, sacrificando i minerali (calcio, magnesio e
potassio) depositati nelle ossa, nei denti, nelle articolazioni, nelle
unghie e nei capelli. Per questo motivo osserviamo tali alterazioni
nelle persone che ricevono questo trattamento, in particolare la caduta
dei capelli.<a href="http://www.amazon.it/gp/product/8847018056/ref=as_li_tf_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=8847018056&linkCode=as2&tag=zi05-21">Tumori della testa e del collo. Introduzione terapeutica nella conservazione della funzione d'organo</a><img alt="" border="0" src="https://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=zi05-21&l=as2&o=29&a=8847018056" height="1" style="border: none !important; margin: 0px !important;" width="1">
<br />
Ma niente di tutto questo viene descritto o raccontato perché
l’industria del cancro (sì, perché di una vera industria si tratta) e la
chemioterapia sono alcune delle attività più remunerative di quelle
multinazionali farmaceutiche che si arricchiscono sulla nostra salute. E
l’industria farmaceutica è, come ben sappiamo, strettamente connessa
con quella alimentare.<br />
Siccome, fra chi specula sulla nostra salute, vi sono molti
detrattori delle scoperte che al Dr. Otto Heinrich Warburg valsero il
Premio Nobel, subito pronti a scagliarsi (evidentemente perché pagati
due lire dalle case farmaceutiche) contro ogni articolo che le menziona,
definendole una “bufala” senza neanche prendersi la briga di leggerle o
di comprenderle, allora io chiedo loro: da quando una sana
alimentazione sarebbe per voi una “bufala”?V.Rhttp://www.blogger.com/profile/09260949713560980576noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6647868651151800831.post-40570914408848817772014-05-05T01:08:00.001-07:002019-12-29T08:17:36.211-08:00E se Con il Cancro si Potesse Convivere?<!-- Global site tag (gtag.js) - Google Analytics -->
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<div dir="ltr" style="text-align: left;">
<div dir="ltr" style="text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">La domanda suona provocatoria, ma la risposta è affascinante: sì.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Volete le prove?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-PhjVPxUCPu4/Uo3ezZG9dRI/AAAAAAAABKQ/c5ebpUCEFLI/s1600/logo_scuola_di_medicina_omeopatica_di_verona.gif" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-PhjVPxUCPu4/Uo3ezZG9dRI/AAAAAAAABKQ/c5ebpUCEFLI/s1600/logo_scuola_di_medicina_omeopatica_di_verona.gif"></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Durante l'8° Congresso nazionale di medicina omeopatica di Verona (1), tenutosi nel novembre </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">2008, sono stati presentati i risultati di autopsie eseguite in Svizzera su cadaveri di persone morte </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">non per malattia – per esempio, in un incidente stradale – e il loro esito ha comprovato che molte </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">di loro avevano uno o più tumori, ma non sapevano di averli. In questa specifica indagine è </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">risultato qualcosa di sconvolgente:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"> Il 38% delle donne (tra i 40 e 50 anni) presentavano un tumore (in situ) al seno;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"> Il 48% degli uomini sopra i 50 anni presentavano un tumore (in situ) alla prostata;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"> Il 100% delle donne e uomini sopra i 50 anni presentavano un tumore (in situ) alla tiroide.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Con tumore in situ s’intende un tumore chiuso, chiuso nella sua capsula, non invasivo che può </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">rimanere in questo stadio per molto tempo e anche regredire.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-AacuNCcNDTo/Uo3fOsNRNuI/AAAAAAAABKY/ZsanX0wbjYU/s1600/2221013.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://1.bp.blogspot.com/-AacuNCcNDTo/Uo3fOsNRNuI/AAAAAAAABKY/ZsanX0wbjYU/s200/2221013.jpg" width="200"></a><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Che di tumore si può anche non morire, lo conferma anche lo psicologo clinico e sociale Luigi De </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Marchi, autore di numerosi saggi conosciuti a livello internazionale: «Non è una rarità che, nelle </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">autopsie sui cadaveri di vecchi contadini delle nostre valli più sperdute, ho trovato tumori regrediti </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">e neutralizzati naturalmente dall’organismo: era tutta gente che era guarita da sola del suo tumore </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">ed era poi morta per altre cause, del tutto indipendenti dalla patologia tumorale».</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Esponendo i suoi dubbi sull’utilità delle diagnosi e delle terapie antitumorali, De Marchi (2)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">afferma: </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">«Se la tanto conclamata diffusione delle patologie cancerose negli ultimi decenni in tutto </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">l’Occidente avanzato fosse solo un’illusione ottica, prodotta dalla diffusione delle diagnosi precoci </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">di tumori che un tempo passavano inosservati e regredivano naturalmente? E se il tanto </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">conclamato incremento della mortalità da cancro fosse solo il risultato sia dell’angoscia di morte </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">prodotta dalle diagnosi precoci e dal clima terrorizzante degli ospedali, sia della debilitazione e </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">intossicazione del paziente prodotte dalle terapie invasive, traumatizzanti e tossiche della </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Medicina ufficiale? Insomma, se fosse il risultato del blocco che l’angoscia della diagnosi e i danni </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">delle terapie impongono ai processi naturali di regressione e guarigione dei tumori?».</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Di certo, sappiamo che nel corso della vita è “normale“ sviluppare tumori, la stessa Medicina sa </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">bene che sono migliaia le cellule tumorali prodotte ogni giorno dall’organismo. Queste, poi, </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">vengono distrutte e/o fagocitate dal Sistema Immunitario, se l’organismo funziona correttamente.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Molti tumori possono addirittura regredire, se la nostra energia vitale risanatrice (la Vis Medicratix </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Naturae) è libera di agire.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Ma cosa succede al meccanismo vitale di autoguarigione, se dopo una diagnosi di cancro la vita </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">viene letteralmente sconvolta dalla notizia del male? Succede che viene data forza alla malattia </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">piuttosto che alla possibilità di guarigione. E siccome la Fisica Quantistica ci insegna che </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">l'osservatore cambia l'osservato e che la nostra realtà dipende dalla “possibilità” che scegliamo </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">all'interno del campo, ecco che il tumore ne esce rafforzato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-7RUlhGM16RY/Uo3gwXJHdyI/AAAAAAAABKk/-OCnnFEnQ5w/s1600/chemioterapia.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-7RUlhGM16RY/Uo3gwXJHdyI/AAAAAAAABKk/-OCnnFEnQ5w/s1600/chemioterapia.jpg"></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Inoltre, a livello biochimico, non bisogna dimenticarsi che la chemioterapia distrugge tutte le </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">cellule che si duplicano velocemente, come quelle cancerose, ma anche come quelle del sistema </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">immunitario. Ecco che quindi la chemio elimina sì le cellule malate, ma anche quelle che </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">dovrebbero farci guarire. Infatti, nei migliori dei casi, la chemio potrà contrastare l'80% del tumore, </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">e il restante 20% sarà debellato sempre e solo dal nostro organismo. Sottoporsi a una seduta di </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">chemio non è quindi sempre così vantaggioso, soprattutto alla luce del fatto che oggi è risaputo </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">che i chemioterapici sono loro stessi concausa nello sviluppo dei tumori.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Qualche esempio?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Una vasta ricerca condotta per 23 anni dal prof. Hardin B. Jones, fisiologo dell’Università della </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">California, oltre a denunciare l’uso di statistiche falsate, provò che i malati di tumore che NON si </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">sottopongono alle tre terapie canoniche (chemio, radio e chirurgia) sopravvivono più a lungo o </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">almeno quanto coloro che ricevono queste terapie. (3)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Il prof. Jones ha dimostrato che le donne malate di cancro alla mammella che hanno rifiutato le </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">terapie convenzionali hanno mostrato una sopravvivenza media di 12 anni e mezzo, quattro volte </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">superiore a quella di 3 anni raggiunta da coloro che si sono invece sottoposte alle cure complete. </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">(4)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Un’altra ricerca pubblicata su The Lancet del 13/12/1975 (che riguarda 188 pazienti affetti da </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">carcinoma inoperabile ai bronchi), dimostra che la vita media di quelli trattati con chemioterapia è </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">stata di 75 giorni, mentre quelli che non ricevettero alcun trattamento ebbero una sopravvivenza </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">media di 120 giorni. (5)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Su questo blog, non vogliamo spingervi a rifiutare di sottoporvi agli esami, agli screening e ai </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">trattamenti oncologici ufficiali, ma intendiamo fornire semplicemente delle informazioni che </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">normalmente vengono oscurate, e che invece potrebbero aiutare la scelta terapeutica di una </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">persona.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Va sottolineato, infatti, che gli studi parlano di tumori “in situ”, cioé senza metastasi. Se il tumore è </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">localizzato, il sistema immunitario del nostro corpo ha ancora tutte le risorse per poterlo </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">controllare, farlo regredire o addirittura debellare del tutto. Questo perché le cellule impazzite del </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">cancro sono semplicemente cellule che hanno ricevuto un errore informazionale e che, quindi, </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">hanno smesso di funzionare correttamente. Dando loro le giuste informazioni, esse possono </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">ristabilire la loro corretta funzionalità. La nostra forza vitale opera esattamente in questo modo: </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">corregge gli errori informazionali che il nostro corpo riceve quando è sottoposto quotidianamente </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">a diversi tipi di stress.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.metodorqi.com/" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;" target="_blank"><img border="0" height="200" src="https://2.bp.blogspot.com/-rZh_oYv6vSs/UneqiRUR5bI/AAAAAAAABI8/4M9l1QnQ11s/s200/1.jpg" width="133"></a><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Il Dr. Marco Fincati, ideatore del <a href="http://www.metodorqi.com/" target="_blank">Metodo RQI</a>, parte proprio da questi principi per ripristinare nel </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">corpo i corretti flussi di energia, attraverso tre soluzioni che affrontano i tre livelli della nostra </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">persona (materia, energia e spirito) e che debellano i diversi tipi di stress (squilibri dei cinque </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">elementi, tossine, elettrosmog, stress emotivo) che, più o meno consapevolmente, rischiamo di </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">subire.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">«Ogni cellula malata è una cellula che non riceve amore. Infatti, in situazioni di stress, il nostro </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">corpo attiva il sistema simpatico, un meccanismo di protezione. È la paura che attiva il nostro </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">sistema simpatico. Spesso, nella società moderna, a causa di paure generate da credenze </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">limitanti, lo attiviamo più del necessario. In questo modo, inibiamo il sistema parasimpatico che, al </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">contrario, è il meccanismo di crescita e sviluppo del nostro corpo che ci permette di rimanere </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">sempre in uno stato di perfetto equilibrio e benessere. Quando siamo in parasimpatico siamo in </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">amore e le nostre cellule ricevono tutte le giuste informazioni per mantenersi in buona salute».</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.metodorqi.com/" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" height="150" src="https://3.bp.blogspot.com/-dWSW1rcg7QU/UkcWSQKWorI/AAAAAAAABGA/EiUKfOu_xeY/s200/Diapositiva1.png" width="200"></a><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Come la psicologia, le malattie psicosomatiche e le guarigioni spontanee confermano, tutti i </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">comandi che il nostro copro riceve partono dalla nostra mente. Ma non da quella conscia: il 95% è </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">infatti controllato dal nostro subconscio. Il problema, è che oggi facciamo fatica a mettere in </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">comunicazione tra loro i nostri due pensieri, conscio e inconscio. Il Metodo RQI, attraverso un </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">approccio scientifico e test kinesiologici, ci insegna a comunicare con l'inconscio e a diventare </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">consapevoli dei meccanismi che sostengono la nostra vita.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: xx-small;">Fonti:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">(1) Conferenza “Medicalizzazione della vita e comunicazione sanitaria” del Dottor Gianfranco </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Domenighetti – già Direttore sanitario del Canton Ticino – tenuta il 22 novembre 2008 al VIII° </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Congresso nazionale di medicina omeopatica di Verona.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: xx-small;">(2) Medicina kaput col mito del placebo?, Luigi De Marchi </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><span style="font-size: xx-small;">www.luigidemarchi.it/innovazioni/educazione/articoli/01_medicinakaput.html</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: xx-small;">(3) “Il tradimento della medicina”, Alberto Mondini</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: xx-small;">(4) Idem</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: xx-small;">(5) Idem</span></div>
</div>
</div>
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<br /></h2>
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<b> tratto da “Cancro Spa”</b>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.stampalibera.com/wp-content/uploads/2010/06/medici-300x300.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://www.stampalibera.com/wp-content/uploads/2010/06/medici-300x300.jpg"></a></div>
Luigi
De Marchi, psicologo clinico e sociale, autore di numerosi saggi
conosciuti a livello internazionale, parlando con un amico
anatomo-patologo del Veneto sui dubbi dell’utilità delle diagnosi e
delle terapie anti-tumorali, si sentì rispondere: «<i>Sì, anch’io ho
molti dubbi. Sapessi quante volte, nelle autopsie sui cadaveri di vecchi
contadini delle nostre valli più sperdute ho trovato tumori regrediti e
neutralizzati naturalmente dall’organismo: era tutta gente che era
guarita da sola del suo tumore ed era poi morta per altre cause, del
tutto indipendenti dalla patologia tumorale</i>»<a href="http://www.disinformazione.it/chemioterapia2.htm#_ftn1">[1]</a>.<a href="http://www.amazon.it/gp/product/B005UKG7O8/ref=as_li_tf_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=B005UKG7O8&linkCode=as2&tag=zi05-21">Anticancro: Prevenire e combattere i tumori con le nostre difese naturali (Wellness Paperback)</a><img alt="" border="0" src="https://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=zi05-21&l=as2&o=29&a=B005UKG7O8" height="1" style="border: none !important; margin: 0px !important;" width="1">
<br />
«<i>Se la tanto conclamata diffusione delle patologie cancerose negli ultimi decenni – </i>si chiese Luigi De Marchi<i>
– in tutto l’Occidente avanzato fosse solo un’illusione ottica,
prodotta dalla diffusione delle diagnosi precoci di tumori che un tempo
passavano inosservati e regredivano naturalmente? E se il tanto
conclamato incremento della mortalità da cancro fosse solo il risultato
sia dell’angoscia di morte prodotta dalle diagnosi precoci e dal clima
terrorizzante degli ospedali, sia della debilitazione e intossicazione
del paziente prodotte dalle terapie invasive, traumatizzanti e tossiche
della Medicina ufficiale. Insomma, se fosse il risultato del blocco che
l’angoscia della diagnosi e i danni delle terapie impongono ai processi
naturali di regressione e guarigione dei tumori?”.<a href="http://www.disinformazione.it/chemioterapia2.htm#_ftn2"><b>[2]</b></a><b><a href="http://www.amazon.it/gp/product/8847018056/ref=as_li_tf_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=8847018056&linkCode=as2&tag=zi05-21">Tumori della testa e del collo. Introduzione terapeutica nella conservazione della funzione d'organo</a><img alt="" border="0" src="https://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=zi05-21&l=as2&o=29&a=8847018056" height="1" style="border: none !important; margin: 0px !important;" width="1">
</b></i><br />
<i><b><span id="more-13389"></span></b></i>Con quanto
detto da Luigi De Marchi – confermato anche da autopsie eseguite in
Svizzera su cadaveri di persone morte non per malattia – si arriva alla
sconvolgente conclusione che moltissime persone hanno (o avevano) uno o
più tumori, ma non sanno (o sapevano) di averli.<br />
In questa specifica indagine autoptica (autopsie) fatta in Svizzera, ed
eseguita su migliaia di persone morte in incidenti stradali (quindi non
per malattia), è risultato qualcosa di sconvolgente:<br />
<i>- </i><i>Il 38% delle donne (tra i 40 e 50 anni) presentavano un tumore (in situ) al seno;<br />
</i><i>- </i><i>Il 48% degli uomini sopra i 50 anni presentavano un tumore (in situ) alla prostata;<br />
</i><i>- </i><i>Il 100% delle donne e uomini sopra i 50 anni presentavano un tumore (in situ) alla tiroide.<a href="http://www.disinformazione.it/chemioterapia2.htm#_ftn3"><b>[3]</b></a><b><a href="http://www.amazon.it/gp/product/B0062OPORM/ref=as_li_tf_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=B0062OPORM&linkCode=as2&tag=zi05-21">Tumore dello stomaco (Tutte le domande. Tutte le risposte)</a><img alt="" border="0" src="https://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=zi05-21&l=as2&o=29&a=B0062OPORM" height="1" style="border: none !important; margin: 0px !important;" width="1">
</b> </i><br />
Con tumore in situ s’intende un tumore chiuso, chiuso nella sua
capsula, non invasivo che può rimanere in questo stadio per molto tempo e
anche regredire.<br />
Nel corso della vita è infatti <i>“</i><i>normale</i><i>“</i>
sviluppare tumori, e non a caso la stessa Medicina sa bene che sono
migliaia le cellule tumorali prodotte ogni giorno dall’organismo.<br />
Queste, poi, vengono distrutte e/o fagocitate dal Sistema Immunitario, se l’organismo funziona correttamente.<br />
Molti tumori regrediscono o rimangono incistati per lungo tempo quando la <i>Vis Medicratix</i> <i> Naturae</i> (la forza risanatrice che ogni essere vivente possiede) è libera di agire.<br />
Secondo la Medicina Omeopatica , la “<i>Legge di Guarigione descrive il modo con cui tale forza vitale di ogni organismo reagisce alla malattia e ripristina la salute”.<a href="http://www.disinformazione.it/chemioterapia2.htm#_ftn4"><b>[4]</b></a><b><a href="http://www.amazon.it/gp/product/8860303583/ref=as_li_tf_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=8860303583&linkCode=as2&tag=zi05-21">L'assistenza ai bambini malati di tumore. Manuale per la formazione dei volontari</a><img alt="" border="0" src="https://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=zi05-21&l=as2&o=29&a=8860303583" height="1" style="border: none !important; margin: 0px !important;" width="1">
</b></i><br />
Cosa succede alla <i>Legge di Guarigione</i>, al meccanismo vitale di
autoguarigione, se dopo una diagnosi di cancro la vita viene
letteralmente sconvolta dalla notizia del <i>male</i>?<br />
E cosa succede all’organismo (e al Sistema Immunitario) quando viene fortemente debilitato dai farmaci?<br />
<h4>
Ulteriori dati poco conosciuti</h4>
Poco nota al grande pubblico è la vasta ricerca condotta per 23 anni
dal prof. Hardin B. Jones, fisiologo dell’Università della California, e
presentata nel 1975 al Congresso di cancerologia presso l’Università di
Berkeley. Oltre a denunciare l’uso di statistiche falsate, egli prova
che i malati di tumore che NON si sottopongono alle tre terapie
canoniche (chemio, radio e chirurgia) sopravvivono più a lungo o almeno
quanto coloro che ricevono queste terapie. <a href="http://www.disinformazione.it/chemioterapia2.htm#_ftn5">[5]</a><a href="http://www.amazon.it/gp/product/8820049031/ref=as_li_tf_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=8820049031&linkCode=as2&tag=zi05-21">Le ricette anti-cancro. Prevenire i tumori con i cibi giusti</a><img alt="" border="0" src="https://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=zi05-21&l=as2&o=29&a=8820049031" height="1" style="border: none !important; margin: 0px !important;" width="1">
<br />
Il prof. Jones dimostra che le donne malate di cancro alla mammella che
hanno rifiutato le terapie convenzionali mostrano una sopravvivenza
media di 12 anni e mezzo, quattro volte superiore a quella di 3 anni
raggiunta da coloro che si sono invece sottoposte alle cure complete.<a href="http://www.disinformazione.it/chemioterapia2.htm#_ftn6">[6]</a><a href="http://www.amazon.it/gp/product/B0043XYAHE/ref=as_li_tf_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=B0043XYAHE&linkCode=as2&tag=zi05-21">Tumores: Webster's Timeline History, 1568 - 2007</a><img alt="" border="0" src="https://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=zi05-21&l=as2&o=29&a=B0043XYAHE" height="1" style="border: none !important; margin: 0px !important;" width="1">
<br />
Un’altra ricerca pubblicata su <i>The Lancet </i>del 13/12/1975
(che riguarda 188 pazienti affetti da carcinoma inoperabile ai bronchi),
dimostra che la vita media di quelli trattati con chemioterapia è stata
di 75 giorni, mentre quelli che non ricevettero alcun trattamento
ebbero una sopravvivenza media di 120 giorni.<a href="http://www.disinformazione.it/chemioterapia2.htm#_ftn7">[7]</a><a href="http://www.amazon.it/gp/product/8849001363/ref=as_li_tf_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=8849001363&linkCode=as2&tag=zi05-21">Saper ascoltare, saper comunicare. Come prendersi cura della persona con tumore</a><img alt="" border="0" src="https://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=zi05-21&l=as2&o=29&a=8849001363" height="1" style="border: none !important; margin: 0px !important;" width="1">
<br />
Se queste ricerche sono veritiere, una persona malata di tumore ha
statisticamente una percentuale maggiore di sopravvivenza se non segue i
protocolli terapeutici ufficiali.<br />
Con questo non si vuole assolutamente spingere le persone a non farsi
gli esami, gli screening e i trattamenti oncologici ufficiali, ma si
vogliono fornire semplicemente, delle informazioni che normalmente
vengono oscurate, censurate e che possono, proprio per questo, aiutare
la scelta terapeutica di una persona.<br />
Ma ricordo che la scelta è sempre e solo individuale: ogni persona sana o
malata che sia, deve assumersi la propria responsabilità, deve prendere
in mano la propria vita. Dobbiamo smetterla di delegare il medico, lo
specialista, il mago, il santone che sia, per questo o quel problema.<br />
Dobbiamo essere gli unici artefici della nostra salute e nessun altro deve poter decidere al posto nostro.<br />
Possiamo accettare dei consigli, quelli sì, ma niente più.<br />
<h4>
I pericoli della chemioterapia</h4>
Il principio terapeutico della chemioterapia è semplice: si usano
sostanze chimiche altamente tossiche per uccidere le cellule cancerose.<br />
Il concetto che sta alla base di questo ragionamento limitato e
assolutamente materialista è che alcune cellule, a causa di fattori
ambientali, genetici o virali, <i>impazziscono </i>iniziando a riprodursi caoticamente creando delle masse (neoplasie).<br />
La Medicina perciò tenta di annientare queste cellule con farmaci
citotossici (cioè tossici per le cellule). Tuttavia, questa feroce
azione mortale, non essendo in grado di distinguere le cellule sane da
quelle neoplastiche (impazzite), cioè i tessuti tumorali da quelli sani,
colpisce e distrugge l’intero organismo vivente.<br />
Ci hanno sempre insegnato che l’unica cura efficace per i tumori è
proprio la chemioterapia, ma si sono dimenticati di dirci che queste
sostanze di sintesi sono dei veri e propri veleni. Solo chi ha provato
sulla propria pelle le famose iniezioni sa cosa voglio dire.<br />
<i>«Il fluido altamente tossico veniva iniettato nelle mie vene.
L’infermiera che svolgeva tale mansione indossava guanti protettivi
perché se soltanto una gocciolina del liquido fosse venuta a contatto
con la sua pelle l’avrebbe bruciata. Non potei fare a meno di chiedermi:
‘Se precauzioni di questo genere sono richieste all’esterno, che
diamine sta avvenendo nel mio organismo?’. Dalle 19 di quella sera
vomitai alla grande per due giorni e mezzo. Durante la cura persi
manciate di capelli, l’appetito, la colorazione della pelle, il gusto
per la vita. Ero una morta che camminava</i>».<br />
[ Testimonianza di una malata di cancro al seno ]<br />
Un malato di tumore viene certamente avvertito che la chemio gli
provocherà (forse) nausea, (forse) vomito, che cadranno i capelli, ecc.<br />
Ma siccome è l’unica cura ufficiale riconosciuta, si devono stringere i denti e firmare il <i>consenso informato</i>, cioè si sgrava l’Azienda Ospedaliera o la Clinica Privata da qualsiasi problema e responsabilità.<br />
Le precauzioni del personale infermieristico che manipolano le sostanze
chemioterapiche appena lette nella testimonianza, non sono una
invenzione. L’Istituto Superiore di Sanità italiano ha fatto stampare un
fascicolo dal titolo “<i>Esposizione professionale a chemioterapici antiblastici</i>”
per tutti gli addetti ai lavori, cioè per coloro che maneggiano
fisicamente le fiale per la chemio (di solito infermieri professionali
e/o medici). Fiale che andranno poi iniettate ai malati.<br />
Alla voce <i>Antraciclinici</i> (uno dei chemioterapici usati) c’è scritto che dopo la sua assunzione può causare: “<i>Stomatite,
alopecia e disturbi gastrointestinali sono comuni ma reversibili. La
cardiomiopatia, un effetto collaterale caratteristico di questa classe
di chemioterapici, può essere acuta (raramente grave) o cronica
(mortalità del 50% dei casi). Tutti gli antraciclinici sono
potenzialmente mutageni e cancerogeni</i>”.<a href="http://www.disinformazione.it/chemioterapia2.htm#_ftn8">[8]</a><a href="http://www.amazon.it/gp/product/8848130283/ref=as_li_tf_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=8848130283&linkCode=as2&tag=zi05-21">La dieta nel tumore. Regole di una sana alimentazione per la cura e laprevenzione</a><img alt="" border="0" src="https://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=zi05-21&l=as2&o=29&a=8848130283" height="1" style="border: none !important; margin: 0px !important;" width="1">
<br />
Alla voce <i>Procarbazina</i> (un altro dei chemioterapici usati) c’è scritto che dopo la sua assunzione può causare: “<i>E’
cancerogena, mutagena e teratogena (malformazione nei feti) e il suo
impiego è associato a un rischio del 5-10% di leucemia acuta, che
aumenta per i soggetti trattati anche con terapia radiante</i>”.<br />
In un altro documento, sempre del Ministero della Sanità
(Dipartimento della Prevenzione – Commissione Oncologica Nazionale) dal
titolo “<i>Linee-guida per la sicurezza e la salute dei lavoratori esposti a chemioterapici antiblastici in ambiente sanitario” </i>(documento pubblicato dalle Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano) c’è scritto: “<i>Uno
dei rischi rilevati nel settore sanitario è quello derivante
dall’esposizione ai chemioterapici antiblastici. Tale rischio è
riferibile sia agli operatori sanitari, che ai pazienti</i>”.<br />
Qui si parla espressamente dei rischi per operatori e pazienti.<br />
Il documento continua dicendo: “<i>Nonostante numerosi
chemioterapici antiblastici siano stati riconosciuti dalla IARC
(International Agency for Research on Cancer) e da altre autorevoli
Agenzie internazionali come sostanze sicuramente cancerogene o
probabilmente cancerogene per l’uomo, a queste sostanze non si applicano
le norme del Titolo VII del D.lgs n. 626/94 ‘Protezione da agenti
cancerogeni’. Infatti, trattandosi di farmaci, non sono sottoposti alle
disposizioni previste dalla Direttiva 67/548/CEE e quindi non è loro
attribuibile la menzione di R45 ‘Può provocare il cancro’ o la menzione
R49 ‘Può provocare il cancro per inalazione’</i>”.<br />
Quindi queste sostanze, nonostante provochino il cancro, non possono
essere etichettate come cancerogene (R45 e R49) semplicemente perché
sono considerate “farmaci”.<br />
Questa informazione è molto interessante.<br />
Andiamo avanti: “<i>Nella tabella 1 </i>[vedi sotto, ndA]<i> è
riportato un elenco, non esaustivo, dei chemioterapici antiblastici che
sono stati classificati dalla IARC nel gruppo ‘cancerogeni certi per
l’uomo’ e nel gruppo ‘cancerogeni probabili per l’uomo’. L’Agenzia è
arrivata a queste definizioni prevalentemente attraverso la valutazione
del rischio ‘secondo tumore’ che nei pazienti trattati con
chemioterapici antiblastici può aumentare con l’aumento della
sopravvivenza. Infatti, nei pazienti trattati per neoplasia è stato
documentato lo sviluppo di tumori secondari non correlati con la
patologia primitiva</i>”.<br />
Tabella 1<br />
<b>Cancerogeni per l’uomo: </b>Butanediolo dimetansulfonato (<i>Myleran</i>) – Ciclofosfamide – Clorambucil – 1(2-Cloretil)-3(4-metilcicloesil)-1-nitrosurea (<i>Metil-CCNU</i>) – Melphalan – MOPP (ed altre miscele contenenti alchilanti) – N,N-Bis-(2-cloroetil)-2-naftilamina (<i>Clornafazina</i>) – Tris(1-aziridinil)fosfinsolfuro (<i>Tiotepa</i>)<br />
<b>Probabilmente cancerogeni per l’uomo: </b>Adriamicina – Aracitidina – 1(2-Cloroetil)-3-cicloesil-1nitrosurea (CCNU) – Mostarde azotate – Procarbarzina<br />
Certamente si tratta di un elenco incompleto perché, sfogliando una
trentina di bugiardini di chemioterapici, mancano diverse molecole
cancerogene per ammissione stessa dei produttori.<br />
In conclusione, il documento sulle “linee guida” riporta alla voce “<i>Smaltimento</i>”: “<i>Tutti
i materiali residui dalle operazioni di manipolazione dei
chemioterapici antiblastici (mezzi protettivi, telini assorbenti,
bacinelle, garze, cotone, fiale, flaconi, siringhe, deflussori,
raccordi) devono essere considerati rifiuti speciali ospedalieri. Quasi
tutti i chemioterapici antiblastici sono sensibili al processo di
termossidazione (incenerimento), per temperature intorno ai 1000-c La
termossidazione, pur distruggendo la molecola principale della sostanza,
può comunque dare origine a derivati di combustione che conservano
attività mutagena. È pertanto preferibile effettuare un trattamento di
inattivazione chimica (ipoclorito di sodio) prima di inviare il prodotto
ad incenerimento. Le urine dei pazienti sottoposti ad instillazioni
endovescicali dovrebbero essere inattivate prima dello smaltimento, in
quanto contengono elevate concentrazioni di principio attivo”. </i><br />
Queste sostanze, che vengono sistematicamente iniettate nei malati, anche se incenerite a <i>1000°C</i> <i> </i>“<i>conservano attività mutagena</i>”.<br />
Ma che razza di sostanze chimiche sono mai queste?<br />
La spiegazione tra poche righe.<br />
L’amara conclusione, che si evince dall’Istituto Superiore di Sanità,
è che l’oncologia moderna per curare il cancro utilizza delle sostanze
chimiche che sono <i>cancerogene</i> (provocano il cancro), <i>mutagene</i> (provocano mutazioni genetiche) e <i>teratogene</i> (provocano malformazioni nei discendenti).<br />
C’è qualcosa che non torna: perché ad una persona sofferente dal punto
di vista fisico, psichico e morale, debilitata e sconvolta dalla
malattia, vengono iniettate sostanze così tossiche?<br />
Questo apparente controsenso – se non si abbraccia l’idea che qualcuno
ci sta coscientemente avvelenando – si spiega nella visione riduzionista
e totalmente materialista che ha la Medicina , ma questo è un argomento
che affronteremo più avanti.<br />
In Appendice sono stati pubblicati alcuni degli effetti collaterali
(scritti nei bugiardini dalle lobby chimico-farmaceutiche che li
producono) di circa trenta farmaci chemioterapici.<br />
Uno per tutti: l’antineoplastico denominato <i>Alkeran</i><sup>®</sup> (50 mg/10 ml: polvere e solvente per soluzione iniettabile che contiene come eccipiente: “<i>acido cloridrico</i>”) della GlaxoSmithKline. “<i>Un alchilante analogo alla mostarda azotata</i>”. <i>Alchilante</i> è un farmaco capace di combinarsi con gli elementi costitutivi della cellula provocandone la sua alterazione.<a href="http://www.disinformazione.it/chemioterapia2.htm#_ftn9">[9]</a><a href="http://www.amazon.it/gp/product/B00TAGVPQI/ref=as_li_tf_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=B00TAGVPQI&linkCode=as2&tag=zi05-21">Più forte del male: Con la fede ho vinto il tumore</a><img alt="" border="0" src="https://ir-it.amazon-adsystem.com/e/ir?t=zi05-21&l=as2&o=29&a=B00TAGVPQI" height="1" style="border: none !important; margin: 0px !important;" width="1">
<br />
Dal bugiardino si evince che questa sostanza chimica (usata nei malati tumorali), oltre a provocare la leucemia acuta (“<i>è leucemogeno nell’uomo</i>”), causa difetti congeniti nella prole dei pazienti trattati.<br />
Alla voce “<i>Eliminazione”</i>, viene confermato quanto riportato sopra: “<i>L’eliminazione
di oggetti taglienti, quali aghi, siringhe, set di somministrazione e
flaconi deve avvenire in contenitori rigidi etichettati con sigilli
appropriati per il rischio.<br />
</i><i>Il personale coinvolto nell’eliminazione </i>(dell’Alkeran) <i>deve adottare le precauzioni necessarie ed il materiale deve essere distrutto, se necessario, mediante incenerimento</i>”.<br />
Incenerimento, come abbiamo letto prima, alla temperatura di 1000-1200 gradi!<br />
La spiegazione è che queste sostanze sono analoghe alle “<i>mostarde azotate</i>”.<br />
Il sito del Ministero della Salute italiano, alla voce “<i>Emergenze Sanitarie</i>”, <i>si esprime così</i>: “<i>Le
mostarde azotate furono prodotte per la prima volta negli anni ’20 e
’30 come potenziali armi chimiche. Si tratta di agenti vescicatori
simili alle mostarde solforate che si presentano in diverse forme e
possono emanare un odore di pesce, sapone o frutta. Sono note anche con
la rispettiva designazione militare HN-1, HN-2 e HN-3. Le mostarde
azotate sono fortemente irritanti per pelle, occhi e apparato
respiratorio. Sono in grado di penetrare nelle cellule in modo molto
rapido e di causare danni al sistema immunitario e al midollo osseo (…)
che si manifestano già dopo 3-5 giorni dall’esposizione, che causano
anche anemia, emorragie e un maggiore rischio di infezioni. Quando
questi effetti si presentano in forma grave, possono condurre alla
morte”.<a href="http://www.disinformazione.it/chemioterapia2.htm#_ftn10"><b>[10]</b></a> </i><br />
Per “<i>curare</i>” il tumore oggi vengono utilizzati degli ‘<i>agenti vescicanti’</i>: prodotti militari usati nelle guerre chimiche.<br />
Anche se la ”<i>guerra al cancro</i>” viene portata avanti con ogni mezzo dall’establishment, ritengo che ci sia un limite a tutto.<br />
<blockquote>
<i>Mi asterrò dal recar danno e offesa.<br />
Non somministrerò ad alcuno,<br />
neppure se richiesto, un farmaco mortale.<br />
</i>[ Giuramento di Ippocrate ]</blockquote>
Marcello Pamio – tratto da “<b>Cancro Spa: leggere attentamente le avvertenze</b>”<br />
<a href="http://www.disinformazione.it/chemioterapia2.htm#_ftnref1">[1]</a> <i>Medicina kaput col mito del placebo?,</i> Luigi De Marchi <a href="http://www.luigidemarchi.it/innovazioni/educazione/articoli/01_medicinakaput.html">www.luigidemarchi.it/innovazioni/educazione/articoli/01_medicinakaput.html</a><br />
<a href="http://www.disinformazione.it/chemioterapia2.htm#_ftnref2">[2]</a> Idem<br />
<a href="http://www.disinformazione.it/chemioterapia2.htm#_ftnref3">[3]</a> Conferenza “<i>Medicalizzazione della vita e comunicazione sanitaria</i>”
del Dottor Gianfranco Domenighetti – già Direttore sanitario del Canton
Ticino – tenuta il 22 novembre 2008 al VIII° Congresso nazionale di
medicina omeopatica di Verona.<br />
<a href="http://www.disinformazione.it/chemioterapia2.htm#_ftnref4">[4]</a> “<i>Approccio metodologico all’omeopatia</i>”, Dottor Roberto Gava, farmacologo e tossicologo, ed. Salus Infirmorum, Padova<br />
<a href="http://www.disinformazione.it/chemioterapia2.htm#_ftnref5">[5]</a> “Il tradimento della medicina”, Alberto Mondini<br />
<a href="http://www.disinformazione.it/chemioterapia2.htm#_ftnref6">[6]</a> Idem<br />
<a href="http://www.disinformazione.it/chemioterapia2.htm#_ftnref7">[7]</a> Idem<br />
<a href="http://www.disinformazione.it/chemioterapia2.htm#_ftnref8">[8]</a> Per <i>mutageno</i> si intende ogni agente chimico o fisico che agisce sui cromosomi alterandone l’informazione genetica. Per <i>cancerogeno</i> si intende ogni sostanza capace di produrre il cancro.<br />
<a href="http://www.disinformazione.it/chemioterapia2.htm#_ftnref9">[9]</a> Gli <i>alchilanti</i>
agiscono direttamente sul DNA di qualsiasi tipo di cellula senza
specificità. Possono intervenire sulle basi del DNA oppure rompendo
l’intera molecola di DNA o ancora bloccando la trascrizione o la
duplicazione. L’azione principale di un alchilante consiste però nel
formare un legame trasversale tra due eliche complementari di DNA che
porta alla rottura della catena polinucleotidica. Quindi, il DNA viene
danneggiato e non è più in grado di duplicarsi e completare la sintesi
proteica.<br />
<a href="http://www.disinformazione.it/chemioterapia2.htm#_ftnref10">[10]</a> “<i>Mostarde azotate</i>”, “<i>Emergenze</i>”,
tratto dal sito del Ministero della Salute
http://uc6.asimantova.it/index.php?option=com_content&task=view&id=312&Itemid=54<br />
<br />
<i><b>Consiglio la lettura dell’articolo: <a href="http://no-cancro.blogspot.com/p/blog-page_30.html" rel="bookmark" title="Permalink a Eleonora Brigliadori “Ho sconfitto il cancro senza curarmi”">Eleonora Brigliadori “Ho sconfitto il cancro senza curarmi” </a></b></i>V.Rhttp://www.blogger.com/profile/09260949713560980576noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6647868651151800831.post-15460490779808931572013-12-10T05:27:00.004-08:002019-12-29T08:18:18.351-08:00Le cause del cancro furono scoperte nel 1931, ma le case farmaceutiche hanno nascosto tutto<!-- Global site tag (gtag.js) - Google Analytics -->
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.informazionelibera.info/wp-content/uploads/2013/12/cancro-al-colon-300x225.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://www.informazionelibera.info/wp-content/uploads/2013/12/cancro-al-colon-300x225.jpg"></a></div>
<div dir="ltr">
Il cancro ancora oggi è la malattia che uccide di più nel
mondo occidentale, ma le cause che ne provocano l’insorgenza nel corpo
umano sono note già dal 1931, grazie alle ricerche di uno scienziato
tedesco Otto Heinrich Warburg,che ricevette il Premio Nobel per la
scoperta sulla causa primaria di cancro. Il cancro è il risultato di un
potere anti-fisiologico e di uno stile di vita anti-fisiologico. Perché?
Poiché sia con uno stile anti-fisiologico nutrizionale (dieta basata su
cibi acidificanti) e l’inattività fisica, il corpo crea un ambiente
acido, che porta ad una mancanza di ossigeno nelle cellule e questo crea
un ambiente estremamente fertile per l’insorgere di una forma tumorale.
“Tutte le cellule normali, hanno il bisogno assoluto di ossigeno, ma le
cellule tumorali possono vivere senza ossigeno.</div>
<div dir="ltr">
<span id="more-1647"></span> I tessuti tumorali sono acidi,
mentre i tessuti sani sono alcalini.” Nella sua opera “Il metabolismo
dei tumori,” Otto ha mostrato che tutte le forme di cancro sono
caratterizzate da due condizioni fondamentali: acidosi del sangue
(acido) e ipossia (mancanza di ossigeno). Lo scienziato scoprì che le
cellule tumorali non possono vivere in presenza di alti livelli di
ossigeno. Pertanto, le cellule tumorali non sono altro che una risposta
delle cellule per sopravvivere quando si viene a creare uno stato acido e
privo di ossigeno. In questa teoria parte fondamentale ha il cibo: una
volta terminato il processo digestivo, gli alimenti, a secondo della
qualità di proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali,
forniscono e generano una condizione di acidità o alcalinità e ciò
dipende da cosa si mangia. Ecco gli alimenti che favoriscono
l’acidificazione: lo zucchero raffinato, carne, prodotti di origine
animale (latte e formaggio, ricotta, yogurt, ecc), sale raffinato,
farina raffinata e tutti i suoi derivati. (Pasta, torte, biscotti, ecc)
pane,</div>
<div align="center">
</div>
<div align="center">
</div>
<div align="center">
</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://s2.macrolibrarsi.it/data/cop/th/i/ionizzatore-per-acqua-kangen-leveluk-sd501_31581-3.jpg?1346746312" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://s2.macrolibrarsi.it/data/cop/th/i/ionizzatore-per-acqua-kangen-leveluk-sd501_31581-3.jpg?1346746312"></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Enagic Europe</td></tr>
</tbody></table>
<div align="center">
<table cellpadding="3" style="margin-bottom: 30px;"><tbody>
<tr><td align="center" valign="top" width="140"><a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__il-miracolo-del-ph-alcalino-libro.php?pn=2165" target="_blank" title="Il Miracolo del PH Alcalino"><img alt="Il Miracolo del PH Alcalino" height="160" src="https://www.macrolibrarsi.org/proxy/data/cop/_big/i/il-miracolo-del-ph-alcalino_35767.jpg" style="border: 0;" width="122"></a></td><td><div>
<a class="autore" href="http://www.macrolibrarsi.it/autori/_robert-o-young.php?pn=2165" target="_blank" title="Robert O. Young">Robert O. Young</a>, <a class="autore" href="http://www.macrolibrarsi.it/autori/_shelley-redford-young.php?pn=2165" target="_blank" title="Shelley Redford Young">Shelley Redford Young</a></div>
<div>
<a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__il-miracolo-del-ph-alcalino-libro.php?pn=2165" style="font-weight: bold;" target="_blank" title="Il Miracolo del PH Alcalino">Il Miracolo del PH Alcalino</a></div>
<div>
<a href="http://www.macrolibrarsi.it/edizioni/_bis_edizioni.php?pn=2165" target="_blank" title="BIS Edizioni">BIS Edizioni</a></div>
<div>
<a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__il-miracolo-del-ph-alcalino-libro.php?pn=2165" title="Il Miracolo del PH Alcalino"><img src="https://www.macrolibrarsi.org/img/carrello.gif" style="border: 0;"></a></div>
</td></tr>
</tbody></table>
<table cellpadding="3" style="margin-bottom: 30px;"><tbody>
<tr><td align="center" valign="top" width="140"><a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__i-benefici-dell-acqua-alcalina-libro.php?pn=2165" target="_blank" title="I Benefici dell'Acqua Alcalina - Libro"><img alt="I Benefici dell'Acqua Alcalina - Libro" height="160" src="https://www.macrolibrarsi.org/proxy/data/cop/_big/i/i-benefici-dell-acqua-alcalina-libro-67294.jpg" style="border: 0;" width="122"></a></td><td><div>
<a class="autore" href="http://www.macrolibrarsi.it/autori/_ben-johnson.php?pn=2165" target="_blank" title="Ben Johnson">Ben Johnson</a></div>
<div>
<a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__i-benefici-dell-acqua-alcalina-libro.php?pn=2165" style="font-weight: bold;" target="_blank" title="I Benefici dell'Acqua Alcalina - Libro">I Benefici dell'Acqua Alcalina - Libro</a></div>
<div>
<a href="http://www.macrolibrarsi.it/edizioni/_punto_dincontro.php?pn=2165" target="_blank" title="Punto d'Incontro">Punto d'Incontro</a></div>
<div>
<a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__i-benefici-dell-acqua-alcalina-libro.php?pn=2165" title="I Benefici dell'Acqua Alcalina - Libro"><img src="https://www.macrolibrarsi.org/img/carrello.gif" style="border: 0;"></a></div>
</td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div align="center">
margarina, antibiotici e medicine in generale, caffeina
(Caffè, tè nero, cioccolato) alcool, sigarette, qualsiasi cibo cotto,
poiché la cottura elimina l’ossigeno aumentando l’acidità dei cibi e
tutti gli alimenti trasformati, in scatola, contenenti conservanti,
coloranti, aromi, stabilizzanti, ecc. Questi, invece, sono gli alimenti
amici, cioè alcalinizzanti, che non permettono la formazione di un
ambiente acido: tutte le verdure crude, la frutta, soprattutto il
limone, le mandorle, i cereali integrali, il miele, bere molta acqua.
Con una dieta altamente alcalinizzante, secondo lo scienziato tedesco, è
quindi impossibile l’insorgenza del cancro, ma il nostro stile di vita e
soprattutto la nostra alimentazione non facilita l’osservanza dei suoi
suggerimenti. Anche la chemioterapia usata per combattere i tumori
peggiora la situazione a livello di acidità cellulare di tutto il corpo a
tal punto che esso deve ricorrere alle riserve alcaline del corpo
immediatamente per neutralizzare l’acidità sacrificando basi minerali
(calcio, magnesio e potassio) depositati nelle ossa, denti,
articolazioni, unghie e capelli. Ma perché tutto ciò non è mai stato
divulgato in forma massiccia? Forse per gli interessi delle case
farmaceutiche? Più le persone sono malate, più sale il profitto
dell’industria farmaceutica. E per avere molte persone malate serve
molto cibo spazzatura, tanto quanto ne produce l’industria alimentare.
Sicuramente, poi, esistono anche altri fattori che aiutano l’insorgere
dei tumori, ma questa teoria deve far riflettere.
<i>Fonte: www.raggioindaco.wordpress.co</i></div>
V.Rhttp://www.blogger.com/profile/09260949713560980576noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6647868651151800831.post-9494789067774038812013-12-04T10:07:00.002-08:002019-12-29T08:18:44.388-08:005 super alimenti contro il tumore al seno<!-- Global site tag (gtag.js) - Google Analytics -->
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<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.greenme.it/images/immagini-blog/15357/superfood1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://www.greenme.it/images/immagini-blog/15357/superfood1.jpg" width="320"></a></div>
Con l’alimentazione, ormai è risaputo, si può lavorare molto sulla prevenzione di piccoli e grandi disturbi. È cosa ormai nota a tutti che<strong> alcuni cibi sono in grado di prevenire</strong> addirittura <strong>i tumori</strong>, esiste quindi una possibile alimentazione anticancro! A questo proposito, una ricerca realizzata dal <strong>City of Hope Cancer Center,</strong> centro che si trova vicino <span class="y542863v7" id="y542863v7_4">Los Angeles</span>, in California, ha dimostrato che <strong>cinque alimenti sono in grado di aiutare l’organismo nella <span class="y542863v7" id="y542863v7_3">lotta contro</span> il tumore al seno</strong>. Quali sono? Eccoli:<br />
<br />
<br />
<strong>Melograno </strong><br /><br /> Il <span class="y542863v7" id="y542863v7_6">potere antiossidante</span> del melograno
è conosciuto fin dall’antichità, ma le ricerche vanno avanti e si
scoprono sempre nuove potenzialità di questo frutto autunnale. Il City
of Hope ha messo in luce come <strong>il melograno possieda ben 6
sostanze chimiche in grado di sopprimere l’aromatase, un enzima che nel
nostro corpo contribuisce a produrre estrogeni</strong>. Circa il 70%
dei tumori al seno necessitano di estrogeni per poter crescere, il
melograno è quindi utile a fermare l’avanzata del tumore.<br /> “<em>I
risultati di questo studio suggeriscono che il consumo di melograno può
essere una strategia praticabile per prevenire il cancro al seno</em>” ha dichiarato Shiuan Chen, direttore della Division of Tumor <span class="y542863v7" id="y542863v7_8">Cell Biology</span> at City of Hope.<br /><br /> Per saperne di più: <a href="http://www.cityofhope.org/about/publications/news/Pages/city-of-hope-researchers-identify-multiple-compounds-in-pomegranate-that-prevent-breast-cancer-growth.aspx" rel="nofollow nofollow" target="_blank" title="City of Hope - melograno">http://www.cityofhope.org</a><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<strong>Mirtilli</strong><br /><br /><strong>I mirtilli sono ricchi di sostanze fitochimiche in grado di combattere i <span class="y542863v7" id="y542863v7_7">radicali liberi</span></strong>, <span class="y542863v7" id="y542863v7_5">più volte</span>
accusati di essere una delle cause di insorgenza del cancro e di altre
malattie. Anche questi piccoli ma portentosi frutti, quindi, <strong>possono contribuire a fermare la crescita e la diffusione del tumore</strong>. “<em>I
nostri risultati dimostrano che il consumo di mirtillo può ridurre
notevolmente la crescita e la diffusione di una forma aggressiva di
cancro al seno. La polvere di mirtillo che abbiamo utilizzato, quella
che ragionevolmente dovrebbe utilizzare una donna, è equivalente a circa
due tazze di mirtilli freschi al giorno</em>” ha dichiarato Shiuan Chen.<br /><br /> Per saperne di più: <a href="http://www.cityofhope.org/about/publications/news/Pages/new-study-by-city-of-hope-scientists-bolsters-evidence-of-blueberries-cancer-fighting-properties.aspx" rel="nofollow nofollow" target="_blank" title="City of Hope - mirtilli">http://www.cityofhope.org</a><br />
<br />
<br />
<strong>Cannella</strong><br /><br /> La <strong>cannella è una delle spezie più antiche</strong> e il suo potere era conosciuto da diversi popoli e civilità. I ricercatori del City Hope Cancer Center hanno scoperto che <strong>l'estratto
di cannella è in grado di interferire con una proteina responsabile del
afflusso di sangue al tumore che in questo modo non può più crescere</strong> (come tutte le cellule del nostro corpo anche quelle tumorali hanno necessità di sangue per vivere e svilupparsi). La cannella, in sostanza, <strong>sarebbe in grado di bloccare la crescita dei vasi sanguigni</strong> da cui si alimenta il tumore.<br /><br /> Per saperne di più: <a href="http://www.cityofhope.org/about/publications/hope-news/2009-vol-4-num-37-december-14/Pages/popular-holiday-spice-may-cut-off-cancers-blood-supply-study-shows.aspx" rel="nofollow nofollow" target="_blank" title="City oh Hope - cannella">http://www.cityofhope.org</a><br />
<strong>Funghi</strong><br /><br /> I ricercatori del City Hope Center hanno individuato <strong>nei comuni funghi bianchi sostanze fitochimiche in grado di bloccare l’aromatasi</strong>,
proprio come il melograno (vedi sopra) riducendo quindi la produzione
di estrogeni. Un effetto simile è stato riscontrato anche in caso di
tumore alla prostata. Mangiare funghi può quindi contribuire a fermare
la crescita e la diffusione delle cellule tumorali.<br /><br /> Per saperne di più: <a href="http://www.cityofhope.org/about/publications/news/Pages/city-of-hope-researchers-demonstrate-anti-cancer-effect-of-mushrooms-in-studies-at-2011-asco-annual-meeting.aspx" rel="nofollow nofollow" target="_blank" title="City of Hope - cannella">http://www.cityofhope.org</a><br /><br /><strong>Uva (estratto di semi)</strong><br /><br /> “<em>Gli estratti di semi d’uva potrebbero far morire di fame le cellule tumorali</em>” hanno affermato gli scienziati del City of Hope. <strong>Come
funghi e melograno, infatti, agiscono sull’aromatasi ma in più bloccano
anche l’azione di una proteina che aiuta il cancro a crescere e
diffondersi</strong>, questo estratto ha quindi un doppio potenziale
nell'‘affamare’ i tumori. L’unico neo è che si tratta di un prodotto un
po' difficile da trovare!<br /><br /> Per saperne di più: <a href="http://www.cityofhope.org/about/publications/hope-news/2009-vol-4-num-13-april-20/Pages/grape-seed-extract-may-have-power-to-help-choke-tumors-by-stunting-their-blood-supply.aspx" rel="nofollow nofollow" target="_blank" title="City of Hope - estratti di semi d'uva">http://www.cityofhope.org</a><br /><br />
Che ne pensate? si tratta per la maggior parte di semplici alimenti che
possiamo mettere sulla nostra tavola senza troppa fatica quando è
stagione...tentar non nuoce ;-)<br /><br />
<div id="stcpDiv" style="left: -1988px; position: absolute; top: -1999px;">
Gli esperti <a href="http://www.eurekalert.org/pub_releases/2013-11/lsuh-lrf112213.php" target="_blank">hanno scoperto </a>che un <strong>cocktail</strong> composto da <strong>6 sostanze naturali</strong> presenti in vegetali, frutta, piante e spezie possono <strong>uccidere il 100% delle cellule malate</strong> che provocano il cancro al seno <strong>senza effetti collaterali</strong> o tossici sulle cellule sane. I risultati dello <a href="http://www.jcancer.org/v04p0703" target="_blank"><strong>studio</strong></a> sono stati pubblicati sul numero di novembre della rivista scientifica <a href="http://www.jcancer.org/" target="_blank"><strong>The Journal Of Cancer</strong></a>.<br />
Come<a href="http://www.eurekalert.org/pub_releases/2013-11/lsuh-lrf112213.php" target="_blank"><strong> ha spiegato</strong></a> Madhwa Raj, una delle causa primarie delle <strong>recidive del cancro al seno</strong>, cioè della ricomparsa della malattia, e della morte delle pazienti, e data da un gruppo di <strong>cellule che risescono a resistere alle terapie</strong>, compresa la<strong> chemioterapia</strong>.
Si tratta di cellule in grado di generare nuovi tumori. Per questo
motivo, secondo gli esperti, è così importante andare alla ricerca di
trattamenti più sicuri ed efficaci contro il cancro al seno, oltre che
agire per la <strong>prevenzione</strong>.<br />
I ricercatori del team hanno testato 10 sostanze protettive già note
presenti in cibi come broccoli, uva, soia, mele e curcuma, prima di
stabilire<strong> le 6 componenti migliori</strong> da utilizzare: <strong>isoflavoni</strong> dalla soia, <strong>curcumina</strong> dalla curcuma, indolo-3-carbonolo (indo-3-carbinol) dalle <strong>crucifere</strong>, ficocianina C (C-phycocyanin) dalla<strong> spirulina</strong>, reservatrolo dall’<strong>uva</strong>, e <strong>quercitina</strong>, un flavonoide presente nella frutta, nella verdura e nel tè.<br />
I ricercatori hanno somministrato le 6 sostanze sia alle cellule
cancerogene che a un gruppo di cellule di controllo. Hanno testato i
componenti sia singolarmente che in combinazione. Così hanno osservato
che le singole sostanze risultavano inefficaci da sole, ma che
diventavano potentissime unite le une alle altre in un <strong>cocktail in grado di uccidere il 100% delle cellule cancerogene</strong>.<br />
Gli esperti non hanno osservato alcun effetto negativo sulle cellule di controllo. Hanno inoltre identificato diversi <strong>geni chiave</strong>
che potrebbero servire come marker per lo sviluppo della terapia.
Secondo l’LSU Health Sciences Center New Orleans, il cancro al seno è la
<strong>seconda tipologia di cancro più diffusa al mondo</strong>. Sono
quasi 3 milioni le donne affette dalla malattia negli Stati Uniti. Le
sostanze ricavate dai vegetali serviranno a contrastare il grande <strong>business della chemioterapia</strong>, evitando ai pazienti i suoi ben noti effetti collaterali? La <strong>medicina alternativa</strong> ci salverà?<br />
- See more at:
http://www.investireoggi.info/2013/11/cancro-al-seno-cocktail-in-grado-di-uccidere-il-100-delle-cellule-cancerogene/#sthash.Nlw5h1uh.dpuf</div>
V.Rhttp://www.blogger.com/profile/09260949713560980576noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6647868651151800831.post-18391690630378290112013-08-27T12:45:00.001-07:002019-12-29T08:18:55.203-08:00Scoperta molecola antitumorale <!-- Global site tag (gtag.js) - Google Analytics -->
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<h3 class="post-title entry-title" itemprop="name">
Scoperta molecola anticancro nel maltolo
</h3>
<div class="post-header">
</div>
<div class="post-body entry-content" id="post-body-4101867473546369790" itemprop="articleBody">
<div>
<span style="height: 35px; width: 450px;"></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Due studiosi dell'Università di Urbino </span><span style="background-color: white; color: #3f3f3f; font-family: Verdana, Helvetica, Arial; font-size: 13px;"> </span><span style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">"Carlo Bo"</span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">, il </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>dott. Mirco Fanelli</b> ed il <b>dott. </b></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Vieri Fusi</b>,</span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> hanno scoperto che il “</span><b style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">maltolo</b><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">”, una sostanza naturale contenuta nel </span><b style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">malto</b><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">, nella </span><b style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">cicoria</b><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">, nel </span><b style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">cocco</b><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">, nel </span><b style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">caffè </b><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">ed
in moltissimi altri prodotti naturali, può essere utilizzato per lo
sviluppo di una nuova classe di molecole con spiccata attività </span><b style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">antitumorale</b><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Gli studiosi hanno spiegato che il <b>maltolo </b>è una molecola assolutamente innocua che spesso viene usata come <b>additivo alimentare</b>
per l'aroma e le sue proprietà antiossidanti, ma una volta modificata
può dar vita a nuove molecole che prima alterano e poi costringono al
"suicidio" le cellule del tumore.</span></span><span style="background-color: white; color: #3f3f3f; font-family: Verdana, Helvetica, Arial; font-size: 13px;"> </span><span style="background-color: white;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il <b>caffè </b>e altre sostanze naturali come <b>cicoria</b>, <b>malto </b>e <b>cocco </b>potrebbero servire a sconfiggere il <b>cancro</b>.</span></span><div style="background-color: white; border: medium none; color: black; overflow: hidden; text-align: left; text-decoration: none;">
<br /><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Negli ultimi 20
anni, sono stati raggiunti molti traguardi nell’approccio a questa
patologia e la ricerca scientifica ha dato la possibilità di sviluppare
numerosi protocolli terapeutici che hanno visto sia ridurre la
mortalità, per neoplasie prima considerate inguaribili, che di aumentare
l’aspettativa di vita di molti pazienti. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Tuttavia,
proprio per la sua straordinaria complessità, non è stata ancora
sviluppata l’arma necessaria ad affrontare alcuni tipi di <b>tumori </b>particolarmente aggressivi e quei <b>tumori </b>che si sviluppano in seguito a trattamenti terapeutici (le cosiddette <b>recidive</b>).
</span></div>
<br /><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">«<i>Negli ultimi ann</i>i –spiegano <b>Vieri Fusi</b> e <b>Mirco Fanelli</b> – <i>la
ricerca in campo oncologico sta affrontando l’intera problematica
attraverso una doppia strategia: da un lato cerca di comprendere a fondo
le peculiarità molecolari alla base della patologia stessa e,
dall’altro, prova a sviluppare nuove molecole come potenziali farmaci (<b>drug discovery</b>).
I due approcci non navigano necessariamente su due binari diversi ed è
proprio con la scoperta dei meccanismi molecolari alterati nella cellula
neoplastica che si gettano le basi per lo sviluppo di nuove molecole
atte a correggere quelle alterazioni</i>».
«La problematica – ci spiegano Mirco Fanelli e Vieri Fusi – va
necessariamente affrontata seguendo un iter che porta all’analisi del
processo molecolare sia dal punto di vista eziopatogenetico che nella
realizzazione del potenziale farmaco e/o contromisure terapeutiche». </span><div style="background-color: white; border: medium none; color: black; overflow: hidden; text-align: left; text-decoration: none;">
<br /></div>
<br /></div>
</div>
</div>
<br />V.Rhttp://www.blogger.com/profile/09260949713560980576noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6647868651151800831.post-22562112627641067822013-07-14T22:08:00.000-07:002019-12-29T08:19:13.357-08:00Ricerca sul tumore al fegato: importante scoperta a Sassari<!-- Global site tag (gtag.js) - Google Analytics -->
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<br />
<br />
<h1>
Ricerca sul tumore al fegato: importante scoperta a Sassari</h1>
<div class="summary">
Isolata molecola sentinella che consente di ridurre i rischi. La ricerca del team di Patologia molecolare con i fondi Airc</div>
<div class="summary">
<br /></div>
<div class="summary">
<br /></div>
<div class="summary">
<br /></div>
SASSARI. Il <i>big killer </i>si combatte a piccoli passi,
aggiungendo di volta in volta una tessera a un puzzle complicatissimo.
Ma quel che conta, per venirne a capo, è la costanza nel provare nuovi
incastri. Rosa Maria Pascale, professore ordinario al Dipartimento di
medicina clinica sperimentale dell’Università di Sassari, è una che
dell’<i>applicazione </i>ha fatto la sua ragione di vita. Cinquantanove
anni, da trenta nella ricerca, la sua attenzione è concentrata su uno
dei tumori più subdoli, quello al fegato, che si sviluppa in silenzio e
arriva a manifestarsi solo quando la situazione è già compromessa. Per
questo è considerato un <i>big killer</i>. Rosa Maria Pascale può
combatterlo grazie all’Airc, con i fondi che l’Associazione per la
ricerca sul cancro destina ai progetti di ricerca. Nel 2012, grazie al
contributo di oltre 1 milione 400mila soci, 20mila volontari e migliaia
di sostenitori, Airc e Firc hanno donato alla ricerca 100 milioni di
euro, 600mila in più rispetto al 2011. Soldi che hanno permesso di dare
gambe a 596 progetti di ricerca (564 nel 2011). Tra questi c’è anche
quello della professoressa Pascale e del suo team di Patologia
molecolare, tutte donne: Maddalena Frau, Gavinella Latte, Maria Laura
Tomasi, Maria Ilaria Demartis, Lucia Daino, Maria Maddalena Simile e
Maria Antonietta Seddaiu. Il risultato raggiunto è importante, al punto
da meritare la pubblicazione sulla rivista scientifica Hepatology. <br />
Spiega
Rosa Maria Pascale: «Grazie al lavoro di ricerca è stata individuata
una molecola che in presenza di lesioni epatiche consente di valutare le
possibilità d’insorgenza di un tumore». Una molecola sentinella, la cui
alterazione viene evidenziata da una biopsia, e sulla quale i medici
possono intervenire attraverso un trattamento farmacologico mirato: in
questo modo, viene arginato il rischio che la lesione si trasformi in un
cancro. <br />
Il progetto di ricerca andrà avanti sicuramente per
altri due anni: il finanziamento dell’Airc è infatti triennale, per
complessivi 210mila euro distribuiti nelle tre annualità. «Con questi
fondi possiamo dotarci dei mezzi, delle apparecchiature indispensabili –
dice Rosa Maria Pascale – e sostenere il lavoro di giovani ricercatori
che altrimenti troverebbero le porte sbarrate: i concorsi del Ministero
sono bloccati da 7 anni». In realtà, dice <i>l’investigator grant</i>,
il 90 per cento dei progetti di ricerca esiste grazie all’Airc. Che
mostra di essere molto avanti rispetto alla politica e alle istituzioni:
«Dalla Regione in tutti questi anni non sono mai riuscita ad ottenere
un finanziamento. La giustificazione è inaccettabile: mi è stato detto
che il tumore al fegato non è esclusivo della Sardegna. Dunque non deve
essere indagato? In realtà l’incidenza della patologia nell’isola è
esattamente in linea con la media nazionale. Ed è uno dei tumori più
frequenti, al quale corrisponde ancora un altissimo indice di
mortalità». Neppure il Ministero si è mostrato particolarmente amico
della ricerca: «A giugno abbiamo presentato la richiesta di un
finanziamento. Se ci sarà accordato, i fondi arriveranno solo nel 2015 –
dice Rosa Maria Pascale –. Dunque, se non avessimo il sostegno
dell’Airc, dovremmo interrompere la ricerca per riprenderla tra due
anni». E questo non ha senso, perché i <i>big killers</i> si combattono e
a volte si vincono solo standogli addosso, senza mai mollarli. Negli
ultimi anni le percentuali di sopravvivenza al cancro sono aumentate, ma
ogni giorno in Italia vengono diagnosticati 1000 nuovi casi di tumore.
Il male corre veloce, solo la ricerca può fargli uno sgambetto.<br />
<br />
tratto da la nuova Sassari<br />
<div class="summary">
<a name='more'></a><br />
<br />
<h1 class="title" itemprop="name" style="color: #18629d;">
Anticorpo contro il Cancro : la sperimentazione umana nel 2014</h1>
<h1 class="title" itemprop="name" style="color: #18629d;">
<span style="font-size: small;">Il <b>dottor Irv Weissman avvrebbe</b> sviluppato un<b> anticorpo che rompe i meccanismi di difesa del cancro</b>. Una<b> proteina chiamata CD47</b> dice al corpo di non <i>“mangiare” </i>il cancro, ma l’anticorpo sviluppato dal dottor Weissman blocca CD47 e libera le <b>cellule immunitarie chiamate macrofagi</b> – che possono poi fagocitare le <b>cellule mortali</b>.</span></h1>
<span id="articleBody" itemprop="articleBody"><b>I ricercatori di Stanford</b> sono sulla buona strada per iniziare la <b>sperimentazione umana </b>di una potenziale e potente<b> nuova arma contro il cancro,</b>
e gli aspiranti partecipanti sono migliaia e migliaia pronti a provare
la nuova terapia. La nuova ricerca mostra i macrofagi che in modo
miracoloso agiscono intelligentemente come raccoglitori di <b>cellule cancerogene</b> ripulendo il corpo, sottolineando che le cellule malate vengono attaccate da “<i>T killer</i>” - cellule cancro da combattimento. Le cellule <b>T Killer</b> devono <i>“imparare”</i> a dare la caccia e attaccare il cancro e i ricercatori sostengono di aver sperimentato con successo questo tipo di terapia.<br />
Le implicazioni cliniche del processo potrebbero essere profonde nella cura del cancro: "<i>Le cellule T diventano marcatori molecolari unici sul cancro. Questo li trasforma in un <b>vaccino contro il cancro </b>personalizzato.
Poiché le cellule T sono sensibilizzate ad attaccare in modo
particolare il cancro di un paziente, la somministrazione di
CD47-anticorpi bloccanti - in un certo senso potrebbe agire come una
vaccinazione contro qualsiasi tipo di cancro”. </i></span></div>
V.Rhttp://www.blogger.com/profile/09260949713560980576noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6647868651151800831.post-14959801754367243282013-05-20T20:28:00.004-07:002019-12-29T08:19:30.568-08:00Bicarbonato di sodio e Cancro <!-- Global site tag (gtag.js) - Google Analytics -->
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.zazoom.eu/comunedieboli/barra/7225915,789604192nF2p8NzygXzUcw5u9gFzwoC84zW4Zfk4Y0drjO90SibW4GGEM1s17qpAFK86shV6915BV82L3kMhfHtGx323JAZVrLj82j6Rk3hD6beNfnyjR33184DOuCBX25UuE4iTWpSYidP7778k24w31QqQ5.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://www.zazoom.eu/comunedieboli/barra/7225915,789604192nF2p8NzygXzUcw5u9gFzwoC84zW4Zfk4Y0drjO90SibW4GGEM1s17qpAFK86shV6915BV82L3kMhfHtGx323JAZVrLj82j6Rk3hD6beNfnyjR33184DOuCBX25UuE4iTWpSYidP7778k24w31QqQ5.jpg" height="150" width="200"></a></div>
<b><span style="font-size: large;">Bicarbonato di sodio e Cancro </span></b><br />
<b><span style="font-size: large;"><br /></span></b>
<h2 style="background-color: white; color: #333333; font-weight: bolder; margin: 0.1pt 0cm; padding: 0px; position: relative; text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;"><span style="font-family: Cambria; font-weight: normal;"><br /></span></span></h2>
<h2 style="background-color: white; color: #333333; font-weight: bolder; margin: 0.1pt 0cm; padding: 0px; position: relative; text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;"><span style="font-family: Cambria; font-weight: normal;"><br /></span></span></h2>
<h2 style="background-color: white; color: #333333; font-weight: bolder; margin: 0.1pt 0cm; padding: 0px; position: relative; text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;"><span style="font-family: Cambria; font-weight: normal;"><br /></span></span></h2>
<h2 style="background-color: white; color: #333333; font-weight: bolder; margin: 0.1pt 0cm; padding: 0px; position: relative; text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;"><span style="font-family: Cambria; font-weight: normal;">"Articolo tratto e tradotto dal blog del Dr. Mark Sircus, “Baking Soda & Cancer (The Last Laugh)"</span></span></h2>
<b>Noi abbiamo controllato l’esattezza delle fonti di quanto riportato nell’articolo e ve lo proponiamo sperando che non sia l’ennesima bufala che serve solo ad alimentare false speranze.Una buona notizia per tutti noi e una cattiva notizia per la case farmaceutiche arriva direttamente dal sito laleva.org. Il Dr. Mark Pagel della University of Arizona Cancer Center, riceverà 2 milioni di dollari dal National Institutes of Health per studiare l’efficacia della terapia personalizzata con bicarbonato di sodio per il trattamento del cancro al seno. In realtà, il bicarbonato di sodio è una delle cure più efficaci contro malattie acute come influenza e raffreddore, inoltre, se assunto per via orale e transdermica, ecco che il bicarbonato diventa una prima cura per il trattamento del cancro, malattie renali, diabete e, come detto prima, raffreddore e influenza. In sostanza, il bicarbonato agirebbe sul grado di acidità del nostro sangue. Il pH del nostro sangue e dei nostri fluidi corporei non rappresenta altro che il nostro stato di salute e il bicarbonato rappresenterebbe un vero e proprio regolatore del pH agendo direttamente sul livello acido-alcalino alla base della salute umana. La scala del pH è come un termometro del nostro stato di salute a tal punto che valori al di sopra o al di sotto di 7,35-7,45 possono segnalare sintomi di malattie o patologie gravi. Difatti, quando il corpo non riesce più a neutralizzare gli acidi, essi vengono trasferiti nei fluidi extracellulari e nel tessuto connettivo recando danni all’integrità cellulare. Tanto più il nostro sangue è acido, tanto più manca ossigeno, elemento fondamentale per il funzionamento delle nostre cellule. Per farvi un esempio, un lago colpito da piogge acide, vedrà i suoi pesci morire soffocati per non disponibilità di ossigeno. Per riportare il lago in vita, e per portare ossigeno, bisogna alcalinizzare l’acqua. Questo esempio è fondamentale in quanto il cancro è sempre legato ad un ambiente acido (mancante di ossigeno). Un altro esempio è riconducibile all’effetto negativo dello smog e dell’inquinamento. Come sappiamo, l’inquinamento diminuisce l’ossigeno e ben conosciamo come l’inquinamento influisce in modo negativo sul nostro stato di salute. In tutto ciò, per praticare la cura del pH, non bisogna essere medici ma bisogna semplicemente capire qual è il funzionamento della cura e agire di conseguenza. Quali ripercussioni per le case farmaceutiche? Sicuramente risentirebbero negativamente in quanto diminuirebbero domanda e consumi per medicinali chemioterapici, per la cura del cancro in genere, per la cura delle malattie come diabete e malattie più comuni come influenza e raffreddore. Un bel problema per le case farmaceutiche, un problema risolto per la nostra salute e per il nostro benessere</b>V.Rhttp://www.blogger.com/profile/09260949713560980576noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6647868651151800831.post-33076726734116113662013-02-07T21:44:00.000-08:002019-12-29T08:19:49.101-08:00Lo sapevi che?<!-- Global site tag (gtag.js) - Google Analytics -->
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<h2>
<a href="http://www.cambiaacquacambiavita.com/blog/acqua-kangen/scoperta-la-causa-primaria-del-cancro-premio-nobel/" rel="bookmark" title="Scoperta la causa primaria del cancro! Premio Nobel.">Scoperta la causa primaria del cancro! Premio Nobel.</a></h2>
<a href="http://www.cambiaacquacambiavita.com/blog/acqua-kangen/scoperta-la-causa-primaria-del-cancro-premio-nobel/" title="Scoperta la causa primaria del cancro! Premio Nobel."><img alt="La vera causa del cancro" class="alignleft wp-post-image" height="200" src="https://www.cambiaacquacambiavita.com/blog/wp-content/uploads/La-vera-causa-del-cancro.jpeg" width="188"></a><strong>Se ti dicessero che è stata scoperta la causa del cancro tu cosa faresti?</strong><br />
Pochissime persone in tutto il mondo lo sanno, perché questo fatto è nascosto dall’industria farmaceutica e alimentare.<br />
Nel 1931 lo scienziato tedesco Otto Heinrich Warburg ha ricevuto il Premio Nobel per la scoperta sulla causa primaria di cancro.<br />
Proprio così. Ha trovato la causa primaria del cancro e ha vinto il Premio Nobel.<br />
Otto ha scoperto che il cancro è il risultato di un potere anti-fisiologico e di uno stile di vita anti-fisiologico.<span id="more-2638"></span>Perché?
Poiché sia con uno stile anti-fisiologico nutrizionale (dieta basata su
cibi acidificanti) e l’inattività fisica, il corpo crea un ambiente
acido.<br />
(Nel caso di inattività, per una cattiva ossigenazione delle cellule.)<br />
L’acidosi cellulare causa l’espulsione dell’ossigeno<br />
La mancanza di ossigeno nelle cellule crea un ambiente acido.<br />
Egli ha detto: “La mancanza di ossigeno e l’acidità sono due facce della
stessa medaglia:. Se una persona ha uno, ha anche l’altro”<br />
Cioè, se una persona ha eccesso di acidità, quindi automaticamente avrà mancanza di ossigeno nel suo sistema.<br />
Se manca l’ossigeno, avrete acidità nel vostro corpo.<br />
Egli ha anche detto:<br />
“Le sostanze acide respingono ossigeno, a differenza delle alcaline che attirano ossigeno.”<br />
Cioè, un ambiente acido è un ambiente senza ossigeno.<br />
Egli ha dichiarato:<br />
“privando una cellula del 35% del suo ossigeno per 48 ore e’ possibile convertirla in un cancro”<br />
“Tutte le cellule normali, hanno il bisogno assoluto di ossigeno, ma le
cellule tumorali possono vivere senza ossigeno”. (Una regola senza
eccezioni.)<br />
“I tessuti tumorali sono acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini.””<br />
Nella sua opera “Il metabolismo dei tumori,” Otto ha mostrato che tutte
le forme di cancro sono caratterizzate da due condizioni fondamentali:
acidosi del sangue (acido) e ipossia (mancanza di ossigeno).<br />
Ha scoperto che le cellule tumorali sono anaerobiche (non respirano
ossigeno) e non possono sopravvivere in presenza di alti livelli di
ossigeno.<br />
Le cellule tumorali possono sopravvivere soltanto con glucosio e in un ambiente privo di ossigeno.<br />
Pertanto, il cancro non è altro che un meccanismo di difesa che ha
alcune cellule del corpo per sopravvivere in un ambiente acido e privo
di ossigeno.<br />
In sintesi:<br />
Le cellule sane vivono in un ambiente ossigenato e alcalino che consente il normale funzionamento.<br />
Le cellule tumorali vivono in un ambiente acido e carente di ossigeno.<br />
Importante:<br />
Una volta terminato il processo digestivo, gli alimenti, a secondo della
qualità di proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali,
forniscono e generano una condizione di acidità o alcalinità<br />
nel corpo. in altre parole ….. dipende unicamente da ciò che si mangia.<br />
Il risultato acidificante o alcalinizzante viene misurato con una
scala chiamata PH, i cui valori vanno da 0 a 14, al valore 7 corrisponde
un pH neutro.”<br />
E ‘importante sapere come gli alimenti acidi e alcalini influiscono
sulla salute, poiché le cellule..per funzionare correttamente dovrebbe
essere di un ph leggermente alcalino(poco di sopra al 7).<br />
In una persona sana, il pH del sangue è compreso tra 7.4 e 7.45.<br />
Se il pH del sangue di una persona inferiore 7, va in coma.<br />
Gli alimenti che acidificano il corpo:<br />
* Lo zucchero raffinato e tutti i suoi sottoprodotti. (E’ il peggiore
di tutti: non ha proteine, senza grassi, senza vitamine o minerali,
solo carboidrati raffinati che schiacciano il pancreas)<br />
Il suo pH è di 2,1 (molto acido)<br />
* Carne. (Tutte)<br />
* Prodotti di origine animale (latte e formaggio, ricotta, yogurt, ecc)<br />
* Il sale raffinato.<br />
* Farina raffinata e tutti i suoi derivati. (Pasta, torte, biscotti, ecc)<br />
* Pane. (La maggior parte contengono grassi saturi, margarina, sale, zucchero e conservanti)<br />
* Margarina.<br />
* Antibiotici * e medicine in generale.<br />
* Caffeina. (Caffè, tè nero, cioccolato)<br />
* Alcool.<br />
* Tabacco. (Sigarette)<br />
Antibiotici * e medicina in generale.<br />
* Qualsiasi cibo cotto. (la cottura elimina l’ossigeno aumentando l’acidita’ dei cibi”)<br />
* Tutti gli alimenti trasformati, in scatola, contenenti conservanti, coloranti, aromi, stabilizzanti, ecc.<br />
Il sangue si ‘autoregola’ costantemente” per non cadere in acidosi
metabolica garantire il buon funzionamento e ottimizzare il metabolismo
cellulare.<br />
Il corpo deve ottenere delle basi minerali alimentari per
neutralizzare l’acidità del sangue nel metabolismo, ma tutti gli
alimenti già citati<br />
(Per lo più raffinati) acidificano il sangue e ammorbidiscono il corpo.<br />
Dobbiamo tener conto che CON il moderno stile di vita, questi cibi
vengono consumati almeno 3 volte al giorno”, 365 giorni l’anno e tutti
questi alimenti sono anti-fisiologici.<br />
Gli alimenti alcalinizzanti:<br />
* Tutte le verdure crude. (Alcune sono acide al gusto, ma all’interno
del corpo avviene una reazione è alcalinizzante.”. Altre sono un po
acide, tuttavia, forniscono le basi necessarie per il corretto
equilibrio)<br />
Verdure crude producono ossigeno, quelle cotte no.<br />
* I Frutti, stessa cosa. Ad esempio, il limone ha un pH di circa 2,2,
tuttavia, all’interno del corpo ha un effetto altamente alcalino.
(Probabilmente il più potente di tutti)<br />
(non fatevi ingannare dal sapore acidulo)<br />
* I frutti producono abbastanza ossigeno.<br />
* Alcuni semi, come le mandorle sono fortemente alcalini.<br />
* I cereali integrali:<br />
L’unico cereale alcalinizzante è il miglio. Tutti gli altri sono
leggermente acidi, tuttavia, siccome la dieta ideale ha bisogno di una
percentuale di acidità, è bene consumarne qualcuno.<br />
Tutti i cereali devono essere consumati cotti.<br />
Il miele è altamente alcalinizzante.<br />
* La clorofilla la pianta è fortemente alcalina.<br />
(Da qualsiasi pianta) (in particolare aloe vera, aloe noto anche come)<br />
* L’acqua è importante per la produzione di ossigeno.<br />
“La disidratazione cronica è la tensione principale del corpo e la
radice della maggior parte tutte le malattie degenerative.” Lo afferma
il Dott. Feydoon Batmanghelidj.<br />
* L’esercizio ossigena tutto il corpo.<br />
“Uno stile di vita sedentario usura il corpo.”<br />
L’ideale è avere una alimentazione di circa il 60% alcalina piuttosto
che acida, e, naturalmente, evitare i prodotti maggiormente acidi, come
le bibite, lo zucchero raffinato e gli edulcoranti.<br />
Non abusare del sale o evitarlo il più possibile.<br />
Per coloro che sono malati, l’ideale è che l’alimentazione sia di circa 80% alcalina, eliminando tutti i prodotti più nocivi.<br />
Se si ha il cancro il consiglio è quello di alcalinizzare il piu’ possibile.”<br />
Inutile dire altro, non è vero?<br />
Dr. George W. Crile, di Cleveland, uno dei chirurghi più rispettati al mondo, dichiara apertamente:<br />
“Tutte le morti chiamate naturali non sono altro che il punto terminale di un saturazione di acidità nel corpo.”<br />
Come precedentemente accennato, è del tutto impossibile per il cancro
di comparire in una persona che libera il corpo dagli acidi con una
dieta alcalina, che aumenta il consumo di acqua pura e che eviti i cibi
che producono acido.<br />
In generale, il cancro non si contrae e nemmeno si eredita. Ciò che si
eredita sono le abitudini alimentari, ambientali e lo stile di vita.
Questo può produrre il cancro.<br />
Mencken ha scritto:<br />
“La lotta della vita è contro la ritenzione di acido”.<br />
“<a href="http://www.cambiaacquacambiavita.com/blog/tag/invecchiamento/" title="Invecchiamento">Invecchiamento</a>, mancanza di energia, stress, mal di testa, malattie cardiache, allergie, eczema, orticaria, asma, calcoli renali, <a href="http://www.cambiaacquacambiavita.com/blog/tag/arteriosclerosi/" title="arteriosclerosi">arteriosclerosi</a>, tra gli altri, non sono altro che l’accumulo di acidi”.<br />
Dr. Theodore A. Baroody ha detto nel suo libro “Alcalinizzare o morire” (alcaline o Die):<br />
». In realtà, non importa i nomi delle innumerevoli malattie Ciò che
conta è che essi provengono tutti dalla stessa causa principale:. Molte
scorie acide nel corpo”<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-H6CvSo7K6p4/TYtT6YeGeqI/AAAAAAAAAl0/sGJkX93WdGU/s1600/KANGEN.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="35" src="https://2.bp.blogspot.com/-H6CvSo7K6p4/TYtT6YeGeqI/AAAAAAAAAl0/sGJkX93WdGU/s200/KANGEN.jpg" width="200"></a></div>
<br />
Dr. Robert O. Young ha detto:<br />
“L’eccesso di acidificazione nell’organismo è la causa di tutte le
malattie degenerative. Se succede una perturbazione dell’equilibrio e un
corpo inizia a produrre e<br />
immagazzinare più acidità e rifiuti tossici di quelli che è in grado di eliminare allora le malattie si manifestano.”<br />
E la chemioterapia?<br />
La chemioterapia acidifica il corpo a tal punto che ricorre alle
riserve alcaline del corpo immediatamente per neutralizzare l’acidità
tale, sacrificando basi minerali (calcio, magnesio e potassio)
depositati nelle ossa, denti, articolazioni, unghie e capelli.<br />
Per questo motivo osserviamo tali alterazioni nelle persone che ricevono
questo trattamento e tra le altre cose la caduta dei capelli.<br />
Per il corpo non vuol dire nulla va senza capelli, ma un pH acido significherebbe la morte.<br />
Niente di tutto questo è descritto o raccontato perché, per tutte le
indicazioni, l’industria del cancro (leggi: industria farmaceutica) e la
chemioterapia sono alcune delle attività più remunerative<br />
che esistano..Si parla di un giro multi-milionario e i proprietari di queste industrie non vogliono che questo sia pubblicato.<br />
Tutto indica che l’industria farmaceutica e l’industria alimentare sono
un’unica entità e che ci sia una cospirazione in cui si aiuta l’altro al
profitto.<br />
Più le persone sono malate, più sale il profitto dell’industria farmaceutica.<br />
E per avere molte persone malate serve molto cibo spazzatura tanto quanto l’industria alimentare produce.<br />
E per avere molte persone malate serve molto cibo spazzatura, tanto quanto ne produce l’industria alimentare.<br />
Quanti di noi hanno sentito la notizia di qualcuno che ha il cancro e qualcuno dire: “… Può capitare a chiunque ……”<br />
No, non poteva!<br />
“Che il cibo sia la tua medicina, la medicina sia il tuo cibo”.<br />
Ippocrate (il padre della medicina )<br />
<div style="background-color: white; border: medium none; color: black; overflow: hidden; text-align: left; text-decoration: none;">
<br /></div>
V.Rhttp://www.blogger.com/profile/09260949713560980576noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6647868651151800831.post-15712077933448213322012-12-16T05:58:00.000-08:002019-12-29T08:20:05.751-08:00IL MAGNESIO<!-- Global site tag (gtag.js) - Google Analytics -->
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Scienza della Nutrizione + Nomenclatura IUPAC <br />
Frutta secca + Germogli + SUCCHI di FRUTTA e VERDURA + DIGESTIONE <br />
Micro diete 1 + Micro diete 2 + Frutta e Verdura<br />
10 Comandamenti del Pasto + Consigli alimentari + Carenze di Cloruro di Magnesio<br />
BUONE REGOLE per una SANA ALIMENTAZIONE + Dieta del Gruppo Sanguigno<br />
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Toronto. Alcuni medici canadesi hanno affermato che chi non ottiene abbastanza magnesio dalla propria dieta, dovrebbe considerare l'ipotesi di prendere integratori.<br />
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Il dr. Rhian Toyuz dell'Università di Montreal, nel "Journal of Hypertension" scrive che "recenti studi dimostrano che diete ricche di magnesio possono favorire la riduzione della pressione sanguigna, specialmente fra gli anziani. <br />
Il dr. Toyuz ha inoltre affermato che sarebbero utili maggiori ricerche sul ruolo del magnesio nelle malattie cardiache.<br />
Il magnesio aiuta le cellule muscolari a rilassarsi, incluse quelle del cuore. Una carenza di magnesio é stata collegata a malattie cardiache, battito irregolare e palpitazioni. Alcuni studi hanno esaminato il suo ruolo nella prevenzione di queste malattie.<br />
La dose giornaliera raccomandata di magnesio é 600 milligrammi. <br />
Ma sembra che dal 50 al 90% dei cittadini del Nord America non ne consumino a sufficienza.<br />
"Uno dei motivi di questa carenza é dovuto alle conseguenze di una dieta ricca di amidi che consumano molto magnesio, come confermato da alcuni nutrizionisti. Inoltre, quando siamo sottoposti a situazioni di forte stress il nostro bisogno di magnesio aumenta considerevolmente.<br />
Le fonti alimentari di magnesio comprendono broccoli, spinaci, farina d'avena, noci e dal mare: tonno (anche in scatola), gamberetti e passere.<br />
Molti medici stanno prescrivendo integrazioni con magnesio per un ampio numero di problemi di salute: dai crampi muscolari all'ipertensione. <br />
La dr.ssa Linda Rapson aggiunge magnesio alla dieta dei suoi pazienti con dolori diffusi. "Praticamente tutti hanno un miglioramento quando gli somministriamo magnesio" ha detto la dr. Rapson che conduce una clinica del dolore a Toronto. "Il magnesio aiuta anche le persone con fibromialgia, crampi muscolari, emicrania e costipazione." <br />
Uno dei pazienti ha testimoniato che i crampi alle gambe sono scomparsi dopo aver iniziato a prendere magnesio. Dopo aver sopportato notti insonni per cinque anni, questo paziente ha raccontato che i sintomi sono scomparsi dopo che gli sono stati prescritti 600 mg di magnesio al giorno. "Due settimane dopo aver iniziato l'integrazione, i crampi sono spariti. Ciò ha cambiato la mia vita." <br />
By CBC News online <br />
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MEGLIO utilizzare il BiCarbonato o Carbonato di Magnesio: una punta di cuchiaino da caffe' a digiuno al mattino e nel tardo pomeriggio (meglio a stomaco vuoto).<br />
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Magnesio - (ossido aminoacidochelato) - in Medicina Naturale consigliamo di usare il Magnesio Supremo e/o il Cloruro di Magnesio<br />
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Sinonimi: Mg, Magnesium o Magnesio (come ossido e aminoacidochelato)<br />
Nomi stranieri: ingl. – Magnesium oxide (Magnesia, Magnesia usta) + Magnesium Amino Acid Chelate<br />
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FONTI NATURALI, CARATTERISTICHE e COMPOSIZIONE:<br />
Il magnesio (Mg) è ampiamente diffuso negli alimenti, in particolare nei vegetali (ortaggi a foglia verde, germe di grano, soja, semi di girasole), nella frutta secca (mandorle, noci), nei pesci di mare (aringa, merluzzo, ipoglosso ecc.) e d’acqua dolce (carpa). <br />
Un’alimentazione bilanciata apporta normalmente una quota sufficiente di tale elemento. Vi sono tuttavia situazioni o periodi della vita in cui vengono perdute o consumate notevoli quantità di magnesio: situazioni di stress prolungato tipiche della frenetica vita moderna, eccessiva sudorazione (soprattutto se legata a intensa attività fisica), gravi ustioni o lesioni, diarree e vomiti prolungati, malattie debilitanti. <br />
Il magnesio viene impiegato spesso sotto forma di ossido (magnesio ossido) e aminoacidochelato. <br />
Il Magnesio ossido contiene un elevatissimo contenuto di magnesio e si trova in natura come minerale Periclasi. <br />
Il Magnesio aminoacidochelato, essendo legato appunto ad aminoacidi, viene assorbito molto facilmente a livello intestinale (vedi Istruzioni per l’uso).<br />
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PROPRIETA':<br />
1) TRASMETTE gli IMPULSI NERVOSI e STIMOLA la FUNZIONE NERVOSA: il magnesio è un minerale essenziale per le cellule viventi. Coopera nel trasporto di sodio e potassio attraverso la membrana cellulare e influenza i livelli di calcio all’interno delle cellule. Il magnesio intracellulare attiva l’esochinasi, enzima che converte il glucosio in glucosio-6-fosfato, primo gradino della glicolisi (processo attraverso il quale gli zuccheri vengono “bruciati” per produrre energia) necessaria per fornire energia a tutte le cellule, in particolare quelle nervose e muscolari che ne consumano una grande quantità.<br />
Lo stress tende ad esaurire le riserve di magnesio dell’organismo. Una carenza di magnesio produce nervosismo, ansietà, tic nervosi e insonnia di tipo II, caratterizzata da addormentamento regolare ma da frequenti risvegli notturni, per cui il soggetto si sveglia stanco anche dopo diverse ore di sonno.<br />
(L’insonnia di tipo, caratterizzata da difficoltà all’addormentarsi è invece legata ad una carenza di calcio).<br />
<br />
2) STIMOLA le FUNZIONI MUSCOLARI e NORMALIZZA il RITMO CARDIACO: una carenza di magnesio produce tensione muscolare e crampi muscolari diurni, dopo l’esercizio fisico, in particolare alle mani e ai piedi (i crampi notturni ai polpacci, durante il riposo, sono invece dovuti a carenza di calcio). L’ipomagnesemia può produrre ipertensione arteriosa e sembrerebbe inoltre favorire l’insorgenza di aterosclerosi, soprattutto in caso di dieta ricca di colesterolo. Anche il singhiozzo frequente è associato a carenza di magnesio.<br />
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3) PROMUOVE le NORMALI FUNZIONI METABOLICHE: Il magnesio interviene in oltre 300 diversi processi metabolici (in particolare sul metabolismo delle proteine e degli acidi nucleici) ed è indispensabile per promuovere la funzionalità di numerosi sistemi enzimatici. Anche nelle donne che soffrono di sindrome dolorosa premestruale è stata riscontrata una carenza di magnesio, unitamente ad un eccesso di calcio. Altro sintomo carenziale di magnesio è rappresentato da una traspirazione eccessiva e da cattivo odore corporeo generalizzato (il cattivo odore dei piedi è invece caratteristico di una carenza di zinco).<br />
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4) COOPERA alla CRESCITA delle OSSA e RINFORZA lo SMALTO dei DENTI: insieme al calcio e al fosforo partecipa alla costituzione dello scheletro, infatti circa il 70% del magnesio dell’organismo si trova nelle ossa.<br />
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INDICAZIONI per una INTEGRAZIONE di MAGNESIO:<br />
Persone soggette a stress prolungati o malattie croniche debilitanti, tipicamente con nervosismo e ansietà; Lavoratori o atleti sottoposti a pesanti attività fisiche, soprattutto se prolungate, comportanti fra l’altro eccessiva sudorazione; Persone anziane.<br />
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ISTRUZIONI per L'USO:<br />
225-450 mg di magnesio (corrispondenti generalmente a 1-2 compresse) al giorno, durante i pasti con un bicchiere colmo di acqua leggermente calda.<br />
NdR: una punta di coltello di magnesio -ossido- in un bicchiere d'acqua calda al mattino(meglio se si riesce ad usare un'acqua con un basso contenuto di residuo fisso, sotto i 50 mg/litro - in questa forma, il magnesio viene assimilato velocemente dall'organismo, producendo un cambiamento quasi istantaneo), stare sul fianco destro mezz'ora prima di alzarsi da letto.<br />
N.B.: 1 grammo di magnesio ossido apporta 602 mg di magnesio.<br />
1 grammo di magnesio aminoacidochelato apporta 200 mg di magnesio.<br />
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STUDI TOSSICOLOGICI:<br />
Le ricerche tossicologiche confermano che il Magnesio non presenta tossicità e possiede una notevole sicurezza d’uso. In caso di sovradosaggio possono verificarsi nausea e vomito, ipotensione (abbassamento della pressione sanguigna), debolezza muscolare, difficoltà respiratorie, ritmo cardiaco irregolare.<br />
<br />
AVVERTENZE:<br />
Non superare le dosi consigliate. Nella terza età e durante l’allattamento mantenersi al di sotto dei dosaggi massimi. Controindicato in gravidanza. Evitare l’uso nei soggetti con insufficienza renale o con dolori addominali, nonché in presenza di nausea.<br />
<br />
BIBLIOGRAFIA:<br />
Società Italiana di Nutrizione Umana: LARN – Livelli di Assunzione giornalieri Raccomandati di energia e Nutrienti, Istituto Nazionale della Nutrizione, Milano, 1990<br />
Pandiani M. Guida al corretto utilizzo di vitamine e minerali nella nutrizione, Tecniche Nuove, Milano, 1991<br />
AA.VV.: Magnesio, Edra Medical Information & Comunication, 2005<br />
Seelig M.S.: Magnesium Deficiency in the Pathogenenesis of Disease, Plenum Pub., New York, 1980<br />
Fourman P., Morgan D.B.: “Chronic Magnesium Deficiency”, Proc.Nutr.Soc. 21, 1962<br />
<br />
Tratto da: http://www.naturestore.it/erbe.php?art_cod=MAGNNT<br />
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In seguito alla mancanza di Magnesio, anche la muscolatura del cuore sviluppa uno spasmo o un crampo e puo’ smettere di battere.<br />
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Questo accade perché il magnesio per rilassare il cuore e per renderlo pronto per la contrazione seguente è insufficiente. Il magnesio è così determinante che è necessario per ogni importante processo biochimico quale per esempio la digestione, la sintesi proteica, la produzione di energia cellulare e il metabolismo del glucosio. <br />
Come già sappiamo, il magnesio è la chiave per il giusto utilizzo del calcio e del potassio e di molti altri nutrienti.<br />
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Così, la grande domanda che ora ci si pone è: che cosa causa la carenza di magnesio? <br />
Ecco i "nemici":caffè, zucchero, diuretici, vaccini, droghe di tutti i tipi, bassa funzionalità tiroidea, stress e una dieta ad alto contenuto di calcio. <br />
Questo significa che il calcio vi fa male ? No, non del tutto. <br />
Se esaurite più magnesio che calcio (cosa che spesso accade con diete al alto tenore di calcio, come es. formaggi, latte), sarà meglio assumere magnesio per evitare i problemi derivanti dall'eccesso di calcio, tra cui: depositi di calcio nelle giunture, calcoli biliari, calcoli renali ed in casi estremi, calcificazione del cervello e di altri organi e parti del corpo, causando malattie cardiache, artriti, indurimento delle arterie,senilità, osteoporosi e calcificazione degli organi e dei tessuti che così possono degenerare, irrequietezza, problemi di insonnia, tensione, maggiore stress, sindrome premestruale e molto di più. <br />
In altre parole, l'eccesso di calcio può essere un reale problema, mentre l'eccesso di magnesio non lo è. Le conseguenze possono anche essere la perdita di memoria ed eventualmente una riduzione delle prospettive di vita. Il magnesio e il calcio devono quindi essere presenti nelle corrette proporzioni in base alle vostre necessità.<br />
<br />
Ecco un esempio: qual è la nazione che presenta il più alto consumo di latte ? <br />
Risposta : gli Stati Uniti ! <br />
Ora un'altra domanda: quale nazione si distingue per il più alto consumo di integratori di calcio ? <br />
Sempre gli Stati Uniti. <br />
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La popolazione americana ha il più alto tasso di osteoporosi di tutto il globo ! Perché ? <br />
Eccesso di calcio associato a poco magnesio. Assumere più calcio non ne colmerà la carenza, e questo è già abbastanza evidente dalle statistiche, mentre integrare con magnesio ristabilirà sia la carenza di calcio sia del magnesio stesso. <br />
Il Magnesio risolve l'eccesso di calcio nel corpo e gradualmente dissolve i depositi di calcio e le calcificazioni dell'organismo dando una nuova prospettiva di vita.<br />
<br />
Il peggio che può capitarvi sarà, come già detto, un fenomeno di diarrea; non preoccupatevi ! Ripulirà il vostro organismo dandovi un gran beneficio duraturo. <br />
In questo caso riducete solo la somministrazione fino al livello con il quale la diarrea cesserà, ma continuate ad assumere il magnesio.V.Rhttp://www.blogger.com/profile/09260949713560980576noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6647868651151800831.post-50955311419831328862012-12-15T13:37:00.000-08:002019-12-29T08:51:58.231-08:00OLIO DI OLIVA E CANCRO<!-- Global site tag (gtag.js) - Google Analytics -->
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<b>Cancro: l'olio di oliva lo previene e ne blocca la crescita</b><br />
<br />
Sanihelp.it - L'olio di oliva giocherebbe un ruolo importante nella prevenzione e nella cura dei tumori. Lo ha rivelato Massimo Lopez, direttore del dipartimento di Oncologia dell’Istituto dei Tumori di Roma, membro del Comitato Scientifico della Human Health Foundation e autore del libro Cancro: conoscerlo per imparare a sconfiggerlo, presentato in questi giorni a Roma. <br />
<br />
Lopez ha sottolineato come una dieta corretta aiuti a eliminare il 25% dei tumori e soprattutto l’utilizzo dell’olio di oliva sia un importante coadiuvante di alcuni processi che possono inibire l’insorgenza del cancro, oltre a essere di aiuto alla prevenzione. Poiché infatti nel 20% dei tumori alla mammella è espresso l’HER2, un recettore della crescita che stimola la cellula cancerosa a proliferare, è appurato come l’olio di oliva inibisca l’eccesso di questo ricettore. <br />
Dal punto di vista terapeutico, inoltre, l’olio di oliva coadiuva l’azione del farmaco Herceptin che interferisce con il recettore HER2, bloccando la proliferazione del tumore della mammella. <br />
<br />
L’uso dell’olio di oliva, per la presenza dell’acido oleico e della luteina, è fondamentale anche per la fluidificazione della membrana cellulare. Un condimento che, insieme al consumo di pesce e alla verdura, è un'arma importante per prevenire l’insorgenza dei tumori. Da combattere poi l’eccesso dei grassi, causa di un aumento dei tumori del cancro del colon, della mammella e della prostata. <br />
<br />
Tabacco e cattiva alimentazione sono rispettivamente i responsabili del 70% dei tumori di oggi. L’incidenza del cancro tra uomini e donne è diminuita nel tempo, ma oggi ci sono ancora 1.700.000 casi di morte da tumore nel mondo. Circa 11 milioni di persone ogni anno si ammalano di cancro. Attualmente circa 25 milioni di persone convivono con un tumore, di cui circa 800.000 in Italia. Un problema destinato ad aumentare, anche se la curva di sopravvivenza dagli anni ’60 a oggi è aumentata progressivamente. <br />
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Tags: cancro olio di oliva <br />
Fonte: Human Health Foundation <br />
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di Roberta Camisasca<br />
ultima revisione: 28-01-2008V.Rhttp://www.blogger.com/profile/09260949713560980576noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6647868651151800831.post-28329358749809532532012-12-11T13:51:00.000-08:002019-12-29T08:20:31.821-08:00Cancro e non solo<!-- Global site tag (gtag.js) - Google Analytics -->
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<span style="font-family: georgia; font-size: 100%; font-weight: bold;"><a href="http://no-cancro.blogspot.com/p/cancro-definizione.html"><span style="color: #cc0000; font-size: 180%;">Ricerca sul Cancro</span></a><br /><a href="http://no-cancro.blogspot.com/p/cancro-definizione.html">per la definizione clicca </a><br /><br />Studi delle case farmaceutiche<br /><br />Qualunque medico, interrogato sulla validità dell'aloe, vi dirà che non c'è nessuna evidenza che questa guarisca effettivamente il cancro perchè non ci sono ancora stati studi approfonditi che abbiano dimostrato senza ombra di dubbio la sua efficacia. Questo è assolutamente falso, poichè<br /><br />ESISTONO CENTINAIA DI STUDI INTERNAZIONALI CHE<br /><br />DIMOSTRANO IN MODO CHIARISSIMO CHE L'ALOE GUARISCE IL <a href="http://no-cancro.blogspot.com/p/aloe-e-ricerca.html">CANCRO !!!</a><br /><br /><br /><br /><br />Moltissimi rimedi naturali esistono ,solo che non sono conosciuti per questo motivo è utile fare conoscere a piu' persone . Per ovvie ragioni di tempo e spazio è praticamente impossibile mettere tutte le varie possibilita' cerchero di mettere quante piu' informazioni a me conosciute ed applicate .<br /></span><a href="http://no-cancro.blogspot.com/p/rene-caisse.html"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5587667018055479346" src="https://2.bp.blogspot.com/-S0n6nrFWh14/TYthjFZc8DI/AAAAAAAAAmE/X96SXaDaMIo/s400/img_essiac.jpg" style="cursor: pointer; float: left; height: 181px; margin: 0pt 10px 10px 0pt; width: 150px;"></a><span style="color: red; font-family: georgia; font-size: 100%; font-weight: bold;"><span style="color: #cc0000;">ESSIAC</span><br /><span style="color: black;">Nel 1922, una paziente dell'infermiera Rene Caisse le raccontò di un infuso indiano con il quale aveva curato un tumore al seno molti anni prima.</span><br /><span style="color: black;">Quando la zia di Rene guari di un tumore non operabile dopo aver bevuto quest'infuso, i medici cominciarono ad affidarle i loro casi disperati.</span><br /><span style="color: black;">Dopo molte sperimentazioni e con l'aiuto di un medico. Rene migliorò la formula in modo che l'infuso potesse essere assunto senza effetti collaterali.</span><br /><span style="color: black;">Lo chiamò ESSIAC ovvero il suo nome al contrario.</span><br /><span style="color: black;">Per 8 anni l'infermiera gesti una clinica privata per malati di tumore nell'Ontario, senza voler mai essere pagata.</span><br /><span style="color: black;">Si senti più che gratificata dal fatto che sua madre guari di un tumore bevendo ESSIAC . Medici scettici visitarono la sua clinica e ripartirono convinti dell'efficacia del trattamento.</span><br /><span style="color: black;">Non facendosi pagare. Rene non aveva soldi per le battaglie legali e dato che non era medico, fu continuamente minacciata con l'arresto perchè praticava medicina senza licenza.</span><br /><span style="color: black;">Medici simpatizzanti ed ex pazienti presero le sue difese ma non riuscirono a cambiare la situazione.</span><br /><span style="color: black;">Alla fine quando non fu più in grado di dare battaglia contro le continue minacce d'arresto, multe e imprigionamento, decise di chiudere la clinica.</span><br /><span style="color: black;">Rene diceva che dopo questa decisione la sua vita era diventata un inferno perchè non le era concesso di aiutare l'umanità sofferente.</span><br /><span style="color: black;">Molte volte rifiutò grosse somme di denaro in cambio della formula, perchè temeva che sarebbe scomparsa nei laboratori per sperimentazione su animali e che non sarebbe arrivata alla gente che ne aveva bisogno.</span><br /><span style="color: black;">Alla fine della sua vita, Rene affidò ESSIAC alla Resperin Corporation, perchè questa impresa le assicurò l'impegno che lei aveva sempre desiderato: trattare pazienti con tumore e lavorare per ottenere il riconoscimento medico ufficiale di ESSIAC come rimedio medico rilevante nel trattamento del cancro.</span></span><span style="color: black; font-family: georgia; font-size: 100%;"><br /><a href="http://no-cancro.blogspot.com/p/rene-caisse.html">per conoscere tutta la sua storia </a><br /><table cellpadding="3" style="margin-bottom: 30px;"><tbody>
<tr><td align="center" valign="top" width="140"><a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__essiac-il_famoso_rimedio_contro_il_cancro.php?pn=2165" target="_blank" title="Essiac - Il famoso rimedio contro il cancro"><img alt="Essiac - Il famoso rimedio contro il cancro" height="160" src="https://www.macrolibrarsi.org/proxy/data/cop/big/e/essiac.jpg" style="border: 0pt none;" width="130"></a></td><td><div>
<a class="autore" href="http://www.macrolibrarsi.it/autori/_stefano_scoglio.php?pn=2165" target="_blank" title="Stefano Scoglio">Stefano Scoglio</a></div>
<div>
<a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__essiac-il_famoso_rimedio_contro_il_cancro.php?pn=2165" style="font-weight: bold;" target="_blank" title="Essiac - Il famoso rimedio contro il cancro">Essiac - Il famoso rimedio contro il cancro</a></div>
<div>
<a href="http://www.macrolibrarsi.it/edizioni/_macro_edizioni.php?pn=2165" target="_blank" title="Macro Edizioni">Macro Edizioni</a></div>
<img alt="Sufficiente" src="https://www.macrolibrarsi.org/img/rating_3.gif"><br />
<div>
<a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__essiac-il_famoso_rimedio_contro_il_cancro.php?pn=2165" title="Essiac - Il famoso rimedio contro il cancro"><img src="https://www.macrolibrarsi.org/img/carrello.gif" style="border: 0pt none;"></a></div>
</td></tr>
</tbody></table>
<span style="color: #3366ff; font-weight: bold;">un consiglio leggetelo !!!!!</span></span><span style="color: cyan;"><span style="color: #cc0000; font-size: 130%;"><span style="font-weight: bold;">LE ERBE CHE COMPONGONO ESSIAC</span></span><br /><span style="font-family: georgia; font-size: 100%;"><span style="color: black; font-weight: bold;"></span><br /><span style="color: black; font-weight: bold;">RADICE DI BARDANA ( arctium lappa)</span><br /><span style="color: black; font-weight: bold;">La radice di bardana viene usata nella medicina cinese e ayurvedica per trattare i tumori.</span></span></span><span style="color: cyan;"><span style="font-family: georgia; font-size: 100%;"><span style="color: black; font-weight: bold;"></span><br /><span style="color: black; font-weight: bold;">OLMO ( ulmus fulva)</span><br /><span style="color: black; font-weight: bold;">La corteccia interna dell'olmo è ricca di calcio, magnesio e vitamine A, B, C, K. Nutre e lenisce organi, tessuti e mucose e in particolare è di grande beneficio per i polmoni. Aiuta a neutralizzare l'acidità di stomaco e a lenire l'asma.</span><br /><span style="color: black; font-weight: bold;">ACETOSELLA ( rumex acetosella)</span><br /><span style="color: black; font-weight: bold;">L'acetosella è un rimedio tradizionale popolare contro i tumori. </span><span style="color: black; font-weight: bold;"></span><br /><span style="color: black; font-weight: bold;">RABARBARO INDIANO ( rheum palmatum)</span><br /><span style="color: black; font-weight: bold;"> Quest'erba, usata in piccole quantità , agisce come blando lassativo.</span></span></span><br />
<span style="color: black; font-family: georgia; font-weight: bold;"><span style="color: #cc0000;">UN MODO DIVERSO DI GUARIRE</span><br />Secondo una teoria medica comunemente accettata , le sostanze e le procedure usate per combattere i tumori, devono, per costituire un valido trattamento, distruggere le cellule cancerogene.<br /><a href="http://no-cancro.blogspot.com/p/essiac.html">continua a leggere.....</a></span><span style="font-family: georgia; font-size: 100%; font-weight: bold;"><br /></span>V.Rhttp://www.blogger.com/profile/09260949713560980576noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6647868651151800831.post-39921662976454870272012-12-10T15:06:00.000-08:002019-12-29T08:20:51.705-08:00CANCRO COSA SAPERE<!-- Global site tag (gtag.js) - Google Analytics -->
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<b><b>La sofferenza di qualcuno é la sofferenza di tutti, la gioia di uno é la gioia di tutti. <br /><br />dal Codice Etico del Nativi Americani</b></b><b></b><br />
<br />
IL DIRITTO DI POTER SCEGLIERE <br />
QUELLO CHE E' MIGLIORE PER NOI<br />
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<br />
Questo Blog è nato per tutti coloro che rivendicano il sacrosanto diritto di poter scegliere le terapie naturali per i propri problemi di salute. E' nato per tutti coloro che sono stufi di subire sulla propria pelle le scelte imposte alla medicina ufficiale dalle multinazionali farmaceutiche.Chiedendo a gran voce il diritto "DI CURARSI IN MANIERA NATURALE" ma sopratutto di avere CHIAREZZA sulle cure efettive .Di seguito troverete alcuni spunti interessanti a questo scopo<br />
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LE TERAPIE ALTERNATIVE PIU' CONOSCIUTE <br />
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<a href="http://www.mednat.org/cancro/balla_ricerca_cancro.htm">VITAMINA B17</a><br />
<a href="http://www.curenaturalicancro.org/">CURE NATURALI</a><br />
<a href="http://www.shmyl.com/imyoson">GRATIS UN LIBRO SULL'ARGOMENTO DEL DOTTOR NACCI</a><br />
<a href="http://www.curenaturalicancro.org/terapia_simoncini.htm">TERAPIA DEL DOTTORE SIMONCINI</a><br />
<a href="http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/ad00_09i.htm">HO VINTO IL CANCRO </a><br />
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<br />
<a href="http://bp2.blogger.com/_HCKG3Gb1KSk/R2BVlUS7ngI/AAAAAAAAAHs/mxsvGRThbn4/s1600-h/ac2.gif"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5143204874048740866" src="https://bp2.blogger.com/_HCKG3Gb1KSk/R2BVlUS7ngI/AAAAAAAAAHs/mxsvGRThbn4/s400/ac2.gif" style="cursor: hand; cursor: pointer; float: right; margin: 0 0 10px 10px;"></a><br />
<b></b><a href="http://www.argento-colloidale.info/">APPARECCHI FAI DA TE </a><br />
<b>Cos'è l'Argento colloidale</b><br />
<br />
<b>Che cos'è l'Argento colloidale?</b><br />
<br />
I colloidi sono le più piccole particelle nelle quali può essere scissa la materia senza che perda le sue proprietà individuali.<br />
E la scissione in particelle microscopiche comporta un'enorme aumento della superficie totale e quindi dell'effetto terapeutico, oltre che aumentare in modo significativo la possibilità di penetrazione nell'organismo.<br />
<br />
<br />
<br />
<b>Qual'è il meccanismo d'azione dell'Argento Colloidale?</b><br />
<br />
L'argento colloidale agisce come un catalizzatore e blocca un'enzima di cui i batteri, i funghi ed i virus hanno bisogno per vivere. Gli agenti infettivi non hanno la possibilità di sviluppare dei meccanismi di difesa verso l'argento colloidale.<br />
Secondo il Dr Robert O. Becker, noto scienziato dell' Università USA di Syracuse ed autore del libro "The body electric", se si somministra l'Argento colloidale, si uccidono tutti i microorganismi patogeni anche se antibiotico-resistenti.<br />
<br />
<br />
<b><br />Indicazioni</b><br />
<br />
L'Argento colloidale è capace di distruggere circa 650 agenti infettivi. Più avanti si trovano le indicazioni specifiche.<br />
<br />
<br />
<br />
<b>Come si usa l'Argento Colloidale?</b><br />
<br />
Un particolare vantaggio dell'argento colloidale è il suo uso universale, infatti può essere usato per qualsiasi malattia senza effetti collaterali. <br />
<br />
Per l'applicazione topica è indicato nelle malattie cutanee come: l'acne, le verruche, le lesioni aperte come le ulcere, l'herpes, la psoriasi, le micosi, eccetera.<br />
<br />
Per la terapia sistemica l'Argento colloidale viene usato per via orale. <br />
Esso non comporta alcun problema poiché non ha sapore. La terapia per via orale è indicata, per esempio, nelle infezioni parassitarie e micotiche (candida), virali e batteriche, nella stanchezza cronica ed in molte altre malattie.<br />
<a href="http://www.argento-colloidale.info/html/index2.htm">continua.........</a><br />
<br />
<br />
<a href="http://bp2.blogger.com/_HCKG3Gb1KSk/R18dkkS7ndI/AAAAAAAAAHU/e68AFUJV0iY/s1600-h/Libro.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5142861813535972818" src="https://bp2.blogger.com/_HCKG3Gb1KSk/R18dkkS7ndI/AAAAAAAAAHU/e68AFUJV0iY/s400/Libro.jpg" style="cursor: hand; cursor: pointer;"></a><br />
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<b></b><a href="http://www.ilmagnesiochecura.org/">CURARSI CON IL MAGNESIO</a><br />
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<a href="http://bp3.blogger.com/_HCKG3Gb1KSk/R18fR0S7neI/AAAAAAAAAHc/q2_HKPXA5H0/s1600-h/cornucopia.gif"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5142863690436681186" src="https://bp3.blogger.com/_HCKG3Gb1KSk/R18fR0S7neI/AAAAAAAAAHc/q2_HKPXA5H0/s400/cornucopia.gif" style="cursor: hand; cursor: pointer;"></a><br />
<br />
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<b><a href="http://www.arnoldehret.it/">IL SISTEMA DI GUARIGIONE DELLA DIETA SENZA MUCO</a></b><br />
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<a href="http://bp3.blogger.com/_HCKG3Gb1KSk/R18gM0S7nfI/AAAAAAAAAHk/P-cd-hoG0N4/s1600-h/Ehret.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5142864704048963058" src="https://bp3.blogger.com/_HCKG3Gb1KSk/R18gM0S7nfI/AAAAAAAAAHk/P-cd-hoG0N4/s400/Ehret.jpg" style="cursor: hand; cursor: pointer; float: left; margin: 0 10px 10px 0;"></a><br />
<br />
<b>Chi era Arnold Ehret</b><br />
<br />
<br />
Prof. Arnold Ehret <br />
Il Prof. Arnold Ehret, Originatore e Maestro del Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco nacque il 27 Luglio 1866.<br />
<br />
Era destinato fin dalla sua giovane età a svolgere la sua missione umanitaria come medico. Il fatto che soffrisse di una malattia dichiarata incurabile da eminenti medici di quel tempo e una sentenza di morte che gli fu messa davanti agli occhi, servirono solo a risvegliare lo spirito indomabile che più tardi risultò essere la caratteristica prominente di questo magnifico uomo.<br />
<br />
La sua risolutezza nel curare se stesso ebbe così tanto successo che fu praticamente forzato dai suoi sfortunati simili sofferenti ad aiutarli a riguadagnare la salute.<br />
<br />
Si potrebbe dire anche che era scontato che il Professor Ehret sarebbe diventato medico perché suo padre era un veterinario così di successo che i suoi vicini spesso chiedevano il suo aiuto per i loro malanni. Anche suo nonno era un medico e il destino decretò che Arnold Ehret dovesse seguire le loro orme.<br />
<br />
La vasta conoscenza sul soggetto della salute é stata acquisita da Ehret per diretto contatto con migliaia di persone sofferenti che guarirono nella sua clinica, molti dei quali da cosiddette malattie incurabili. La sua chiarezza di espressione, la vigorosa, logica esposizione dei fatti alla sua maniera convincente e comprensibile é sufficiente per provare che la sua mente non era ostruita da qualsiasi interferenza meccanica.<br />
<br />
Il suo lavoro fu sempre il suo ideale. Nessun pensiero di considerazioni economiche prevalse nella sua mente, perché le sue necessità erano eccezionalmente poche.<br />
<br />
Fu un Maestro che praticava quello che predicava e il suo modo di vivere estremamente frugale non gli recava preoccupazioni economiche. Impavido nel parlare e nello scrivere e riconoscendo nella Natura il suo giudice inappellabile, Arnold Ehret si muoveva fra gli uomini distinto dalla moltitudine, eppure portando solo benevolenza e amore ai suoi simili.<br />
<br />
Chi lo conosceva lo onorava e rispettava, chi diventava intimamente familiare lo amava.<br />
<br />
Arnold Ehret era animalista e vegano.<br />
<br />
<br />
<br />
Che cos'è Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco<br />
<br />
<br />
Un sistema è una serie di procedure o metodi per compiere determinate azioni che portano ad un preciso risultato. <br />
<br />
In questo caso il risultato voluto è la guarigione. Occorre però stabilire che cos'è la guarigione. La definizione che noi conosciamo è quella fornita dalla medicina ufficiale e cioè scomparsa dei sintomi . Una persona ha il mal di schiena, il medico gli dà una pomata da spalmare sulla parte dolorante e il dolore se ne va. Salvo per poi tornare la prossima volta, in una condizione di cronicità, alleviata temporaneamente somministrando altri farmaci sotto forma di pomate, pillole, supposte, iniezioni, ecc. <br />
<br />
Quella non è una guarigione, per i veri ricercatori della salute, ma la soppressione dei sintomi di una causa che non è stata rimossa e che quindi prima o poi si manifesterà di nuovo con altri o identici sintomi negli stessi punti o, se non gli è permesso da sostanze chimiche introdotte, in un'altra parte del corpo. Ne puoi stare certo! <br />
<br />
La definizione di guarigione che appartiene al contesto della Dieta Senza Muco è questa: <br />
<br />
Il processo naturale con il quale il corpo ripara se stesso . <br />
<br />
Il traguardo della dieta è un corpo che ripara se stesso e lo raggiunge rimuovendo gradualmente tutti gli impedimenti, i depositi di materiali fermentati, le tossine, i veleni, le sostanze chimiche estrane, il muco e tutto quanto non appartiene alla composizione naturale del corpo. I germi, batteri o virus, comunque si voglia chiamarli, non attecchiscono in un terreno fisiologico pulito, semplicemente transitano. <br />
<br />
Cosa significa Senza Muco ? Significa una dieta che utilizza cibi che non creano muco. Il muco qui ha un valore più esteso di quello comunemente noto come secrezione fluida nasale o secrezione protettiva della membrana intestinale. Con quel termine si accomunano tutte quelle sostanze vischiose come colesterolo, catarro, flemma, ecc., molto irriverente per la precisa distinzione che la scienza ha per ognuno di questi termini, ma nella Dieta Senza Muco è irrilevante. <br />
<br />
Infatti il muco è un soggetto trattato in modo esteso da Ehret, in quanto si lega ai cibi inadatti incistandosi nel colon e da lì inserendosi in tutti gli organi del corpo. <br />
<br />
Con il passare degli anni, la situazione peggiora e il nostro ventre diventa come il vaso di Pandora che conteneva tutti i vizi. Il nostro vaso contiene la causa di malattie che periodicamente, e poi tutte insieme ci colpiscono. Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco, rimuove quell'indesiderabile fardello e molto di più. A quel punto il corpo inizia a guarire se stesso, come intendeva Ippocrate.<br />
<br />
La Dieta Senza Muco è anche una dieta per chi è sano e vuole restare tale. I principi che si apprendono se applicati ci permettono di avere una vita attiva ed energica, libera dagli avvelenamenti a cui tutti purtroppo in maggior o minor misura siamo oggi soggetti.<b><a href="http://www.arnoldehret.it/">piu'info.................</a></b><br />
<br />
<b>Il Metodo Kousmine Classico</b><br />
La dottoressa Catherine Kousmine (1904-1992), medico di origine russa e naturalizzata svizzera, nei suoi quarant’anni di vita professionale ha elaborato ed applicato un proprio metodo per il mantenimento della salute e per la prevenzione e la cura delle malattie degenerative quali cancro, malattie neurologiche, malattie autoimmuni.<br />
<br />
Le malattie degenerative sono malattie diverse per le loro forme e aspetti, ma simili fra loro per un rapporto diretto con una diminuzione generale e progressiva dell’immunità dell’individuo. <br />
<br />
Secondo il metodo Kousmine i nostri errori alimentari sono la causa principale delle malattie che ci affliggono; la correzione di questi errori, il riequilibrio delle funzioni di assimilazione ed evacuazione, la volontà di modificare le proprie abitudini di vita permettono di conservare la buona salute e di ottenere dei risultati sorprendenti nella lotta contro le malattie degenerative.<br />
<br />
La doppia attività professionale della dottoressa Kousmine, come ricercatrice in laboratorio e come medico in contatto con i malati, le ha permesso di elaborare con tenacia e rigore scientifico le linee di un metodo in cui l’alimentazione viene impiegata come terapia per ristabilire un sano equilibrio dell’organismo umano, minacciato o distrutto dagli elementi tossici ed inquinanti del mondo moderno.<br />
<br />
Il metodo Kousmine cura, spesso con esito decisivo, un’ampia gamma di malattie, in pratica tutte quelle legate ad un funzionamento scarso o difettoso o eccessivo del sistema immunitario.<br />
<br />
Tuttavia, oggi il semplice cambiamento dell’alimentazione non costituisce da solo un mezzo sufficiente per risolvere malattie gravi sviluppate già da tempo.<br />
<br />
Quindi, è necessario associare alla nuova alimentazione una serie di soluzioni che ne completino l’azione: l’insieme di queste soluzioni costituiscono i quattro pilastri del metodo Kousmine, ai quali può aggiungersene un quinto dato dall’immunomodulazione, in grado di agire solo dopo alcuni mesi di preparazione.<br />
<br />
<b> PRIMO PILASTRO: UNA SANA ALIMENTAZIONE</b><br />
<br />
Le modifiche apportate alla nostra alimentazione negli ultimi cinquant’anni sono, secondo la dott. Kousmine, concause del peggioramento generale della salute umana, che vede una costante crescita di malattie degenerative e dell’instaurarsi di gravi patologie già in giovane età.<br />
<br />
Sono infatti gradualmente scomparsi dalla tavola alcuni alimenti indispensabili alla salvaguardia della nostra salute quali i cereali completi, gli oli spremuti a freddo e ricchi di acidi grassi insaturi. Da qui il manifestarsi di carenze croniche a livello di alcune vitamine (gruppo B ed F) e oligoelementi.<br />
<br />
Al contrario, alcuni elementi non indispensabili per l’organismo hanno visto il proprio consumo moltiplicarsi vertiginosamente: le proteine di origine animale, lo zucchero, i grassi animali, responsabili sia di sovraccarichi che di carenze (troppe proteine e grassi causano una fuga di vitamina B12 e calcio).<br />
<br />
<b>SECONDO PILASTRO: L’APPORTO SUPPLEMENTARE DI VITAMINE ED OLIGOELEMENTI</b><br />
<br />
E’ necessario fornire all’organismo quell’insieme di vitamine ed oligoelementi che la sola alimentazione, per quanto sana, non può garantire nella giusta quantità.<br />
<br />
Bisogna tenere presente che un organismo la cui alimentazione è sbagliata da parecchi anni presenta notevoli carenze che richiedono l’apporto supplementare di diverse vitamine ed oligoelementi. <br />
Inoltre, nelle malattie l’organismo ha un maggior bisogno di detti elementi per essere in grado di combatterle.<br />
Gli integratori alimentari sono pertanto fondamentali nelle dosi e qualità da stabilirsi caso per caso secondo parere medico. <br />
<br />
<b>TERZO PILASTRO: L’IGIENE INTESTINALE</b><br />
<br />
L’igiene intestinale è fondamentale per mantenersi in buona salute.<br />
L’alimentazione troppo ricca di zuccheri e proteine ha alterato la normale flora intestinale favorendo lo sviluppo di una flora di putrefazione patogena che aggredisce l’organismo attraverso le tossine in essa contenute.<br />
Tale situazione ha delle ripercussioni sullo stato generale dell’organismo e aggrava le malattie mettendo in seria difficoltà il sistema immunitario. <br />
In tal modo, in un soggetto malato la sola correzione del regime alimentare non è più sufficiente ed è necessario ricorrere ad una pulizia profonda ed efficace mediante enteroclismi e l’Idrocolonterapia.<br />
<br />
<b>QUARTO PILASTRO: COMBATTERE L’ANORMALE ACIDIFICAZIONE DELL’ORGANISMO</b>Combattere l’anormale acidificazione dell’organismo mantenendo una condizione di neutralità è indispensabile per la salute.<br />
<br />
La trasformazione delle sostanze che assorbiamo attraverso l’alimentazione richiede l’intervento di alcuni enzimi attivati da oligoelementi e vitamine. <br />
Se questi vengono a mancare a causa di un’alimentazione carente, la suddetta trasformazione non può avvenire correttamente e ciò provoca un eccesso di acidità.<br />
<br />
Un eccesso di acidità nei tessuti a sua volta altera i processi vitali del nostro organismo, che per funzionare in maniera corretta ed efficiente richiede condizioni di neutralità (il pH è stabile sul valore 7; ricordiamo che il pH rappresenta l’unità di misura del grado di acidità o di alcalinità di un liquido).<br />
L’organismo se reso più fragile da tale squilibrio presenta una maggiore sensibilità alle infezioni ed alle malattie.<br />
<br />
La misurazione del pH urinario (per esempio acquistando in farmacia le cartine tornasole) consente di individuare l’eccesso di acidificazione, che è importante e possibile correggere assumendo cibi non acidi e, se ciò non bastasse, assumendo giornalmente una certa quantità di citrati alcalini in polvere.<br />
<br />
QUINTO PILASTRO: LA CURA DEI VACCINI<br />
<br />
Non è usata per ogni caso, ma viene utilizzata a giudizio del medico per riequilibrare il sistema immunitario, regolarizzandone le reazioni. <br />
I vaccini vengono prodotti da laboratori specializzati a partire dal sangue del malato.<br />
<br />
<a href="http://www.kousmine.it/articolo.php?id=5">continua.............</a><br />
<br />
<a href="http://bp2.blogger.com/_HCKG3Gb1KSk/R2G8cES7niI/AAAAAAAAAH8/Gia8jygcF_A/s1600-h/graviola1.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5143599439809322530" src="https://bp2.blogger.com/_HCKG3Gb1KSk/R2G8cES7niI/AAAAAAAAAH8/Gia8jygcF_A/s400/graviola1.jpg" style="cursor: hand; cursor: pointer; float: right; margin: 0 0 10px 10px;"></a><br />
<br />
<br />
<b>Graviola E Cancro</b><br />
Graviola e cancro: la ricerca e la disinformazione<br />
Una grande compagnia farmaceutica era quasi riuscita a far passare sotto silenzio una sbalorditiva ricerca su un anti-cancro naturale<br />
Alcuni tipi di cancro (colon, seno, prostata,ecc) sconfitti da una miracolosa pianta dell’ Amazzonia che è risultata essere 10.000 volte più potente di alcuni farmaci chemioterapici<br />
<br />
<br />
Da oggi il futuro del trattamento del cancro e le possibilità di sopravvivenza sembrano molto più promettenti che mai. Il merito va ad una pianta che cresce in Amazzonia, nelle foreste pluviali del sud America: la GRAVIOLA (Annona muricata). Molto probabilmente fra non molto tempo potremo cambiare opinione sulle possibilità di sconfiggere il cancro. Dagli estratti di questa potente pianta potrà essere possibile:<br />
<br />
Sconfiggere il cancro in tutta sicurezza con una terapia completamente naturale che non provoca nausea, perdita di peso e di capelli.<br />
Proteggere il sistema immunitario ed evitare infezioni fatali.<br />
Sentirsi più forti e sani durante tutto il corso del trattamento.<br />
Aumentare la propria energia e migliorare l’aspettativa di vita.<br />
<br />
Una grande e conosciuta industria farmaceutica statunitense per più di sette anni ha studiato e testato in laboratorio le proprietà della graviola. Non essendo riuscita a isolare e duplicare in una formula chimica brevettabile i due più potenti componenti della pianta e quindi non potendo trarre grandi profitti dalla vendita di un farmaco, l’azienda ha abbandonato il progetto evitando di rendere pubblico il risultato della ricerca. Siccome non si possono brevettare le sostanze naturali (giustamente, la natura appartiene a tutti, non se ne possono brevettare le meraviglie), uno studio clinico che comporta investimenti per milioni di dollari deve avere poi un suo ritorno economico dalla vendita dei prodotti; nessuna casa farmaceutica condurrà mai degli studi su sostanze che poi chiunque potrebbe coltivare o raccogliere per preparare il proprio rimedio personale. <br />
<br />
Fortunatamente uno dei ricercatori di quella compagnia, pur condividendone gli obiettivi di profitto, non poteva accettare la decisione di nascondere al mondo questo unico killer del cancro. Fu così che ascoltando la sua coscienza e rischiando la carriera decise di contattare e informare la Raintree Nutrition, una compagnia statunitense che si dedica alla ricerca, al raccolto e alla riforestazione di piante ed erbe nell’Amazzonia. La sua presidente è riuscita a guarire da una rara forma di leucemia proprio grazie alle piante della foresta pluviale.<br />
<br />
Durante le sue ricerche la Raintree Nutrution ha scoperto che anche il NATIONAL CANCER INSTITUTE (NCI) nel 1976 aveva già verificato che gli estratti di questa pianta erano in grado di attaccare e distruggere le cellule maligne del cancro. Questo studio era però stato archiviato come un rapporto interno e mai reso pubblico.<br />
<br />
Nonostante queste proprietà siano state scoperte già nel 1976, non è mai stato condotto uno studio su esseri umani, quindi nessuna sperimentazione a doppio cieco e altri test per verificare il valore del trattamento tale da essere pubblicato sulle riviste mediche e quindi universalmente accettato come terapia. In ogni caso, la graviola ha dimostrato di poter distruggere le cellule del cancro in altri 20 studi di laboratorio. Il più recente, condotto dalla Catholic University of South Corea agli inizi del 2001, ha rivelato che due composti estratti dai semi della graviola hanno mostrato una “citotossicità selettiva comparabile all’Adramycin” (un farmaco comunemente usato nella chemioterapia) per le cellule del cancro al colon e al seno, lasciando contemporaneamente intatte le cellule sane, al contrario di quello che si verifica con la chemioterapia.<br />
<br />
In un altro studio, pubblicato sul Journal of Natural Products, ha dimostrato che la graviola non è solo confrontabile con l’Adriamicina, ma la supera clamorosamente negli studi di laboratorio. Un composto della pianta ha distrutto selettivamente le cellule cancerose del colon con una potenza 10.000 (diecimila!) volte superiore a quella dell’Adriamicina.<br />
<br />
Anche i ricercatori della Purdue University hanno riscontrato che gli estratti delle foglie di graviola hanno eliminato le cellule del cancro in almeno sei tipi di tumore e sono state particolarmente efficaci contro le cellule del cancro alla prostata e del pancreas (!). Secondo un altro studio, sempre della Purdue University, estratti di questa pianta hanno isolato e distrutto le cellule del cancro al polmone.<br />
<br />
Quindi, le domande più ovvie saranno: perché sono stati condotti solo studi di laboratorio e non sono state diffuse notizie così incoraggianti? Per il motivo già accennato all’inizio: non essendoci la possibilità di profitti derivanti dalla vendita di un brevetto di un medicinale chimico, nessuna compagnia farmaceutica investirà enormi risorse finanziarie per uno studio appropriato. Purtroppo questa è una realtà comune a gran parte delle terapie naturali.<br />
<br />
Incoraggiata da questi test di laboratorio, la Rain Tree Nutrition ha condotto ulteriori ricerche, anche con l’aiuto delle tribù dell’Amazzonia, per raccogliere e far riprodurre questa pianta. Oltre ad aver reso disponibile un preparato contenente la sola graviola, questa azienda ha sviluppato un prodotto chiamato N-TENSE che contiene il 50% di graviola ed il restante 50% una miscela di sei erbe con riconosciute proprietà anticancro: Bitter melon (Mormodica charantia), Esphinheira Santa (Maytenus illicifolia), Mullaca (Physalis angulata), Vassourinha (Scoparia dulcis), Mutamba (Guazuma ulmifolia), Cat’s Claw – Unghia di gatto (Uncaria tomentosa).<br />
<br />
<br />
Mentre la gran parte delle ricerche sulla graviola sono focalizzate sulle sue capacità anticancro, la pianta è usata da secoli dalla medicina popolare del Sud America per trattare un sorprendente numero di disturbi fra i quali:<br />
ansia, ipertensione, influenza, tigna, scorbuto, malaria, eruzioni cutanee, nevralgia, dissenteria, artriti e reumatismi, palpitazioni, nervosismo, insonnia, diarrea, febbre, nausea, foruncoli, dispepsia, spasmi muscolari, ulcera.<br />
<br />
Non ci sono dubbi che un ammalato di cancro dovrebbe poter conoscere tutte le opzioni di trattamento disponibili. La graviola potrebbe fornire l’aiuto necessario e forse determinante per sconfiggere la malattia, oltretutto, essendone stata riscontrata l’assoluta assenza di tossicità, senza sopportare i pesanti effetti collaterali provocati dai vari trattamenti farmacologici. <br />
<br />
Estratto da:<br />
ISTITUTO delle SCIENZE delle SALUTE<br />
Gennaio 2001 Vol.5, n. 7V.Rhttp://www.blogger.com/profile/09260949713560980576noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6647868651151800831.post-22023942003903748042012-10-05T06:50:00.000-07:002019-12-29T08:22:20.859-08:00I MIRTILLI RIDUCONO IL TUMORE IN QUATTRO SETTIMANE<!-- Global site tag (gtag.js) - Google Analytics -->
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<br />
I mirtilli, ma in generale i frutti di bosco, riducono abbastanza velocemente la massa dei tumori, come dimostrato recentemente da una ricerca australiana.<br />
<br />
Nei test effettuati, si è visto che i mirtilli hanno diminuito la massa del tumore di circa un quarto in due settimane e ora i trials prevedono di verificare come il bere un bicchiere o due al giorno di succo o mangiare direttamente la frutta (non disponibile tutto l’anno) possa trattare o prevenire lo sviluppo dei tumori.<br />
<br />
Il dottor Jas Singh, che ha guidato il team di ricerca della Sydney University, ha intrapreso dei test per verificare l’efficacia nella soppressione dello sviluppo delle cellule tumorali in vitro e in topi da laboratorio con il cancro alla prostata indotto. Dopo solo due settimane di acqua e sciroppo di mirtillo puro i tumori si sono ristretti (diminuzione volumetrica) di circa il 25%.<br />
<br />
Il mirtillo sembra essere sempre più un rimedio naturale efficace e utile sia agli occhi che in oncologia. E poi cosa c’è di meglio che mangiare una macedonia a base di frutti di bosco?<br />
<br />
<b>Estratto di broccoli contro il tumore</b><br />
<br />
<a href="http://www.bioblog.it/wp-content/uploads/2007/10/estratto_broccoli_tumore.jpg"><img alt="" border="0" src="https://www.bioblog.it/wp-content/uploads/2007/10/estratto_broccoli_tumore.jpg" style="cursor: hand; cursor: pointer; float: left; margin: 0 10px 10px 0; width: 400px;"></a><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Per essere belli dentro e sani fuori d’ora in avanti bisognerà mangiare e nello stesso tempo spalmare sulla pelle i broccoli.<br />
<br />
Secondo uno studio da poco pubblicato dal professor Paul Talalay e dal suo collega Jed Fahey, applicazioni locali dell’estratto di broccolo riducono il rischio di sviluppare il cancro della pelle associato all’infiammazione indotta dalla lunga esposizione ai raggi UV.<br />
<br />
In questo senso l’estratto di broccoli -che non è un filtro solare- non previene le scottature, ma una volta assorbito dalla pelle va ad agire stimolando certi enzimi protettivi che aiutano le cellule a difendersi dai danni causati dai raggi UV.<br />
<br />
Il principio attivo, individuato dall’équipe già 15 anni fa, si chiama sulforaphane ed è in grado di indurre l’apoptosi delle cellule specificatamente cancerogene e pertanto potrebbe essere impiegato con successo anche nella cura di altre forme tumorali<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<b>Il calore può sconfiggere le cellule tumorali</b><br />
<br />
<br />
<a href="http://www.bioblog.it/wp-content/uploads/2007/11/terapia_ipotermica_cancro.jpg"><img alt="" border="0" src="https://www.bioblog.it/wp-content/uploads/2007/11/terapia_ipotermica_cancro.jpg" style="cursor: hand; cursor: pointer; float: left; margin: 0 10px 10px 0; width: 200px;"></a><br />
<br />
Nel 1947, un biochimico italiano, Pavese, aveva dimostrato che le cellule tumorali coltivate in laboratorio sopravvivono meno delle cellule normali quando si aumenta la loro temperatura. Esattamente tra i 42-43°C, abbiamo il picco del numero di cellule tumorali morte. Quindi, per terapia ipertermica o ipertermia si intende il riscaldamento controllato di tessuti biologici a temperature superiori a quella fisiologica, al fine di produrre un effetto citotossico diretto e di inibire la proliferazione di cellule tumorali, agendo nella sintesi del DNA e quindi attiva particolarmente in fase di mitosi.<br />
<br />
Le tecniche ovviamente sono molte e diverse tra loro, dipende dal tipo di tumore perché non tutte agiscono e funzionano nello stesso modo.<br />
<br />
Tra queste la più diffusa è quella che utilizza campi elettromagnetici. Attualmente si usa la frequenza di 13,56 MHz, che permette di ottenere un riscaldamento in profondità dei tessuti trattati in modo non invasivo e perché gli effetti collaterali sono praticamente vicini allo zero, per quanto ci sia un margine di rischio come in tutte le cose.<br />
<br />
Per avere informazioni esiste <a href="http://www.assie.it/italiano/assie.php?var=associazione/main">l’Associazione Europea di Ipertermia</a> (Assie) da contattare.<br />
<br />
<b><a href="http://www.shmyl.com/zwyoson">informati sui rimedi naturali</a></b><a href="http://www.ilgiardinodeilibri.it/cop/n/nuovo_guarire_natura.jpg"><img alt="" border="0" src="https://www.ilgiardinodeilibri.it/cop/n/nuovo_guarire_natura.jpg" style="cursor: hand; cursor: pointer; float: left; margin: 0 10px 10px 0; width: 200px;"></a><br />
<br />
La menopausa non è una malattia, tuttavia può comportare tali disagi da risultare un'età molto difficile nella vita di una donna.<br />
Questo periodo si carica inoltre di significati psicologici, culturali e sociali che complicano le sue oggettive problematiche.<br />
Molte, però, sono le risorse che permettono alle donne di vivere la menopausa con serenità. Una delle principali è un'alimentazione mirata che combatta i disagi e i rischi dell'età: le vampate di calore, i disturbi cardiovascolari, l'osteoporosi, l'aumento di peso.<br />
Questo libro indica gli alimenti più efficaci e le diete migliori. <br />
<br />
Lo trovi in: <br />
<br />
<a href="http://www.shmyl.com/zwyoson"> Alimentazione e salute</a><br />
<a href="http://www.shmyl.com/zwyoson"> Menopausa</a><br />
<a href="http://www.shmyl.com/zwyoson">Salute della donna</a><br />
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<b>Bere tè aiuta contro l’osteoporosi</b><br />
<a href="http://www.bioblog.it/wp-content/uploads/2007/10/degenerazione-ossa.jpg"><img alt="" border="0" src="https://www.bioblog.it/wp-content/uploads/2007/10/degenerazione-ossa.jpg" style="cursor: hand; cursor: pointer; float: left; margin: 0 10px 10px 0; width: 200px;"></a><br />
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<br />
<br />
Dei ricercatori australiano hanno pubblicato un articolo sull’American Journal of Clinical Nutrition nel quale si evince che bere tè regolarmente aiuta a ridurre il rischio del riassorbimento osseo dovuto all’età.<br />
<br />
L’attività di ricerca è consistita nell’analizzare donne tra i 70 e gli 80 anni di età per un periodo di 5 anni per valutare l’efficacia degli integratori di calcio e gli effetti dell’osteoporosi.<br />
Il risultato è stato che le donne assidue bevitrice di tè verde e nero (gli altri tipi di tè sembrano non avere i medesimi effetti) mostrano una maggiore densità ossea e una migliore organizzazione dei minerali rispetto alle non bevitrici.<br />
<br />
Tuttavia i ricercatori non possono determinare quante tazze di tè occorre bere al giorno per rinforzare le ossa.<br />
<br />
Nell’immagine sopra, si nota a sinistra un osso sano e a destra un osso degenerato affetto da osteoporosi: la parte trabecolare appare diminuita e più fragile.<br />
<a href="http://www.shmyl.com/zwyoson"> piu' info </a><br />
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<a href="http://www.ilgiardinodeilibri.it/cop/o/osteoporosi.jpg"><img alt="" border="0" src="https://www.ilgiardinodeilibri.it/cop/o/osteoporosi.jpg" style="cursor: hand; cursor: pointer; float: left; margin: 0 10px 10px 0; width: 200px;"></a>V.Rhttp://www.blogger.com/profile/09260949713560980576noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6647868651151800831.post-18662587663309515782010-12-16T05:45:00.000-08:002019-12-29T08:22:02.081-08:00CANCRO COSA SAPERE<!-- Global site tag (gtag.js) - Google Analytics -->
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<br />
<b><b>La sofferenza di qualcuno é la sofferenza di tutti, la gioia di uno é la gioia di tutti. <br /><br />dal Codice Etico del Nativi Americani</b></b><b></b><br />
<br />
IL DIRITTO DI POTER SCEGLIERE <br />
QUELLO CHE E' MIGLIORE PER NOI<br />
<br />
<br />
Questo Blog è nato per tutti coloro che rivendicano il sacrosanto diritto di poter scegliere le terapie naturali per i propri problemi di salute. E' nato per tutti coloro che sono stufi di subire sulla propria pelle le scelte imposte alla medicina ufficiale dalle multinazionali farmaceutiche.Chiedendo a gran voce il diritto "DI CURARSI IN MANIERA NATURALE" ma sopratutto di avere CHIAREZZA sulle cure efettive .Di seguito troverete alcuni spunti interessanti a questo scopo<br />
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LE TERAPIE ALTERNATIVE PIU' CONOSCIUTE <br />
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<a href="http://www.mednat.org/cancro/balla_ricerca_cancro.htm">VITAMINA B17</a><br />
<a href="http://www.curenaturalicancro.org/">CURE NATURALI</a><br />
<a href="http://www.shmyl.com/imyoson">GRATIS UN LIBRO SULL'ARGOMENTO DEL DOTTOR NACCI</a><br />
<a href="http://www.curenaturalicancro.org/terapia_simoncini.htm">TERAPIA DEL DOTTORE SIMONCINI</a><br />
<a href="http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/ad00_09i.htm">HO VINTO IL CANCRO </a><br />
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<a href="http://bp2.blogger.com/_HCKG3Gb1KSk/R2BVlUS7ngI/AAAAAAAAAHs/mxsvGRThbn4/s1600-h/ac2.gif"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5143204874048740866" src="https://bp2.blogger.com/_HCKG3Gb1KSk/R2BVlUS7ngI/AAAAAAAAAHs/mxsvGRThbn4/s400/ac2.gif" style="cursor: hand; cursor: pointer; float: right; margin: 0 0 10px 10px;"></a><br />
<b></b><a href="http://www.argento-colloidale.info/">APPARECCHI FAI DA TE </a><br />
<b>Cos'è l'Argento colloidale</b><br />
<br />
<b>Che cos'è l'Argento colloidale?</b><br />
<br />
I colloidi sono le più piccole particelle nelle quali può essere scissa la materia senza che perda le sue proprietà individuali.<br />
E la scissione in particelle microscopiche comporta un'enorme aumento della superficie totale e quindi dell'effetto terapeutico, oltre che aumentare in modo significativo la possibilità di penetrazione nell'organismo.<br />
<br />
<br />
<br />
<b>Qual'è il meccanismo d'azione dell'Argento Colloidale?</b><br />
<br />
L'argento colloidale agisce come un catalizzatore e blocca un'enzima di cui i batteri, i funghi ed i virus hanno bisogno per vivere. Gli agenti infettivi non hanno la possibilità di sviluppare dei meccanismi di difesa verso l'argento colloidale.<br />
Secondo il Dr Robert O. Becker, noto scienziato dell' Università USA di Syracuse ed autore del libro "The body electric", se si somministra l'Argento colloidale, si uccidono tutti i microorganismi patogeni anche se antibiotico-resistenti.<br />
<br />
<br />
<b><br />Indicazioni</b><br />
<br />
L'Argento colloidale è capace di distruggere circa 650 agenti infettivi. Più avanti si trovano le indicazioni specifiche.<br />
<br />
<br />
<br />
<b>Come si usa l'Argento Colloidale?</b><br />
<br />
Un particolare vantaggio dell'argento colloidale è il suo uso universale, infatti può essere usato per qualsiasi malattia senza effetti collaterali. <br />
<br />
Per l'applicazione topica è indicato nelle malattie cutanee come: l'acne, le verruche, le lesioni aperte come le ulcere, l'herpes, la psoriasi, le micosi, eccetera.<br />
<br />
Per la terapia sistemica l'Argento colloidale viene usato per via orale. <br />
Esso non comporta alcun problema poiché non ha sapore. La terapia per via orale è indicata, per esempio, nelle infezioni parassitarie e micotiche (candida), virali e batteriche, nella stanchezza cronica ed in molte altre malattie.<br />
<a href="http://www.argento-colloidale.info/html/index2.htm">continua.........</a><br />
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<b></b><a href="http://www.ilmagnesiochecura.org/">CURARSI CON IL MAGNESIO</a><br />
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<a href="http://bp3.blogger.com/_HCKG3Gb1KSk/R18fR0S7neI/AAAAAAAAAHc/q2_HKPXA5H0/s1600-h/cornucopia.gif"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5142863690436681186" src="https://bp3.blogger.com/_HCKG3Gb1KSk/R18fR0S7neI/AAAAAAAAAHc/q2_HKPXA5H0/s400/cornucopia.gif" style="cursor: hand; cursor: pointer;"></a><br />
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<b><a href="http://www.arnoldehret.it/">IL SISTEMA DI GUARIGIONE DELLA DIETA SENZA MUCO</a></b><br />
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<a href="http://bp3.blogger.com/_HCKG3Gb1KSk/R18gM0S7nfI/AAAAAAAAAHk/P-cd-hoG0N4/s1600-h/Ehret.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5142864704048963058" src="https://bp3.blogger.com/_HCKG3Gb1KSk/R18gM0S7nfI/AAAAAAAAAHk/P-cd-hoG0N4/s400/Ehret.jpg" style="cursor: hand; cursor: pointer; float: left; margin: 0 10px 10px 0;"></a><br />
<br />
<b>Chi era Arnold Ehret</b><br />
<br />
<br />
Prof. Arnold Ehret <br />
Il Prof. Arnold Ehret, Originatore e Maestro del Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco nacque il 27 Luglio 1866.<br />
<br />
Era destinato fin dalla sua giovane età a svolgere la sua missione umanitaria come medico. Il fatto che soffrisse di una malattia dichiarata incurabile da eminenti medici di quel tempo e una sentenza di morte che gli fu messa davanti agli occhi, servirono solo a risvegliare lo spirito indomabile che più tardi risultò essere la caratteristica prominente di questo magnifico uomo.<br />
<br />
La sua risolutezza nel curare se stesso ebbe così tanto successo che fu praticamente forzato dai suoi sfortunati simili sofferenti ad aiutarli a riguadagnare la salute.<br />
<br />
Si potrebbe dire anche che era scontato che il Professor Ehret sarebbe diventato medico perché suo padre era un veterinario così di successo che i suoi vicini spesso chiedevano il suo aiuto per i loro malanni. Anche suo nonno era un medico e il destino decretò che Arnold Ehret dovesse seguire le loro orme.<br />
<br />
La vasta conoscenza sul soggetto della salute é stata acquisita da Ehret per diretto contatto con migliaia di persone sofferenti che guarirono nella sua clinica, molti dei quali da cosiddette malattie incurabili. La sua chiarezza di espressione, la vigorosa, logica esposizione dei fatti alla sua maniera convincente e comprensibile é sufficiente per provare che la sua mente non era ostruita da qualsiasi interferenza meccanica.<br />
<br />
Il suo lavoro fu sempre il suo ideale. Nessun pensiero di considerazioni economiche prevalse nella sua mente, perché le sue necessità erano eccezionalmente poche.<br />
<br />
Fu un Maestro che praticava quello che predicava e il suo modo di vivere estremamente frugale non gli recava preoccupazioni economiche. Impavido nel parlare e nello scrivere e riconoscendo nella Natura il suo giudice inappellabile, Arnold Ehret si muoveva fra gli uomini distinto dalla moltitudine, eppure portando solo benevolenza e amore ai suoi simili.<br />
<br />
Chi lo conosceva lo onorava e rispettava, chi diventava intimamente familiare lo amava.<br />
<br />
Arnold Ehret era animalista e vegano.<br />
<br />
<br />
<br />
Che cos'è Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco<br />
<br />
<br />
Un sistema è una serie di procedure o metodi per compiere determinate azioni che portano ad un preciso risultato. <br />
<br />
In questo caso il risultato voluto è la guarigione. Occorre però stabilire che cos'è la guarigione. La definizione che noi conosciamo è quella fornita dalla medicina ufficiale e cioè scomparsa dei sintomi . Una persona ha il mal di schiena, il medico gli dà una pomata da spalmare sulla parte dolorante e il dolore se ne va. Salvo per poi tornare la prossima volta, in una condizione di cronicità, alleviata temporaneamente somministrando altri farmaci sotto forma di pomate, pillole, supposte, iniezioni, ecc. <br />
<br />
Quella non è una guarigione, per i veri ricercatori della salute, ma la soppressione dei sintomi di una causa che non è stata rimossa e che quindi prima o poi si manifesterà di nuovo con altri o identici sintomi negli stessi punti o, se non gli è permesso da sostanze chimiche introdotte, in un'altra parte del corpo. Ne puoi stare certo! <br />
<br />
La definizione di guarigione che appartiene al contesto della Dieta Senza Muco è questa: <br />
<br />
Il processo naturale con il quale il corpo ripara se stesso . <br />
<br />
Il traguardo della dieta è un corpo che ripara se stesso e lo raggiunge rimuovendo gradualmente tutti gli impedimenti, i depositi di materiali fermentati, le tossine, i veleni, le sostanze chimiche estrane, il muco e tutto quanto non appartiene alla composizione naturale del corpo. I germi, batteri o virus, comunque si voglia chiamarli, non attecchiscono in un terreno fisiologico pulito, semplicemente transitano. <br />
<br />
Cosa significa Senza Muco ? Significa una dieta che utilizza cibi che non creano muco. Il muco qui ha un valore più esteso di quello comunemente noto come secrezione fluida nasale o secrezione protettiva della membrana intestinale. Con quel termine si accomunano tutte quelle sostanze vischiose come colesterolo, catarro, flemma, ecc., molto irriverente per la precisa distinzione che la scienza ha per ognuno di questi termini, ma nella Dieta Senza Muco è irrilevante. <br />
<br />
Infatti il muco è un soggetto trattato in modo esteso da Ehret, in quanto si lega ai cibi inadatti incistandosi nel colon e da lì inserendosi in tutti gli organi del corpo. <br />
<br />
Con il passare degli anni, la situazione peggiora e il nostro ventre diventa come il vaso di Pandora che conteneva tutti i vizi. Il nostro vaso contiene la causa di malattie che periodicamente, e poi tutte insieme ci colpiscono. Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco, rimuove quell'indesiderabile fardello e molto di più. A quel punto il corpo inizia a guarire se stesso, come intendeva Ippocrate.<br />
<br />
La Dieta Senza Muco è anche una dieta per chi è sano e vuole restare tale. I principi che si apprendono se applicati ci permettono di avere una vita attiva ed energica, libera dagli avvelenamenti a cui tutti purtroppo in maggior o minor misura siamo oggi soggetti.<b><a href="http://www.arnoldehret.it/">piu'info.................</a></b><br />
<br />
<b>Il Metodo Kousmine Classico</b><br />
La dottoressa Catherine Kousmine (1904-1992), medico di origine russa e naturalizzata svizzera, nei suoi quarant’anni di vita professionale ha elaborato ed applicato un proprio metodo per il mantenimento della salute e per la prevenzione e la cura delle malattie degenerative quali cancro, malattie neurologiche, malattie autoimmuni.<br />
<br />
Le malattie degenerative sono malattie diverse per le loro forme e aspetti, ma simili fra loro per un rapporto diretto con una diminuzione generale e progressiva dell’immunità dell’individuo. <br />
<br />
Secondo il metodo Kousmine i nostri errori alimentari sono la causa principale delle malattie che ci affliggono; la correzione di questi errori, il riequilibrio delle funzioni di assimilazione ed evacuazione, la volontà di modificare le proprie abitudini di vita permettono di conservare la buona salute e di ottenere dei risultati sorprendenti nella lotta contro le malattie degenerative.<br />
<br />
La doppia attività professionale della dottoressa Kousmine, come ricercatrice in laboratorio e come medico in contatto con i malati, le ha permesso di elaborare con tenacia e rigore scientifico le linee di un metodo in cui l’alimentazione viene impiegata come terapia per ristabilire un sano equilibrio dell’organismo umano, minacciato o distrutto dagli elementi tossici ed inquinanti del mondo moderno.<br />
<br />
Il metodo Kousmine cura, spesso con esito decisivo, un’ampia gamma di malattie, in pratica tutte quelle legate ad un funzionamento scarso o difettoso o eccessivo del sistema immunitario.<br />
<br />
Tuttavia, oggi il semplice cambiamento dell’alimentazione non costituisce da solo un mezzo sufficiente per risolvere malattie gravi sviluppate già da tempo.<br />
<br />
Quindi, è necessario associare alla nuova alimentazione una serie di soluzioni che ne completino l’azione: l’insieme di queste soluzioni costituiscono i quattro pilastri del metodo Kousmine, ai quali può aggiungersene un quinto dato dall’immunomodulazione, in grado di agire solo dopo alcuni mesi di preparazione.<br />
<br />
<b> PRIMO PILASTRO: UNA SANA ALIMENTAZIONE</b><br />
<br />
Le modifiche apportate alla nostra alimentazione negli ultimi cinquant’anni sono, secondo la dott. Kousmine, concause del peggioramento generale della salute umana, che vede una costante crescita di malattie degenerative e dell’instaurarsi di gravi patologie già in giovane età.<br />
<br />
Sono infatti gradualmente scomparsi dalla tavola alcuni alimenti indispensabili alla salvaguardia della nostra salute quali i cereali completi, gli oli spremuti a freddo e ricchi di acidi grassi insaturi. Da qui il manifestarsi di carenze croniche a livello di alcune vitamine (gruppo B ed F) e oligoelementi.<br />
<br />
Al contrario, alcuni elementi non indispensabili per l’organismo hanno visto il proprio consumo moltiplicarsi vertiginosamente: le proteine di origine animale, lo zucchero, i grassi animali, responsabili sia di sovraccarichi che di carenze (troppe proteine e grassi causano una fuga di vitamina B12 e calcio).<br />
<br />
<b>SECONDO PILASTRO: L’APPORTO SUPPLEMENTARE DI VITAMINE ED OLIGOELEMENTI</b><br />
<br />
E’ necessario fornire all’organismo quell’insieme di vitamine ed oligoelementi che la sola alimentazione, per quanto sana, non può garantire nella giusta quantità.<br />
<br />
Bisogna tenere presente che un organismo la cui alimentazione è sbagliata da parecchi anni presenta notevoli carenze che richiedono l’apporto supplementare di diverse vitamine ed oligoelementi. <br />
Inoltre, nelle malattie l’organismo ha un maggior bisogno di detti elementi per essere in grado di combatterle.<br />
Gli integratori alimentari sono pertanto fondamentali nelle dosi e qualità da stabilirsi caso per caso secondo parere medico. <br />
<br />
<b>TERZO PILASTRO: L’IGIENE INTESTINALE</b><br />
<br />
L’igiene intestinale è fondamentale per mantenersi in buona salute.<br />
L’alimentazione troppo ricca di zuccheri e proteine ha alterato la normale flora intestinale favorendo lo sviluppo di una flora di putrefazione patogena che aggredisce l’organismo attraverso le tossine in essa contenute.<br />
Tale situazione ha delle ripercussioni sullo stato generale dell’organismo e aggrava le malattie mettendo in seria difficoltà il sistema immunitario. <br />
In tal modo, in un soggetto malato la sola correzione del regime alimentare non è più sufficiente ed è necessario ricorrere ad una pulizia profonda ed efficace mediante enteroclismi e l’Idrocolonterapia.<br />
<br />
<b>QUARTO PILASTRO: COMBATTERE L’ANORMALE ACIDIFICAZIONE DELL’ORGANISMO</b>Combattere l’anormale acidificazione dell’organismo mantenendo una condizione di neutralità è indispensabile per la salute.<br />
<br />
La trasformazione delle sostanze che assorbiamo attraverso l’alimentazione richiede l’intervento di alcuni enzimi attivati da oligoelementi e vitamine. <br />
Se questi vengono a mancare a causa di un’alimentazione carente, la suddetta trasformazione non può avvenire correttamente e ciò provoca un eccesso di acidità.<br />
<br />
Un eccesso di acidità nei tessuti a sua volta altera i processi vitali del nostro organismo, che per funzionare in maniera corretta ed efficiente richiede condizioni di neutralità (il pH è stabile sul valore 7; ricordiamo che il pH rappresenta l’unità di misura del grado di acidità o di alcalinità di un liquido).<br />
L’organismo se reso più fragile da tale squilibrio presenta una maggiore sensibilità alle infezioni ed alle malattie.<br />
<br />
La misurazione del pH urinario (per esempio acquistando in farmacia le cartine tornasole) consente di individuare l’eccesso di acidificazione, che è importante e possibile correggere assumendo cibi non acidi e, se ciò non bastasse, assumendo giornalmente una certa quantità di citrati alcalini in polvere.<br />
<br />
QUINTO PILASTRO: LA CURA DEI VACCINI<br />
<br />
Non è usata per ogni caso, ma viene utilizzata a giudizio del medico per riequilibrare il sistema immunitario, regolarizzandone le reazioni. <br />
I vaccini vengono prodotti da laboratori specializzati a partire dal sangue del malato.<br />
<br />
<a href="http://www.kousmine.it/articolo.php?id=5">continua.............</a><br />
<br />
<a href="http://bp2.blogger.com/_HCKG3Gb1KSk/R2G8cES7niI/AAAAAAAAAH8/Gia8jygcF_A/s1600-h/graviola1.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5143599439809322530" src="https://bp2.blogger.com/_HCKG3Gb1KSk/R2G8cES7niI/AAAAAAAAAH8/Gia8jygcF_A/s400/graviola1.jpg" style="cursor: hand; cursor: pointer; float: right; margin: 0 0 10px 10px;"></a><br />
<br />
<br />
<b>Graviola E Cancro</b><br />
Graviola e cancro: la ricerca e la disinformazione<br />
Una grande compagnia farmaceutica era quasi riuscita a far passare sotto silenzio una sbalorditiva ricerca su un anti-cancro naturale<br />
Alcuni tipi di cancro (colon, seno, prostata,ecc) sconfitti da una miracolosa pianta dell’ Amazzonia che è risultata essere 10.000 volte più potente di alcuni farmaci chemioterapici<br />
<br />
<br />
Da oggi il futuro del trattamento del cancro e le possibilità di sopravvivenza sembrano molto più promettenti che mai. Il merito va ad una pianta che cresce in Amazzonia, nelle foreste pluviali del sud America: la GRAVIOLA (Annona muricata). Molto probabilmente fra non molto tempo potremo cambiare opinione sulle possibilità di sconfiggere il cancro. Dagli estratti di questa potente pianta potrà essere possibile:<br />
<br />
Sconfiggere il cancro in tutta sicurezza con una terapia completamente naturale che non provoca nausea, perdita di peso e di capelli.<br />
Proteggere il sistema immunitario ed evitare infezioni fatali.<br />
Sentirsi più forti e sani durante tutto il corso del trattamento.<br />
Aumentare la propria energia e migliorare l’aspettativa di vita.<br />
<br />
Una grande e conosciuta industria farmaceutica statunitense per più di sette anni ha studiato e testato in laboratorio le proprietà della graviola. Non essendo riuscita a isolare e duplicare in una formula chimica brevettabile i due più potenti componenti della pianta e quindi non potendo trarre grandi profitti dalla vendita di un farmaco, l’azienda ha abbandonato il progetto evitando di rendere pubblico il risultato della ricerca. Siccome non si possono brevettare le sostanze naturali (giustamente, la natura appartiene a tutti, non se ne possono brevettare le meraviglie), uno studio clinico che comporta investimenti per milioni di dollari deve avere poi un suo ritorno economico dalla vendita dei prodotti; nessuna casa farmaceutica condurrà mai degli studi su sostanze che poi chiunque potrebbe coltivare o raccogliere per preparare il proprio rimedio personale. <br />
<br />
Fortunatamente uno dei ricercatori di quella compagnia, pur condividendone gli obiettivi di profitto, non poteva accettare la decisione di nascondere al mondo questo unico killer del cancro. Fu così che ascoltando la sua coscienza e rischiando la carriera decise di contattare e informare la Raintree Nutrition, una compagnia statunitense che si dedica alla ricerca, al raccolto e alla riforestazione di piante ed erbe nell’Amazzonia. La sua presidente è riuscita a guarire da una rara forma di leucemia proprio grazie alle piante della foresta pluviale.<br />
<br />
Durante le sue ricerche la Raintree Nutrution ha scoperto che anche il NATIONAL CANCER INSTITUTE (NCI) nel 1976 aveva già verificato che gli estratti di questa pianta erano in grado di attaccare e distruggere le cellule maligne del cancro. Questo studio era però stato archiviato come un rapporto interno e mai reso pubblico.<br />
<br />
Nonostante queste proprietà siano state scoperte già nel 1976, non è mai stato condotto uno studio su esseri umani, quindi nessuna sperimentazione a doppio cieco e altri test per verificare il valore del trattamento tale da essere pubblicato sulle riviste mediche e quindi universalmente accettato come terapia. In ogni caso, la graviola ha dimostrato di poter distruggere le cellule del cancro in altri 20 studi di laboratorio. Il più recente, condotto dalla Catholic University of South Corea agli inizi del 2001, ha rivelato che due composti estratti dai semi della graviola hanno mostrato una “citotossicità selettiva comparabile all’Adramycin” (un farmaco comunemente usato nella chemioterapia) per le cellule del cancro al colon e al seno, lasciando contemporaneamente intatte le cellule sane, al contrario di quello che si verifica con la chemioterapia.<br />
<br />
In un altro studio, pubblicato sul Journal of Natural Products, ha dimostrato che la graviola non è solo confrontabile con l’Adriamicina, ma la supera clamorosamente negli studi di laboratorio. Un composto della pianta ha distrutto selettivamente le cellule cancerose del colon con una potenza 10.000 (diecimila!) volte superiore a quella dell’Adriamicina.<br />
<br />
Anche i ricercatori della Purdue University hanno riscontrato che gli estratti delle foglie di graviola hanno eliminato le cellule del cancro in almeno sei tipi di tumore e sono state particolarmente efficaci contro le cellule del cancro alla prostata e del pancreas (!). Secondo un altro studio, sempre della Purdue University, estratti di questa pianta hanno isolato e distrutto le cellule del cancro al polmone.<br />
<br />
Quindi, le domande più ovvie saranno: perché sono stati condotti solo studi di laboratorio e non sono state diffuse notizie così incoraggianti? Per il motivo già accennato all’inizio: non essendoci la possibilità di profitti derivanti dalla vendita di un brevetto di un medicinale chimico, nessuna compagnia farmaceutica investirà enormi risorse finanziarie per uno studio appropriato. Purtroppo questa è una realtà comune a gran parte delle terapie naturali.<br />
<br />
Incoraggiata da questi test di laboratorio, la Rain Tree Nutrition ha condotto ulteriori ricerche, anche con l’aiuto delle tribù dell’Amazzonia, per raccogliere e far riprodurre questa pianta. Oltre ad aver reso disponibile un preparato contenente la sola graviola, questa azienda ha sviluppato un prodotto chiamato N-TENSE che contiene il 50% di graviola ed il restante 50% una miscela di sei erbe con riconosciute proprietà anticancro: Bitter melon (Mormodica charantia), Esphinheira Santa (Maytenus illicifolia), Mullaca (Physalis angulata), Vassourinha (Scoparia dulcis), Mutamba (Guazuma ulmifolia), Cat’s Claw – Unghia di gatto (Uncaria tomentosa).<br />
<br />
<br />
Mentre la gran parte delle ricerche sulla graviola sono focalizzate sulle sue capacità anticancro, la pianta è usata da secoli dalla medicina popolare del Sud America per trattare un sorprendente numero di disturbi fra i quali:<br />
ansia, ipertensione, influenza, tigna, scorbuto, malaria, eruzioni cutanee, nevralgia, dissenteria, artriti e reumatismi, palpitazioni, nervosismo, insonnia, diarrea, febbre, nausea, foruncoli, dispepsia, spasmi muscolari, ulcera.<br />
<br />
Non ci sono dubbi che un ammalato di cancro dovrebbe poter conoscere tutte le opzioni di trattamento disponibili. La graviola potrebbe fornire l’aiuto necessario e forse determinante per sconfiggere la malattia, oltretutto, essendone stata riscontrata l’assoluta assenza di tossicità, senza sopportare i pesanti effetti collaterali provocati dai vari trattamenti farmacologici. <br />
<br />
Estratto da:<br />
ISTITUTO delle SCIENZE delle SALUTE<br />
Gennaio 2001 Vol.5, n. 7V.Rhttp://www.blogger.com/profile/09260949713560980576noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6647868651151800831.post-70294926254548679452010-12-16T05:39:00.000-08:002019-12-29T08:22:28.698-08:00GRAVIOLA E CANCRO<!-- Global site tag (gtag.js) - Google Analytics -->
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Informazioni sulla Graviola - Annona muricata<br />
<br />
ISTITUTO delle SCIENZE delle SALUTE<br />
Bollettino per i membri di gennaio 2001 Vol.5, n. 7<br />
<br />
Le società farmaceutiche investono miliardi di dollari sulle sbalorditive ricerche sul naturale killer del cancro. <br />
<br />
Il cancro del seno e del colon vinti col miracoloso albero dell'Amazzonia, che è stato trovato 10.000 volte più forte della chemioterapia.<br />
<br />
Sin dall'inizio del 1996, l'Istituto delle Scienze sulla Salute ha indagato in tutto il mondo per trovare informazioni dalle poche persone che vi hanno avuto accesso o ne hanno sentito parlare. <br />
E qualche volta, scopriamo trasalendo che anche nel nostro consiglio ci sono medici che agiscono illegalmente. <br />
<br />
Due mesi fa, siamo venuti a conoscenza di uno stupefacente albero dell'Amazzonia che combatte il cancro,tramite la rete dell'HSI che ci ha letteralmente scioccato.<br />
<br />
Oggi, il futuro del trattamento del cancro e le possibilità di sopravvivenza è più che una promessa. <br />
C'è un albero guaritore che cresce nel profondo della foresta pluviale dell'Amazzonia nel Sud America, che potrebbe letteralmente cambiare te, il tuo medico, e la possibilità che rimane al mondo di credere alla cura del cancro. Dagli estratti di questa potente pianta, ora può essere possibile: <br />
vincere il cancro sicuramente e definitivamente con una terapia tutta naturale che non causa nausea, perdita di peso, e perdita di capelli, <br />
proteggere il tuo sistema immunitario ed eludere le infezioni mortali, <br />
trovare forza e vitalità nel corso del trattamento, <br />
rinforzare la tua energia e migliorare il vostro modo di vedere la vita.<br />
Da una serie di comunicazioni confidenziali coinvolgenti un ricercatore di una delle più grandi società farmaceutiche americane, questo antico albero dalle proprietà anticancerogene è venuto recentemente alla luce. Malgrado non sia stato ancora testato sull'uomo, l'albero è stato studiato <br />
in più di 20 laboratori di analisi sin dal 1970, ed hanno dimostrato che: <br />
effettivamente individua ed uccide le cellule maligne in 12 differenti tipi di cancro, incluso quello del colon, del seno, della prostata, dei polmoni e del pancreas <br />
è 10.000 volte più potente nell'uccidere le cellule del cancro del colon dell'Adriamicyn, comunemente usato come farmaco nella chemioterapia <br />
selettivamente abbatte ed uccide le cellule cancerogene senza danneggiare le cellule sane, cosa che fa la chemioterapia. <br />
Perché allora non vengono esaltati i benefici di questo trattamento nelle pubblicazioni sulla salute?<br />
Perché non è stato fatto nulla dalla comunità della medicina naturale? E, anche se fosse solo la metà della promessa o come sembra essere, perché tutti gli oncologhi presso i maggiori ospedali non insistono a farlo usare a tutti i pazienti? Specialmente quando si considera che sono state fatte sin dagli inizi del 1990, ricerche indipendenti su larga scala, incluse le ricerche di una delle primarie società farmaceutiche e dell'Istituto Nazionale del Cancro, sull'albero i cui estratti farmaceutici attaccano e distruggono le celle cancerogene con letale precisione. <br />
<br />
Graviola è 10.000 volte più potente nell'uccidere le cellule del cancro del colon dell'Adriamicyn, comunemente usata come farmaco nella chemioterapia. <br />
<br />
La risposta a queste difficili domande si può soltanto dare narrando una storia sconvolgente, da noi scoperta recentemente. Più che altro abbiamo riportato quest' anno come, la storia di questo trattamento contro il cancro, rinforzi la necessità di gruppi come l'HSI e illustra come facilmente le nostre scelte per trattamenti medici sono controllate dal denaro e dal potere. <br />
<br />
Le notizie su questo sorprendente albero sono state vicine ad essere perse per sempre. <br />
Una fonte confidenziale, sulla cui provenienza siamo stati confortati da una conferma indipendente, ha rivelato che miliardi di dollari di una società degli USA, sono stati investiti da circa sette anni per cercare di sintetizzare due dei più potenti farmaci anticancerogeni. <br />
Nel tardo 1990, mettendola sottochiave, questo benconosciuto gigante farmaceutico comincia la ricerca sulla cura del cancro, salvaguardando le sue opportunità di brevettarla e, quindi, di trarne profitto. La ricerca mise in evidenza un leggendario albero guaritore chiamato Graviola. <br />
Parti di questo albero, compresa la corteccia, le foglie, le radici, i frutti, i semi dei frutti, sono state usate per secoli dagli uomini della medicina e dagli Indiani nativi del Sud America per curare le malattie del cuore, l'asma, i problemi esistenziali, e le artriti. Basandosi sulla testimonianza di un piccolo documento scientifico, la società riversò denaro e risorse per provare le proprietà anticancerogene della Graviola rimanendo scioccati dai risultati. <br />
Graviola era un dinamico killer contro il cancro. Ma questa era la storia della Graviola che si avvicinava alla fine. <br />
La società farmaceutica aveva un grande problema. Avevano speso tempo e denaro per anni cercando di creare manufatti che duplicassero due dei più potenti farmaci dell'albero.<br />
Ma avevano preso una cantonata. Non potevano copiare l'originale. E non potevano vendere gli estratti dell'albero guadagnandoci, poiché le leggi federali stabiliscono che le sostanze naturali non possono essere brevettate. Questo sta a significare che la società non ha potuto proteggere i propri interessi sul progetto dove ha speso milioni di dollari e circa sette anni di ricerche. <br />
Come un sogno i grandi profitti svanirono e le prove sulla Graviola subirono una brusca frenata.<br />
Dopo sette frustati anni e senza la speranza di lucrative vendite, la società abbandonò il progetto e rifiutò di pubblicare le sue scoperte in un giornale indipendente. Ma un responsabile delle ricerche lottò contro questa decisione. Mentre comprende la perdita di profitti da parte della società, non può accettare la decisione di nascondere al mondo questo unico killer del cancro.<br />
Seguendo la propria coscienza, e rischiando la propria carriera, contattò la Raintree Nutrition, una società dedita alla raccolta delle piante dell'Amazzonia.<br />
Come risultato, Raintree entrò nell'ingranaggio e cominciò la ricerca dei relativi studi pubblicati sulla Graviola. Si scoprì che numerosi altri gruppi negli USA (insieme a quelli di altre società farmaceutiche) avevano fatto esperimenti in vitro sulla Graviola. "I risultati confortavano le scoperte segrete delle società farmaceutiche; La Graviola fu presentata" come il killer delle cellule cancerogene.<br />
Incoraggiati da questi precoci test di laboratorio, Raintree assunse tribù indiane indigene del Brasile col compito di coltivare e salvaguardare l'albero. Spesero un anno in ricerche e nello sviluppo cominciando ad offrire la Graviola negli USA. <br />
L'Istituto delle Scienze della Salute si trovò per caso, attraverso la Graziola e la Reintree Nutrition, mesi più tardi a fare ricerche su Chanca Piedra, una terapia naturale dell'Amazzonia per i calcoli renali, questa era simile al nostro risultato del settembre 2000. <br />
Nel corso del nostro lavoro, Reintree ci ha evidenziato la Graviola, non ritenendo necessario mettere al corrente il nostro gruppo di esperti di quanto fosse intricata la possibilità di questa potenziale cura del cancro. <br />
<br />
La Graviola rintraccia e distrugge il cancro della prostata, dei polmoni, del seno, del colon e del pancreas.....lasciando vivere le cellule sane. <br />
<br />
Sin da novembre, abbiamo esaminato da vicino tutte le ricerche fatte fino ad oggi sulla Graviola.<br />
E' pubblicato in una delle prime menzione scientifiche fatte negli Usa dall'Istituto Nazionale del Cancro (NCI). Nel 1976, l'NCI incluse la Graviola in un programma di analisi della pianta che mostra come le sue foglie ed i suoi rami attaccano e distruggone effetivamente le cellule maligne. <br />
Ma i risultati facevano parte di un rapporto interno dell'NCI e furono, per molte ragioni, mai rilasciati al pubblico.<br />
Sin dal 1976, si sono ottenuti promettenti risultati sulla lotta al cancro della Graviola.<br />
Comunque, gli estratti dell'albero sono stati testati su pazienti affetti di cancro. Nessuna controprova clinica ai test esiste, e le usuali prove cliniche sono sul tavolo dei principali medici e giornalisti che sono soliti giudicare il valore dei trattamenti. Non di meno, le nostre ricerche hanno scoperto che la Graviola è stata presentata come killer delle cellule nei test in vitro di 20 piccoli laboratori. <br />
Più recenti studi, condotti dall'Università Cattolica del Sud Corea, i primi giorni di quest'anno, rivelano che due farmaci estratti dai semi della Graviola mostrano selezionata citotossicità paragonabile alla Adriamicyn contro le cellule cancerogene del colon e dei polmoni. I farmaci bersagliano ed uccidono le cellule maligne dei polmoni e del colon in un test in vitro, paragonabile al farmaco Adriamicyn, comunemente usato in chemioterapia.<br />
Un altro studio, pubblicato sul Giornale dei Prodotti Naturali, mostra che la Graviola non è "paragonabile alla Adriamicyn", ma drammaticamente come performance dello stesso nei test di laboratorio.<br />
<br />
I risultati mostrano che un farmaco trovato nella Graviola uccide selettivamente le cellule cancerogene, salvaguardando le cellule sane. La chemioterapia indiscriminatamente colpisce e distrugge tutte le cellule che attivamente si riproducono, sia le cancerogene che quelle sane.<br />
<br />
Altra promettente ed ancora in corso ricerca della Purdue University è supportata da una sovvenzione dell'NCI. Le ricerche della Purdue hanno provato che le foglie della Graviola uccidono le cellule cancerogene tra sei tipi di cellule umane e sono particolarmente efficaci contro le cellule cancerogene della prostata e del pancreas.<br />
In uno studio separato, le ricerche della Purdue mostrano che gli estratti delle foglie della Graviola sono in particolare efficaci nell'isolare e uccidere le cellule cancerogene dei polmoni.<br />
Forse il più grande e significativo risultato sullo studio dell'Università Cattolica della Corea del Sud, tra quelli che abbiamo trovato, è quello dove la Graviola è presentata come killer delle cellule malate e protettore delle cellule sane. Per esempio la chemioterapia distrugge indiscriminatamente tutte le cellule in riproduzione - anche i normali capelli e le cellule dello stomaco.<br />
Questo è ciò che causa così spesso effetti devastanti come la perdita di capelli e la comparsa di gravi nausee.<br />
A questo riguardo, la Graviola appare come una promettente alternativa o come integratore dei principali trattamenti. <br />
<br />
I resoconti sui pazienti indicano la Graviola come un aiuto a debellare i tumori.<br />
<br />
Dal punto di vista medico, la Graviola ha ancora molta strada da fare.<br />
Le sue proprietà sono state sperimentate solo in vitro. Ed è questa la causa per cui non è universalmente conosciuta ed accettata. La poco felice verità è che, senza un enorme reddito di un sintetico, brevettato medicinale, è improbabile che una società farmaceutica voglia investire migliaia (spesso milioni) di dollari solo per prendere il doppiamente oscuro, placebo, controllo degli studi sugli umani.<br />
Questa è la sottintesa sfida da accettare per realizzare la più grande terapia nutrizionale.<br />
Fortunatamente la Graviola è una sostanza naturale, così non dobbiamo sottostare alle decisioni delle società farmaceutiche.<br />
Soltanto un relativo gruppo di medici e di pazienti negli USA sta attualmente usando la Graviola per combattere il cancro.<br />
Abbiamo un solo caso storico che ha interessato un dirigente di una società altamente specializzata nel Texas. Una TAC ed una biopsia confermavano che questo dirigente (Daryl) aveva più di 20 tumori nella prostata. Gli fu raccomandato di operarsi, ma Daryl, sotto cura con un comune trattamento convezionale, non poteva andare incontro ad un costo così elevato.<br />
Non voleva soffrire per impotenza ed incontinenza per tutto il resto della sua vita, triste causa dell'operazione. Decise invece di fare una meno invasiva terapia ormonale (per restringere le dimensioni della sua prostata) ed iniziò una rigorosa cura sostituitiva a base di Graviola. <br />
Due mesi dopo, il livello di PSA di Daryl precipitò da 4.1 a 0.00.<br />
Una TAC e diversi altri test a base di raggi gamma, confermarono più tardi che tutte le cellule tumorali della sua prostata erano sparite.<br />
<br />
Sette anni di silenzio sono stati rotti.<br />
<br />
Abbiamo continuato a lavorare con altri ricercatori che tuttora lavorano sulla Graviola. E' così che molte scientifiche ed aneddotiche esperienze sono venute alla luce, come la suddetta.<br />
Quindi, dopo sette anni di silenziose e segrete ricerche, riteniamo di non sentirci responsabili se solo ora vi portiamo a conoscenza di tutto ciò.<br />
Cresciuta e raccolta dalle popolazioni indigene del Brasile, la Graviola è disponibile in quantità limitata negli USA. Ma ora, anche voi potrete essere fra i pochi eletti al mondo a beneficiare della Graviola. <br />
Vi consigliamo, come sempre, a consultarvi con il vostro medico prima di iniziare qualsiasi nuova terapia, specialmente quando si tratta di cancro. <br />
La Graviola è una sostanza completamente naturale senza effetti collaterali a parte una possibile lieve scombussolamento gastrointestinale se preso a stomaco pieno ad alti dosaggi (superiore a 5 gr)<br />
<br />
------------------------------------------------------------------<br />
1. Unpublished data, National Cancer Institute. Anon: Nat Cancer 1st Central Files--(1976)<br />
from Napralert Files, University of Illinois, 1995<br />
2. Bioorg Med Chem 8(1):285-90, 2000<br />
3. J Nat Prod 59(2):100-108, 1996<br />
4. Phytochemistry 49(2):565-71, 1998<br />
5. J. Nat Prod 58(6):902-908, 1995<br />
------------------------------------------------------------------<br />
La Graviola combatte molto più che il cancro……. <br />
<br />
Per quanto la ricerca sulla Graviola sia focalizzata sui suoi effetti di combattente del cancro, la pianta è stata usata da secoli dagli uomini della medicina del Sud America per curare uno strabiliante numero di indisposizioni, inclusi:<br />
ipertensione - tricofizia (una malattia della pelle)<br />
influenza, scorbuto, congestioni, malaria, nevralgia,<br />
dissenteria, artrite, palpitazioni, reumatismi, irritabilità,<br />
pressione alta, insonnia, diarrea, febbre, nausea,<br />
vampate, dispepsia, spasmi muscolari, ulcera…….<br />
<br />
Malgrado la raccolta di testimonianze sulle prove in vitro ed aneddotici risultati su questo dinamico combattente del cancro, la Graviola rimane sempre una terapia clandestina! <br />
<br />
La Graviola è già stata testata sia sugli uomini chè sugli animali.<br />
Ma la Graviola è un prodotto naturale, e come tale non può essere brevettato.<br />
Senza la speranza di esclusività di vendita altamente proficua, la Graviola non potrà mai attirare l'interesse di nessuna delle maggiori società farmaceutiche o di ricerca di laboratorio. <br />
Così non potremo mai leggere uno di quei studi clinici così blindati sull'albero che è stato ritenuto un aiuto alla lotta contro il cancro. Non ci sono dubbi su questo, i più recenti test di laboratorio ed aneddotici risultati sulla Graviola sono molto eccitanti. E se vi è stato diagnosticato un cancro, voi ed il vostro medico dovrete analizzare tutte le possibilità di cura. <br />
Cercando fra tutte le possibilità di abbattimento del cancro, la Graviola vi potrà certamente già aiutare. <br />
<br />
<br />
Questo articolo è apparso sulla pubblicazione mensile<br />
dell'Istituto delle Scienze della Salute.<br />
© Copyrighted, 2001 by<br />
Institute for Health Sciences L.L.C.,<br />
819 N. Charles Street<br />
Baltimore, MD 21201.<br />
Published monthly for $74.00 per year.<br />
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La storia di Essiac<br />
<br />
L'autobiografia completa di Rene Caisse, <br />
i dettagli delle proprietà e gli studi su <br />
Essiac sono contenuti nel libro:<br />
"ESSIAC"<br />
a cura del dr. Stefano Scoglio, <br />
pubblicato da Macroedizioni.<br />
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mail to: info@essiac.it<br />
Nel 1922, una paziente dell'infermiera Rene Caisse le raccontò di un infuso indiano con il quale aveva curato un tumore al seno, molti anni prima. Quando la zia di Rene guarì di un tumore non operabile dopo aver bevuto questo infuso, i medici cominciarono ad affidarle i loro casi disperati. Dopo molte sperimentazioni e con l'aiuto di un medico, Rene migliorò la formula in modo che l'infuso potesse essere assunto senza effetti collaterali. <br />
Lo chiamò ESSIAC, ovvero il suo nome al contrario.<br />
Per otto anni, l'infermiera Caisse gestì una clinica privata per malati di tumore a Bracebridge, Ontario (Canada), senza voler mai essere pagata. Si sentì più che gratificata dal fatto che sua madre fosse guarita di un tumore bevendo ESSIAC. Medici scettici visitarono la sua clinica e ripartirono convinti dell'efficacia del trattamento.<br />
Secondo una teoria medica comunemente accettata, le sostanze e le procedure usate per combattere i tumori, devono, per costituire un valido trattamento, distruggere le cellule cancerogene. Purtroppo le tecniche "comprovate" fanno tutte paura quasi quanto la malattia stessa. Tali interventi possono indebolire la resistenza dei pazienti al fattore maligno e risultano in una qualità di vita molto scarsa.<br />
Rene Caisse era convinta che la distruzione non fosse la risposta. <br />
Nella consapevolezza che le cellule maligne sottraggono nutrimento alle cellule sane, aveva costituito una sua teoria: ESSIAC può rendere le cellule sane più resistenti, bloccando la fonte di nutrimento delle cellule cancerose, aiutando così la regressione di queste ultime. Comunque, qualsiasi fosse il meccanismo, la crescita di cellule normali veniva restaurata. Visti i successi ottenuti nella regressione dei tumori, Rene raccomandava di prendere ESSIAC prima di un'operazione perché poteva esserci meno pericolo di metastasi o di ricadute e una maggiore possibilità che l'operazione fosse terminata con successo. In alcuni casi ESSIAC aiutava i pazienti fino al punto che l'operazione non era più necessaria.<br />
Altri fattori nella formula alle erbe aiutavano a purificare il sangue e a normalizzare gli enzimi. Siccome ESSIAC attivava le difese naturali dell'organismo, non creava nessuna dipendenza del paziente al prodotto. Anche se tutti non venivano aiutati, il prodotto leniva il dolore e migliorava la qualità di vita di tanti pazienti, alcuni dei quali vivevano per altre decine di anni. Rene Caisse non affermava mai che ESSIAC fosse una cura contro il cancro, solo che leniva la sofferenza e aumentava le probabilità di vincere la malattia. Nella formula degli indiani Ojibway, Rene aveva trovato un modo non tossico di stimolare la capacità di autoguarigione del corpo. <br />
Non facendosi pagare, Rene non aveva soldi per le battaglie legali e dato che non era medico, fu continuamente minacciata con l'arresto perché praticava medicina senza licenza. Medici simpatizzanti ed ex pazienti presero le sue difese ma non riuscirono a cambiare la situazione. Alla fine, quando non fu più in grado di dare battaglia contro le continue minacce di arresto, multe e imprigionamento, decise di chiudere la clinica. <br />
Rene diceva che dopo questa decisione la sua vita era diventata un inferno perché non le era concesso di aiutare l'umanità sofferente.<br />
Molte volte rifiutò grosse somme di denaro in cambio della formula, perché temeva che sarebbe scomparsa nei laboratori per sperimentazione su animali e non sarebbe arrivata alla gente che ne aveva bisogno. Alla fine della sua vita, Rene Caisse affidò ESSIAC alla Resperin Corporation, perché questa impresa le assicurò l'impegno che aveva sempre desiderato: trattare pazienti con tumori e lavorare per ottenere il riconoscimento medico ufficiale di ESSIAC.<br />
<br />
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